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Sequestro Timac, Cascella: «Superare dispute, rimuovere ogni minaccia alla falda»

Il Comune di Barletta ha segnalato alla Magistratura tutte le anomalie incontrate

«È scattato il tempo della bonifica con il Decreto di sequestro preventivo con facoltà d'uso disposto dalla magistratura nell'area dello stabilimento Timac Agro di Barletta». In merito al sequestro preventivo con facoltà d'uso disposto dalla magistratura nell'area dello stabilimento Timac Agro di Barletta, interviene il sindaco Pasquale Cascella, unico in una sorta di silenzio politico quasi imbarazzante.

«È significativo che il provvedimento abbia messo in primo piano, assumendo insieme ai più recenti orientamenti normativi anche quelli di ordine giurisprudenziale, il primato della sicurezza ambientale - precisa il primo cittadino -che deve valere quando siano accertati fattori di contaminazione, sia pure accumulatosi nel tempo, tali compromettere l'integrità del suolo, del sottosuolo e delle acque sotterranee nell'area. Diventa così possibile superare le sterili dispute sulle responsabilità presenti o passate, esterne o interne all'attuale impianto di produzione, per rimuovere ogni minaccia alla falda che attraversa l'area urbana per sfociare a mare.

A questa opera, il Comune di Barletta ha già contribuito con le ordinanze che, in via precauzionale e preventiva, inibivano l'emungimento delle acque da pozzi ad uso irriguo, e poi segnalando alla Magistratura tutte le anomalie riscontrate nelle ispezioni costantemente effettuate dai tecnici e dai vigili ambientali. Nella stessa direzione del contrasto dei rischi inquinanti muovono le indagini condotte nell'ambito del Protocollo di intesa per il monitoraggio ambientale integrato del territorio della città di Barletta, avviato con la Regione Puglia, la Provincia Barletta Andria Trani, il CNR – IRSA, l'ASL BT e l'Arpa Puglia, i cui dati – aggiornati, analizzati e valutati - saranno presentati dai tecnici nell'incontro pubblico già programmato per lunedì 20 giugno alle ore 18,00 nella Sala Consiliare del Teatro Curci.

Diventerà l'occasione per il necessario salto di qualità dalle procedure: di messa in sicurezza ai primi interventi per una vera e propria azione di bonifica dell'intera area. È, insomma, l'ora di superare la logica dell'emergenza per mettere mano ai necessari interventi strutturali. In questa direzione il Comune di Barletta continuerà ad assolvere alla propria parte, con lo stesso spirito che ha animato la promozione del Protocollo di intesa, nella convinzione che tutti debbano contribuire ad affermare il bene primario della tutela dell'ambiente e della salute pubblica».
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