
Cronaca
Il sindaco Cannito esprime cordoglio alla famiglia del giovane morto a Corfù
«Barletta vicina ai genitori del ragazzo, una vicenda che ha colpito tutti»
Barletta - mercoledì 5 settembre 2018
18.15
Non ce l'ha fatta il diciannovenne di Trani, Giuseppe Ruta, rimasto coinvolto mercoledì 29 agosto in un incidente stradale a Corfù e da sabato ricoverato al Policlinico di Bari in coma irreversibile. Ruta, a bordo di uno scooter affittato in loco sull'isola greca, insieme ad un suo compagno di classe, è stato travolto frontalmente da un veicolo in curva. Il primo, dietro al conducente, è balzato al suolo e da quel momento non ha più riaperto gli occhi. Il giovane è stato ricoverato in rianimazione fino ad oggi con un grande edema cerebrale. L'altro, invece, ha riportato diverse fratture e attualmente è ricoverato presso il Miulli di Acquaviva delle Fonti.
A Barletta, il sindaco Cannito ha espresso in una nota il cordoglio alla famiglia del giovane tranese prematuramente scomparso: «In qualità di primo cittadino è mio proponimento testimoniare alla famiglia Ruta la vicinanza della Città di Barletta e dell'Amministrazione comunale, per la perdita drammatica del giovane figlio Giuseppe».
«E' questa una vicenda che ha colpito tutti. Mi preme altresì encomiare la generosità di una madre e di un padre che, in un momento così doloroso, hanno acconsentito alla donazione degli organi del proprio figlio. Un gesto esemplare di grande amore e civiltà. Giunga loro il mio personale cordoglio e quello della città di Barletta» ha poi concluso il Primo Cittadino.
A Barletta, il sindaco Cannito ha espresso in una nota il cordoglio alla famiglia del giovane tranese prematuramente scomparso: «In qualità di primo cittadino è mio proponimento testimoniare alla famiglia Ruta la vicinanza della Città di Barletta e dell'Amministrazione comunale, per la perdita drammatica del giovane figlio Giuseppe».
«E' questa una vicenda che ha colpito tutti. Mi preme altresì encomiare la generosità di una madre e di un padre che, in un momento così doloroso, hanno acconsentito alla donazione degli organi del proprio figlio. Un gesto esemplare di grande amore e civiltà. Giunga loro il mio personale cordoglio e quello della città di Barletta» ha poi concluso il Primo Cittadino.
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