Attualità
Condanne operazione Nabucodonosor, Libera Barletta: «Notizia importante per la nostra città»
La nota dell'associazione
Barletta - giovedì 19 ottobre 2023
12.19 Comunicato Stampa
«Finalmente sono giunte nella giornata del 17 ottobre 16 condanne definitive per la Maxi Operazione "Nabuccodonosor" avviata nel 2019, con la quale si è inferto un duro colpo alla criminalità organizzata nella città di Barletta: sono state emesse condanne, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecito, alla produzione e alla detenzione di sostanze stupefacenti. Molti nomi di spicco emergono dagli arresti effettuati: è questo un giorno importante per le cittadine e i cittadini della nostra città, che ogni giorno subiscono i soprusi e gli abusi della criminalità organizzata». Così, gli attivisti di Libera Barletta.
«Tuttavia, ciò non è sufficiente per liberare le nostre terre dalla mafia e non possiamo permetterci di abbassare la testa ora più che mai: la nostra Provincia ha il triste record nazionale per il maggior numero di furti d'auto, il pizzo è ancora una delle piaghe che attanagliano le attività della città da anni, i reati ambientali sono all'ordine del giorno, il racket della prostituzione è sotto gli occhi di tutti, l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti sono dilaganti e gli atteggiamenti mafiosi -riconducibili a forme di microcriminalità- sono altresì fuori controllo. Queste sono le problematiche su cui il presidio Libera Barletta manterrà i riflettori accesi in maniera permanente e costante.
Nel solco dell'incontro del 10 ottobre con Don Luigi Ciotti a Trani, questi arresti rappresentano il segnale per imboccare la strada della legalità che può portarci ad alzare la testa contro i soprusi della mafia. Quello di oggi è un traguardo importante, ma è necessaria una dura lotta, lunga e complessa, che non può e non deve terminare con solo 16 arresti, ma deve vedere protagoniste principali le cittadine e i cittadini in virtù di un cambio culturale del nostro tessuto sociale affinché si possano delineare le tracce per una città migliore, libera da ogni sfruttamento e solidale contro ogni forma di prepotenza mafiosa e violenza criminale».
«Tuttavia, ciò non è sufficiente per liberare le nostre terre dalla mafia e non possiamo permetterci di abbassare la testa ora più che mai: la nostra Provincia ha il triste record nazionale per il maggior numero di furti d'auto, il pizzo è ancora una delle piaghe che attanagliano le attività della città da anni, i reati ambientali sono all'ordine del giorno, il racket della prostituzione è sotto gli occhi di tutti, l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti sono dilaganti e gli atteggiamenti mafiosi -riconducibili a forme di microcriminalità- sono altresì fuori controllo. Queste sono le problematiche su cui il presidio Libera Barletta manterrà i riflettori accesi in maniera permanente e costante.
Nel solco dell'incontro del 10 ottobre con Don Luigi Ciotti a Trani, questi arresti rappresentano il segnale per imboccare la strada della legalità che può portarci ad alzare la testa contro i soprusi della mafia. Quello di oggi è un traguardo importante, ma è necessaria una dura lotta, lunga e complessa, che non può e non deve terminare con solo 16 arresti, ma deve vedere protagoniste principali le cittadine e i cittadini in virtù di un cambio culturale del nostro tessuto sociale affinché si possano delineare le tracce per una città migliore, libera da ogni sfruttamento e solidale contro ogni forma di prepotenza mafiosa e violenza criminale».