
Cronaca
"Un disastro", Ruggiero Di Benedetto contro le Iene
Il servizio costò al politico l'esclusione dalla candidatura
Barletta - giovedì 16 novembre 2017
9.18
Un "disastro". Così il fotografo barlettano Ruggiero Di Benedetto ha definito dinanzi al Tribunale di Trani il servizio televisivo de "Le Iene" del 10 aprile 2010 sul presunto fenomeno di voto di scambio che lo avrebbe visto coinvolto in vista delle elezioni regionali.
Benchè nel servizio di Mauro Casciari non si citasse né Barletta, né il suo nome, il 54enne fotografo si sarebbe identificato. E l'eco negativa gli avrebbe precluso la candidatura a sindaco dei "DS" nelle successive elezioni amministrative del 2011.
A dar manforte alla sua tesi la testimonianza di Luigi Antonucci, allora consigliere provinciale di "Nuova Generazione". Antonucci ha confermato d'aver visto la trasmissione di Italia 1 e d'aver riconosciuto luoghi e persone nonostante l'anonimato. Ha, inoltre, affermato d'aver deciso con gli altri componenti del direttivo politico barlettano l'esclusione della candidatura a sindaco di Di Benedetto proprio a seguito del servizio televisivo.
Casciari è imputato per diffamazione a mezzo stampa: la difesa ha sempre ritenuto infondata la denuncia di Di Benedetto e la conseguente accusa mossa dal pubblico ministero Silvia Curione. Secondo Del Vecchio, costituito parte civile con l'avvocato Rinaldo Alvisi, il servizio avrebbe rappresentato circostanze "assolutamente false". Il filmato sarebbe stato "costruito" e non sarebbe "avvenuto in maniera consequenziale".
Benchè nel servizio di Mauro Casciari non si citasse né Barletta, né il suo nome, il 54enne fotografo si sarebbe identificato. E l'eco negativa gli avrebbe precluso la candidatura a sindaco dei "DS" nelle successive elezioni amministrative del 2011.
A dar manforte alla sua tesi la testimonianza di Luigi Antonucci, allora consigliere provinciale di "Nuova Generazione". Antonucci ha confermato d'aver visto la trasmissione di Italia 1 e d'aver riconosciuto luoghi e persone nonostante l'anonimato. Ha, inoltre, affermato d'aver deciso con gli altri componenti del direttivo politico barlettano l'esclusione della candidatura a sindaco di Di Benedetto proprio a seguito del servizio televisivo.
Casciari è imputato per diffamazione a mezzo stampa: la difesa ha sempre ritenuto infondata la denuncia di Di Benedetto e la conseguente accusa mossa dal pubblico ministero Silvia Curione. Secondo Del Vecchio, costituito parte civile con l'avvocato Rinaldo Alvisi, il servizio avrebbe rappresentato circostanze "assolutamente false". Il filmato sarebbe stato "costruito" e non sarebbe "avvenuto in maniera consequenziale".
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