
Politica
Consiglio Comunale: approvate tutte le proposte di delibera, ma è bagarre in aula sulle domande di attualità
Le opposizioni hanno abbandonato l’aula in polemica con la Presidenza del Consiglio
Barletta - lunedì 16 giugno 2025
19.12
Il Consiglio Comunale di Barletta ha approvato in aula tutte le undici proposte di delibera, tra cui nove variazioni al bilancio di previsione 2025-2027 riguardanti settori come urbanizzazioni primarie in Via Tramvia, alloggi per utenze differenziate, PNRR, cultura, transizione digitale, trasporto pubblico locale, ufficio elettorale, ufficio demanio ed interventi tecnici urgenti.
Approvati inoltre, un debito fuori bilancio derivante da una sentenza del Tribunale di Trani, e il regolamento per le manomissioni e dei ripristini su suolo e sottosuolo nel territorio del Comune di Barletta.
Da segnalare che tutti i provvedimenti sono stati approvati con il voto unanime di tutti i consiglieri presenti, anche in conseguenza dell'abbandono dell'aula di tutti i consiglieri di minoranza.
Una decisione, quella dei consiglieri di opposizione, maturata durante l'ora delle domande di attualità in aperta polemica con la gestione dei lavori in aula da parte della Presidenza del Consiglio.
Motivo del contendere, il venir meno del requisito dell'attualità (e quindi della discussione in aula) "a causa della mancata indicazione di una data precisa" (salvo conversione delle domande di attualità in interrogazioni scritte e orali), di una serie di quesiti, come fatto presente dal presidente dell'assise Marcello Lanotte.
Decisione fortemente contestata dalle minoranze, le quali hanno accusato il presidente Lanotte di non aver convocato l'Ufficio di Presidenza e di aver deciso unilateralmente di non ammettere la discussione delle domande di attualità oggetto del contendere, ritenendo la decisione della presidenza "illegittima e irrispettosa del regolamento del Consiglio Comunale".
Prima della sospensione dei lavori per ripristino dell'ordine in aula e del successivo abbandono dell'aula da parte delle opposizioni, una delle due domande di attualità discusse in aula - presentata dai consiglieri Antonello Damato (Emiliano Sindaco di Puglia) e Carmine Doronzo (Coalizione Civica) - ha riguardato la revoca nei giorni scorsi della delega di assessore al Welfare di Rosa Tupputi.
Nell'illustrazione della domanda Damato e Doronzo hanno fatto particolare menzione su possibili pressioni esterne che avrebbero portato il sindaco a decidere per la revoca della delega assessorile alla Tupputi.
A tali rilievi il sindaco ha risposto indicando come prive di fondamento le voci riferite alle suddette presunte pressioni, annunciando inoltre di avere assunto personalmente e ad hinterim la delega al Welfare.
Risposta che il consigliere Doronzo ha ritenuto "ristretta e striminzita", affermando successivamente di non credere a quanto dichiarato da Cannito, prima di essere interrotto dal presidente Lanotte, il quale ha richiamato Doronzo al rispetto del regolamento delle domande di attualità e di limitarsi ad esprimere soddisfazione o meno.
Una polemica, che se possibile, ha contribuito ad inasprire ulteriormente il clima in aula tra i consiglieri di minoranza e il presidente Lanotte.
Clima che, come detto sopra, si è surriscaldato quando la presidenza ha dichiarato inammissibili una serie di domande di attualità, tra cui quella riguardante la situazione della scuola Massimo D'Azeglio.
Approvati inoltre, un debito fuori bilancio derivante da una sentenza del Tribunale di Trani, e il regolamento per le manomissioni e dei ripristini su suolo e sottosuolo nel territorio del Comune di Barletta.
Da segnalare che tutti i provvedimenti sono stati approvati con il voto unanime di tutti i consiglieri presenti, anche in conseguenza dell'abbandono dell'aula di tutti i consiglieri di minoranza.
Una decisione, quella dei consiglieri di opposizione, maturata durante l'ora delle domande di attualità in aperta polemica con la gestione dei lavori in aula da parte della Presidenza del Consiglio.
Motivo del contendere, il venir meno del requisito dell'attualità (e quindi della discussione in aula) "a causa della mancata indicazione di una data precisa" (salvo conversione delle domande di attualità in interrogazioni scritte e orali), di una serie di quesiti, come fatto presente dal presidente dell'assise Marcello Lanotte.
Decisione fortemente contestata dalle minoranze, le quali hanno accusato il presidente Lanotte di non aver convocato l'Ufficio di Presidenza e di aver deciso unilateralmente di non ammettere la discussione delle domande di attualità oggetto del contendere, ritenendo la decisione della presidenza "illegittima e irrispettosa del regolamento del Consiglio Comunale".
Prima della sospensione dei lavori per ripristino dell'ordine in aula e del successivo abbandono dell'aula da parte delle opposizioni, una delle due domande di attualità discusse in aula - presentata dai consiglieri Antonello Damato (Emiliano Sindaco di Puglia) e Carmine Doronzo (Coalizione Civica) - ha riguardato la revoca nei giorni scorsi della delega di assessore al Welfare di Rosa Tupputi.
Nell'illustrazione della domanda Damato e Doronzo hanno fatto particolare menzione su possibili pressioni esterne che avrebbero portato il sindaco a decidere per la revoca della delega assessorile alla Tupputi.
A tali rilievi il sindaco ha risposto indicando come prive di fondamento le voci riferite alle suddette presunte pressioni, annunciando inoltre di avere assunto personalmente e ad hinterim la delega al Welfare.
Risposta che il consigliere Doronzo ha ritenuto "ristretta e striminzita", affermando successivamente di non credere a quanto dichiarato da Cannito, prima di essere interrotto dal presidente Lanotte, il quale ha richiamato Doronzo al rispetto del regolamento delle domande di attualità e di limitarsi ad esprimere soddisfazione o meno.
Una polemica, che se possibile, ha contribuito ad inasprire ulteriormente il clima in aula tra i consiglieri di minoranza e il presidente Lanotte.
Clima che, come detto sopra, si è surriscaldato quando la presidenza ha dichiarato inammissibili una serie di domande di attualità, tra cui quella riguardante la situazione della scuola Massimo D'Azeglio.