Riccardo Memeo
Riccardo Memeo
Politica

Se della trasparenza amministrativa non rimane più neanche il simbolo…

La nota politica di Riccardo Memeo

Il Prof. Ugo Villani, Assessore alla Legalità e Trasparenza , indiscutibile "punta di diamante" della Giunta Cascella, si è dimesso. Lo ha fatto dopo appena 5 mesi dal suo insediamento. Va ricordato che la figura di Villani fu sbandierata da Cascella sin dalla campagna elettorale, quando ne preannunciò la nomina ad Assessore in caso di vittoria; il Docente di diritto Costituzionale doveva essere, a detta del Sindaco, il simbolo di una svolta nell'Amministrazione Comunale, nel segno della ritrovata trasparenza e legalità nel Governo della Città. Ed in effetti il profilo del Prof. Villani ben si prestava al ruolo: si tratta infatti di una persona stimabilissima, apprezzata nel mondo accademico, da tutti riconosciuto come uomo serio e rigoroso.

Le motivazioni che il Professore ha addotto per le sue dimissioni sono di carattere personale: si fa riferimento ai suoi impegni professionali, che non sarebbero più conciliabili con il suo ruolo in Giunta. Ovviamente c'è da rispettare queste motivazioni, che saranno magari anche vere, ma tutti sanno che non sono le uniche. Pare infatti che siano state diverse le occasioni in cui l'Assessore Villani non ha condiviso a pieno le scelte dell'Amministrazione di cui faceva parte, perché evidentemente poco compatibili con quella "trasparenza" di cui egli doveva essere il custode; e poiché il Prof non è certo uno di quegli omuncoli che campano facendo l'Assessore o il Consigliere Comunale, ha avuto la libertà di dimettersi irrevocabilmente.

Una bella tegola sulla testa di Cascella, che in campagna elettorale si era presentato come l'uomo forte che, venendo da Roma (anzi, nientemeno che dal Colle più alto di Roma) avrebbe sistemato tutto, rimesso in ordine il centrosinistra più indisciplinato d'Italia e, soprattutto, messo al bando qualunque pratica poco trasparente a Palazzo di città. E per rendere il tutto più credibile, aveva chiamato Ugo Villani, come simbolo di questo "nuovo corso". Ora, onestamente, di questo nuovo corso non è che si sia visto granché: gli incarichi agli amici, le cambiali elettorali pagate, i contributi alle associazioni dei soliti noti, sono solo alcuni esempi di come della trasparenza, al Comune, Cascella aveva portato solo il "simbolo", per l'appunto; e ora, dopo le sue dimissioni, non gli rimane neanche quello. Del resto non sarà un caso se la nostra Città risulta essere agli ultimi posti in Italia proprio per trasparenza amministrativa.

Ciò che stupisce di più in questa vicenda, però, sono le reazioni della Maggioranza. Prima un silenzio assordante durato qualche giorno, agevolato anche dal fatto che l'Ufficio Stampa del Sindaco, sempre così solerte nel raccontarci ogni inezia che avviene in Giunta, non ha ritenuto di comunicare alla città che uno degli Assessori più in vista dell'Amministrazione si era dimesso. Solo dopo alcuni giorni (e in risposta all'intervento del Capogruppo PdL Damiani) si è fatta sentire la Vice-Sindaco, che ha provato a buttarla sul sentimentale, con una dichiarazione che neanche Rossella O'Hara in Via col vento avrebbe potuto fare meglio. E infine, il neo-segretario cittadino del PD, forse ancora in preda ai fumi della sua trionfale elezione al Congresso (trionfale anche perché era candidato unico) si è lanciato in un attacco frontale a Cascella, alla sua Amministrazione e, soprattutto, al suo (ex) Assessore Villani, bollandolo come un pesce fuor d'acqua, con la testa troppo immersa nel mondo accademico per potersi occupare di cose "terrene" come la politica cittadina. Come a dire: torni a fare il professore, lei, Villani, che qui a Palazzo di città non c'è bisogno di qualcuno che attesti la trasparenza dell'Amministrazione; qui abbiamo da discutere di cose ben più serie e concrete, come le nomine alla BA.R.SA che Cascella ha appena fatto in perfetta solitudine! Ecco quel che ci vuole, secondo il segretario Democratico: un bel tavolo politico (ne sentivamo la mancanza), che affronti i temi delle nomine e, perché no, che riassegni proprio la delega assessorile che Villani ha lasciato vacante.

Sembra proprio che la "trasparenza e legalità" non riescano a trovare dimora a Palazzo di Città, dove al contrario trovano calorosa ospitalità, per esempio, le Commissioni Consiliari. A proposito, solo nel mese di Settembre il Comune ha speso quasi 10.000 euro in gettoni di presenza per le Commissioni; queste ultime servono a fare un lavoro istruttorio, di preparazione e approfondimento di delibere che poi vanno in Consiglio per essere o meno approvate. Ma se il Consiglio non si sta riunendo quasi per niente (perché evidentemente non c'è nessun provvedimento da approvare), cosa si raccontano di bello i Consiglieri Comunali durante le ormai quotidiane sedute di Commissione? Chissà, magari chi sostituirà il Prof. Villani, potrebbe iniziare proprio da qui il suo viaggio nella Amministrazione meno trasparente d'Italia…

[Riccardo Memeo]
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