Politica
Consiglio Comunale: approvati tutti i punti, restano i problemi in maggioranza
Approvati in seconda convocazione i restanti debiti fuori bilancio. Maggioranza chiaramente claudicante, ma divisioni sul voto anche tra le minoranze
Barletta - sabato 9 marzo 2024
14.13
Dopo le scintille in prima convocazione, con la maggioranza di centro-destra che sostiene Cannito in palese difficoltà, causa spaccature in Forza Italia, il Consiglio Comunale di Barletta ha approvato in seconda convocazione i restanti punti all'ordine del giorno, riguardanti debiti fuori bilancio, solo grazie all'abbassamento del quorum necessario per deliberare, che richiede in seconda convocazione il voto favorevole di un terzo dei consiglieri (11 nel caso del Comune di Barletta).
A tenere banco a inizio lavori sono stati gli inevitabili strascichi polemici su quanto accaduto in prima convocazione, a partire dalla questione della surroga in commissione bilancio del consigliere PD Massimo Spinazzola. Questione, tra le altre cose, alla base della decisione del gruppo del Partito Democratico e del consigliere Antonello Damato (Emiliano Sindaco di Puglia) di non partecipare al voto sui debiti fuori bilancio, a differenza dei consiglieri Doronzo e Diviccaro (Coalizione Civica) e Rosa Tupputi (Con), i quali hanno optato per l'astensione.
Una volta approvati i punti all'ordine del giorno, si sono discussi in aula tre ordini del giorno, a firma dei consiglieri di Coalizione Civica Carmine Doronzo e Michela Diviccaro riguardanti nell'ordine: "l'impegno della città di Barletta a conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange", che è stato approvato con 15 voti a favore, nessuno contrario e 4 astenuti (Cefola, S. Mele, Gorgoglione e Grimaldi); "la contrarietà al rialzo dell'IVA sui prodotti igienico sanitari femminili e per l'infanzia", odg sul quale il sindaco ha annunciato il voto contrario della maggioranza, motivandolo con il fatto che un tale provvedimento andrebbe ad alterare gli equilibri di bilancio non essendo presente nel DUP e nel bilancio, riservandosi tuttavia l'impegno da parte dell'amministrazione destinare, tra le pieghe del bilancio, risorse volte ad una parziale soddisfazione di tali richieste. L'esito della votazione ha quindi visto 9 voti favorevoli (tutte le opposizioni), 12 contrari e un'astensione tra i consiglieri di maggioranza; "la richiesta di cessate il fuoco riguardante la guerra in Medio Oriente", odg che ha dato vita ad un breve dibattito che ha visto protagonista Marcello Lanotte, questa volta in veste di semplice consigliere comunale, il quale ha dapprima bollato come ideologico ed unidirezionale il testo presentato dal consigliere Doronzo, per poi richiedere, di concerto con il sindaco Cannito, una sospensione dei lavori necessaria per emendare il testo dell'ordine del giorno in questione riconoscendo torti e ragioni da ambo le parti. Alla ripresa dei lavori il testo emendato è stato approvato dall'aula con 15 voti favorevoli e nessuno tra contrari e astenuti.
A tenere banco a inizio lavori sono stati gli inevitabili strascichi polemici su quanto accaduto in prima convocazione, a partire dalla questione della surroga in commissione bilancio del consigliere PD Massimo Spinazzola. Questione, tra le altre cose, alla base della decisione del gruppo del Partito Democratico e del consigliere Antonello Damato (Emiliano Sindaco di Puglia) di non partecipare al voto sui debiti fuori bilancio, a differenza dei consiglieri Doronzo e Diviccaro (Coalizione Civica) e Rosa Tupputi (Con), i quali hanno optato per l'astensione.
Una volta approvati i punti all'ordine del giorno, si sono discussi in aula tre ordini del giorno, a firma dei consiglieri di Coalizione Civica Carmine Doronzo e Michela Diviccaro riguardanti nell'ordine: "l'impegno della città di Barletta a conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange", che è stato approvato con 15 voti a favore, nessuno contrario e 4 astenuti (Cefola, S. Mele, Gorgoglione e Grimaldi); "la contrarietà al rialzo dell'IVA sui prodotti igienico sanitari femminili e per l'infanzia", odg sul quale il sindaco ha annunciato il voto contrario della maggioranza, motivandolo con il fatto che un tale provvedimento andrebbe ad alterare gli equilibri di bilancio non essendo presente nel DUP e nel bilancio, riservandosi tuttavia l'impegno da parte dell'amministrazione destinare, tra le pieghe del bilancio, risorse volte ad una parziale soddisfazione di tali richieste. L'esito della votazione ha quindi visto 9 voti favorevoli (tutte le opposizioni), 12 contrari e un'astensione tra i consiglieri di maggioranza; "la richiesta di cessate il fuoco riguardante la guerra in Medio Oriente", odg che ha dato vita ad un breve dibattito che ha visto protagonista Marcello Lanotte, questa volta in veste di semplice consigliere comunale, il quale ha dapprima bollato come ideologico ed unidirezionale il testo presentato dal consigliere Doronzo, per poi richiedere, di concerto con il sindaco Cannito, una sospensione dei lavori necessaria per emendare il testo dell'ordine del giorno in questione riconoscendo torti e ragioni da ambo le parti. Alla ripresa dei lavori il testo emendato è stato approvato dall'aula con 15 voti favorevoli e nessuno tra contrari e astenuti.