Francesco Ventola
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Politica

Esondazione Ofanto, «le cause sono sciatteria e incuria»

Interviene il consigliere regionale ed ex presidente della Bat Francesco Ventola

"Fortunatamente non ci sono feriti, ma ettari ed ettari di uliveto e coltivazioni sono completamente immerse in acqua l? dove il fiume Ofanto è esondato. Un evento straordinario? Assolutamente NO! Non sono state le pur abbondanti precipitazioni a provocare gli ingenti danni e distruggere il lavoro di tanti agricoltori della BAT, ma la sciatteria, l'incuria e la mancata manutenzione da parte della Regione Puglia"

Sono le dichiarazioni del capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Francesco Ventola.

"So quello che dico perché sia da sindaco di Canosa di Puglia sia da presidente della Provincia BAT, quindi parliamo di circa 10 anni fa, in tutte le sedi istituzionali e in modo particolare quella regionale ho allertato tutti coloro che avrebbero dovuto procedere alla manutenzione dell'UNICO fiume pugliese. Come presidente lavorammo a un progetto che prevedeva un finanziamento di 20 milioni di euro, finanziato dal commissario per l'emergenza del dissesto idrogeologico. Di soldi, per?, ne arrivarono solo 5 di milioni e con quella somma si decise di mettere in sicurezza solo la foce. I lavori sono ancora in fase di ultimazione.

"Il resto del progetto (quello che va da Margherita di Savoia alla Basilicata) è rimasto nel cassetto: ecco perché l'Ofanto esonda e produce danni ingenti all'agricoltura e al territorio, perché è evidente che è a rischio anche la viabilità e le infrastrutture.

"A dicembre scorso (quindi il mese scorso) in sede di Bilancio personalmente lanciai un grido di allarme in Consiglio regionale perché si stanziassero più risorse in genere per la manutenzione dei canali e in modo particolare per l'alveo del fiume. Non fui ascoltato e forse qualcuno dovrebbe chiedere scusa agli agricoltori. Ma ormai siamo abituati a una giunta regionale che opera sulle emergenze quando ci sono danni o peggio morti, ma non è in grado di programmare nulla.

"Ora non serve stanziare poche risorse per tamponare nuovamente la situazione: si completi il progetto rifinanziandolo e si programmi una manutenzione continua dell'unico fiume pugliese."
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