Politica
Asp Regina Margherita di Barletta, l'ipotesi: da casa di riposo a Covid hotel
La struttura conterebbe su 57 posti letto, 11 camere doppie e 5 singole
Barletta - sabato 28 novembre 2020
10.48
Una situazione debitoria di oltre 500mila euro. È il nodo che impedisce all'Asp Regina Margherita di Barletta di riattivare i suoi servizi di assistenza alla persona. Ne ha discusso ieri il Consiglio comunale. Sul tavolo, l'ipotesi di convertire l'immobile in Covid hotel mettendolo a disposizione dell'Asl Bt.
Una prospettiva già tratteggiata ad aprile dal consiglio di amministrazione (cda) della struttura e dal presidente Ruggiero Balzano. «Il presidente e il cda – scrivevano in una nota – hanno messo a disposizione la struttura per i fini sanitari, mediante una nota inviata a Regione, Protezione civile, Comune di Barletta, Prefettura e Asl Bt».
La struttura, in ottimo stato di conservazione dopo le ristrutturazioni intervenute, conterebbe su 57 posti letto, 11 camere doppie e 5 singole. Il personale assistenziale e sanitario, invece, dovrà essere messo a disposizione dell'Azienda sanitaria.
«L'eventuale attività a favore dell'emergenza – aggiungevano ad aprile Balzano e il cda – potrà essere d'impulso al percorso che porterà alla definitiva riapertura della struttura al servizio della collettività anziana allorquando la stessa emergenza finirà».
Dallo stallo, infatti, sembra non ci siano al momento vie di fuga. L'immobile è proprietà comunale, mentre è la Regione Puglia a nominarne il presidente. Nessuno dei due enti, tuttavia, può intervenire economicamente per risanare il debito. La soluzione spetta al consiglio di amministrazione, nominato ad ottobre 2019 dal Consiglio comunale, e al presidente Balzano.
Dimessosi ad ottobre quest'ultimo, le strade sono due. Il Comune di Barletta potrebbe sollecitare la Regione a nominare un nuovo presidente, ma la perdurante situazione stagnante suggerisce il commissariamento della struttura. Esito evocato dal consigliere pentastellato Antonio Coriolano. «Sarebbe una sconfitta politica», il commento del collega di maggioranza Giuseppe Losappio.
Per adesso, è tutto rinviato ad una nuova convocazione del Consiglio comunale. Saranno invitati il consiglio di amministrazione e il presidente dimissionario Balzano, in carica per le attività di ordinaria amministrazione fino a nomina di un sostituto.
L'interesse politico, oltre che pubblico, a riattivare i servizi della casa di riposo c'è. Manca lo strumento giuridico per farlo. Su suggerimento di Riccardo Memeo, presidente della commissione Affari socio-sanitari, si potrebbe invitare la giunta regionale a convertire l'Asp in azienda a capitale pubblico della quale il Comune di Barletta potrebbe diventare socio.
Intanto, sarebbe arrivato sul tavolo dell'Asp una manifestazione di interesse dalla società Eurotrend, con sede a Biella, che si occupa di servizi socio-assistenziali ed educativi. Da qui, la riflessione del consigliere Memeo di invitare il cda ad avviare una procedura di evidenza pubblica che consenta la riattivazione dei servizi.
Una prospettiva già tratteggiata ad aprile dal consiglio di amministrazione (cda) della struttura e dal presidente Ruggiero Balzano. «Il presidente e il cda – scrivevano in una nota – hanno messo a disposizione la struttura per i fini sanitari, mediante una nota inviata a Regione, Protezione civile, Comune di Barletta, Prefettura e Asl Bt».
La struttura, in ottimo stato di conservazione dopo le ristrutturazioni intervenute, conterebbe su 57 posti letto, 11 camere doppie e 5 singole. Il personale assistenziale e sanitario, invece, dovrà essere messo a disposizione dell'Azienda sanitaria.
«L'eventuale attività a favore dell'emergenza – aggiungevano ad aprile Balzano e il cda – potrà essere d'impulso al percorso che porterà alla definitiva riapertura della struttura al servizio della collettività anziana allorquando la stessa emergenza finirà».
Dallo stallo, infatti, sembra non ci siano al momento vie di fuga. L'immobile è proprietà comunale, mentre è la Regione Puglia a nominarne il presidente. Nessuno dei due enti, tuttavia, può intervenire economicamente per risanare il debito. La soluzione spetta al consiglio di amministrazione, nominato ad ottobre 2019 dal Consiglio comunale, e al presidente Balzano.
Dimessosi ad ottobre quest'ultimo, le strade sono due. Il Comune di Barletta potrebbe sollecitare la Regione a nominare un nuovo presidente, ma la perdurante situazione stagnante suggerisce il commissariamento della struttura. Esito evocato dal consigliere pentastellato Antonio Coriolano. «Sarebbe una sconfitta politica», il commento del collega di maggioranza Giuseppe Losappio.
Per adesso, è tutto rinviato ad una nuova convocazione del Consiglio comunale. Saranno invitati il consiglio di amministrazione e il presidente dimissionario Balzano, in carica per le attività di ordinaria amministrazione fino a nomina di un sostituto.
L'interesse politico, oltre che pubblico, a riattivare i servizi della casa di riposo c'è. Manca lo strumento giuridico per farlo. Su suggerimento di Riccardo Memeo, presidente della commissione Affari socio-sanitari, si potrebbe invitare la giunta regionale a convertire l'Asp in azienda a capitale pubblico della quale il Comune di Barletta potrebbe diventare socio.
Intanto, sarebbe arrivato sul tavolo dell'Asp una manifestazione di interesse dalla società Eurotrend, con sede a Biella, che si occupa di servizi socio-assistenziali ed educativi. Da qui, la riflessione del consigliere Memeo di invitare il cda ad avviare una procedura di evidenza pubblica che consenta la riattivazione dei servizi.