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Politica

Consiglio comunale di Barletta: i commenti politici del web

Nuovo scambio di post tra Alfarano e Cascella. Riflessioni sulla tormentata elezione del presidente del consiglio

Dopo la prima del 19 luglio del nuovo consiglio comunale, le discussioni degli esponenti politici sulla tormentata elezione del presidente del consiglio comunale, sono proseguite in questi giorni su social network e blog. I tempi della politica, supplementari e non, corrono sul web.

Giovanni Alfarano (22 luglio, dal suo profilo Facebook): «Dopo i buoni propositi di "cambiamento" annunciati in campagna elettorale, non è stato bello rivedere la maggioranza di centro-sinistra unita solo demagogicamente nelle dichiarazioni di voto per la Presidenza del Consiglio ma paradossalmente "divisa e contraddittoria" (rispetto a quanto manifestato verbalmente) in fase di scrutinio. Colgo l'occasione per rivolgere i miei personali auguri di buon lavoro, anche a mezzo Facebook, al Presidente Carmela Peschechera, alla sua figura nuova, con l'auspicio che sia veramente garante di tutti (opposizione compresa). Al Sindaco Pasquale Cascella e all'intera maggioranza rinnovo l'invito a cominciare subito a confrontarci sui problemi della città. Solo dinanzi a questa condizione saremo disponibili a collaborare in maniera costruttiva e operosa per il bene comune. La crisi economico-finanziaria ed il letargo operato negli ultimi 7 anni dalla precedente amministrazione Maffei (per buona parte riconfermata) lo impongono. Se all'attività amministrativa prevarranno le solite litigiosità e beghe politiche, non ci saranno sconti per nessuno. Barletta ha bisogno di risposte. Buon lavoro a tutti e forza Barletta!».

Pasquale Cascella (23 luglio, dal suo profilo Facebook): «Caro Giovanni Alfarano , ho letto il tuo messaggio. Ricambio gli auguri: avremo tutti da lavorare al meglio per far fronte ai problemi che la città ha accumulato nel tempo e che la crisi economica e finanziaria degli ultimi anni ha aggravato. Vorrei rassicurarti: i buoni propositi di cambiamento non vengono meno, certamente non da parte mia. Abbiamo avuto modo di discutere in campagna elettorale delle diverse opzioni programmatiche. Ci siamo poi incontrati sul piano istituzionale per l'avvio della consigliatura e li, al castello, nella prima seduta pubblica del Consiglio, abbiamo cominciato a confrontarci e a impostare i futuri rapporti tra maggioranza e opposizione, in modo trasparente e leale. Credo tu abbia compreso che intendo misurarmi fino in fondo con certe pratiche del passato - magari, mi consentirai di suggerire a qualcuno dei tuoi supporters di verificare il testo, visto che è pubblico, di quelle mie dichiarazioni - che inevitabilmente finiscono per condizionare l'attività amministrativa ma anche penalizzare la partecipazione democratica dei cittadini e il corretto rapporto tra tutte le componenti del Consiglio. Non ho nascosto le responsabilità che la maggioranza si è assunta facendo venire meno la sua compattezza nelle prime votazioni sul Presidente del Consiglio Comunale. Anzi. E so bene quali intrecci si possano verificare – e ci sono stati nella anomala liquidazione dell'ultima Consigliatura – con la stessa opposizione. Ho detto, e voglio qui ripetere, che su questa Amministrazione "comandano" solo gli elettori, espressisi inequivocabilmente con il voto. Vorrei credere che questo principio sia condiviso e praticato dall'intero Consiglio, perché - come ho detto venerdì scorso, anche riflettendo su quel che era appena accaduto – è sulle responsabilità delle scelte che saremo tutti, maggioranza e opposizione, giudicati alla scadenza del mandato. Misuriamoci allora, su queste responsabilità, da una parte e dall'altra, per il bene di Barletta. E' il migliore augurio che possiamo scambiarci».

Carmela Peschechera (presidente consiglio comunale, PD) (21 luglio, dal suo profilo Facebook): «La prima seduta del Consiglio Comunale e' un po' come il primo giorno di scuola quando si lasciano gli alunni un po' più "liberi" di esternare le emozioni contrastanti che provano. Poi si iniziano i programmi di studio e i professori devono necessariamente diventare più severi altrimenti l'indisciplina non consente di raggiungere gli obiettivi. Quello che conta e' che comunque il nuovo Consiglio Comunale di Barletta ha espletato tutti gli adempimenti che la legge prevede che debbano svolgersi nella sua prima seduta».

Giuliana Damato (consigliere comunale PD) (22 luglio, dal suo blog): «Lo confesso, sono un po' delusa. E mi sono sentita, l'altra sera, per lunghe ore a disagio. Ho capito perché i cittadini si allontanano ogni giorno di più dalla politica, ho capito che del gioco politico non avevo capito niente e ho capito che dovrò faticare molto più di quanto credessi per trasformare la diffidenza e l'incomprensione tra rappresentati e rappresentanti in fiducia. Ma si può fare, nulla è impossibile (..) Sono convinta si sia trattato solo di una falsa partenza. Voglio sperare che sia stata una falsa partenza. Perché di partire, siamo Partiti. E non abbiamo nessuna intenzione di tornare indietro. Anzi, vogliamo camminare e correre, se possibile. In staffetta, insieme e con il tricolore sulle maglie. Perché giochiamo tutti per la stessa squadra, che si sappia. E chi si vende le partite come a calciopoli, prima o poi viene scoperto. Chi fa di proposito l'autogol, chi non para apposta un rigore, prima o poi viene beccato. E chi fa il fesso per non pagare la dogana, altrettanto. Ne sono convinta. (..) Non ci sono parole per spiegare o giustificare la volgarità di quei 7 consiglieri della maggioranza che hanno impedito di eleggere Carmela Peschechera alla prima e alla seconda votazione (..) trascinandola fino alla terza dopo un'ipocrita elenco di dichiarazioni, tutte favorevoli. Posso solo dire che sono stati degni dei più indegni 101 che hanno scritto –per l'elezione del Presidente più Presidente che ci sia- una delle pagine più squallide del parlamento italiano. Non c'è poi tanta distanza tra noi e Roma, quando si tratta di queste cose».

Gigi Antonucci (consigliere provinciale Nuova Generazione) (19 luglio, dal suo profilo Facebook): «dal Consiglio Comunale viene fuori una città allo sbando......povera la mia città».

Michele Maffione (consigliere comunale Scelta Civica) (20 luglio, dal suo profilo Facebook): «Nella vita gli amici ce li scegliamo, i compagni il più delle volte ci vengono imposti come "compagni di partito" "compagni di scuola" "compagni di lavoro" ecc. Ieri sera eravamo tutti compagni......».
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