Politica
Riduzione Tari ai balneari, Mennea: «Più uno spot elettorale che un atto concreto»
«Si conceda l'esenzione del canone demaniale»
Barletta - domenica 7 settembre 2014
«L'attenzione politica sulla crisi che ha colpito in questa stagione estiva le imprese balneari non può che farmi piacere, anche perchè vivo questo settore da anni per ragioni familiari». Il Consigliere regionale PD, Ruggiero Mennea, commenta così la notizia diffusa sui tagli della TARI per gli stabilimenti balneari, proposti dalla Commissione Bilancio del Comune di Barletta.
«Trovo però ininfluente per gli operatori del settore un'attenzione siffatta, se questo poi si risolverebbe in una riduzione del 50% della tassa sui rifiuti (TARI), una tantum e solo per l'anno 2014, che con l'approvazione del prossimo bilancio subirà un consistente aumento che neutralizzerà la riduzione concessa. Tradotto, significa che nei bilanci degli operatori turistici non cambierà nulla o al peggio ci sarà comunque un incremento della tassazione complessiva.
Se a questa considerazione si aggiunge il fatto che la riduzione sarebbe in stretta relazione con i divieti di balneazione ordinati dal Sindaco (non certo per decisione discrezionale) nel cuore della stagione estiva e solo per alcuni tratti, credo che questa decisione non solo non trova un senso logico, ma assomiglia a un modo maldestro per mettersi la coscienza a posto e dare, così, una sorta di fittizio "risarcimento bonsai" agli imprenditori balneari, danneggiati gravemente anche dal maltempo. Insomma – continua Mennea – questa iniziativa, seppur lodevole nelle intenzioni, assomiglia più a uno spot elettorale che ad un atto concreto di soluzione dei problemi strutturali della salute del nostro mare e della fruibilità della nostra costa. E' come se stabilissimo un principio secondo il quale, se un operatore economico di qualunque settore o un qualunque cittadino subisse un danno ambientale, maturasse il diritto di riduzione della tassazione comunale.
E questo mi pare davvero paradossale o, se adottato, un principio sperequativo. Giorni fa, ho parlato di vero e proprio stato di calamità naturale per gli operatori del mare e, quindi, se proprio si vuole andare incontro alle esigenze economiche degli operatori balneari, gravemente danneggiati dal maltempo e dal mare inquinato – afferma Mennea – si deve adottare un provvedimento straordinario che possa prevedere l'esenzione del pagamento del canone demaniale di competenza comunale per la stagione 2015, così da dare la possibilità di recuperare quelle perdite maturate nella stagione appena trascorsa. L'Amministrazione Comunale, in aggiunta alla riduzione Tari, si può far carico di prevedere questa misura di sostegno concreto agli operatori già nel prossimo bilancio 2015, se è vero che si considera questo comparto economico un settore strategico e importante per la nostra Città. Al di là di tutte le altre giuste considerazioni che possono farsi sul tema specifico, credo, che non si debba consentire a nessuno di strumentalizzare le difficoltà di chi, non solo convive quotidianamente con il rischio di impresa in un tempo di gravissima crisi, ma deve fare anche i conti con il rischio dell'inefficienza amministrativa in materia ambientale, diventata ora davvero insostenibile».
«Trovo però ininfluente per gli operatori del settore un'attenzione siffatta, se questo poi si risolverebbe in una riduzione del 50% della tassa sui rifiuti (TARI), una tantum e solo per l'anno 2014, che con l'approvazione del prossimo bilancio subirà un consistente aumento che neutralizzerà la riduzione concessa. Tradotto, significa che nei bilanci degli operatori turistici non cambierà nulla o al peggio ci sarà comunque un incremento della tassazione complessiva.
Se a questa considerazione si aggiunge il fatto che la riduzione sarebbe in stretta relazione con i divieti di balneazione ordinati dal Sindaco (non certo per decisione discrezionale) nel cuore della stagione estiva e solo per alcuni tratti, credo che questa decisione non solo non trova un senso logico, ma assomiglia a un modo maldestro per mettersi la coscienza a posto e dare, così, una sorta di fittizio "risarcimento bonsai" agli imprenditori balneari, danneggiati gravemente anche dal maltempo. Insomma – continua Mennea – questa iniziativa, seppur lodevole nelle intenzioni, assomiglia più a uno spot elettorale che ad un atto concreto di soluzione dei problemi strutturali della salute del nostro mare e della fruibilità della nostra costa. E' come se stabilissimo un principio secondo il quale, se un operatore economico di qualunque settore o un qualunque cittadino subisse un danno ambientale, maturasse il diritto di riduzione della tassazione comunale.
E questo mi pare davvero paradossale o, se adottato, un principio sperequativo. Giorni fa, ho parlato di vero e proprio stato di calamità naturale per gli operatori del mare e, quindi, se proprio si vuole andare incontro alle esigenze economiche degli operatori balneari, gravemente danneggiati dal maltempo e dal mare inquinato – afferma Mennea – si deve adottare un provvedimento straordinario che possa prevedere l'esenzione del pagamento del canone demaniale di competenza comunale per la stagione 2015, così da dare la possibilità di recuperare quelle perdite maturate nella stagione appena trascorsa. L'Amministrazione Comunale, in aggiunta alla riduzione Tari, si può far carico di prevedere questa misura di sostegno concreto agli operatori già nel prossimo bilancio 2015, se è vero che si considera questo comparto economico un settore strategico e importante per la nostra Città. Al di là di tutte le altre giuste considerazioni che possono farsi sul tema specifico, credo, che non si debba consentire a nessuno di strumentalizzare le difficoltà di chi, non solo convive quotidianamente con il rischio di impresa in un tempo di gravissima crisi, ma deve fare anche i conti con il rischio dell'inefficienza amministrativa in materia ambientale, diventata ora davvero insostenibile».