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Scuola e Lavoro

Alla Vingi Shoes si torna al lavoro, i sindacati vigilano sugli impegni presi

Fiorella e Anaclerio: “Non abbassiamo la guardia, il 31 marzo 2025 è dietro l’angolo”

L'azienda ha fornito rassicurazioni prendendo degli impegni, i sindacati vigileranno affinché non resti tutto sulla carta. Non solo, dopo l'assemblea con le lavoratrici e i lavoratori della Vingi Shoes di Barletta, il calzaturiero di via dell'Euro, in cui è stato condiviso il percorso preso al tavolo della task force si è deciso, a partire da oggi, 18 ottobre, di revocare lo sciopero e smobilitare il sit-in, che invece sarebbero andati avanti se la situazione non si fosse sboccata. Operaie e operai a disposizione già da questa mattina dell'azienda per tornare ai propri posti in produzione, si attendono indicazioni ora su tempi e modalità di riavvio delle attività. È questo il risultato di una giornata intensa, quella di ieri 17 ottobre, caratterizzata da un tavolo in Regione a Bari dove si è riunita la task force per il lavoro convocata da Leo Caroli, intanto fuori gli addetti erano con il fiato sospeso, e un altro incontro pomeridiano presso il Comando della Polizia locale di Barletta.

Al tavolo regionale, in sostanza, si è raggiunta l'intesa che consentirà di fatto a Vingi Shoes srl di proseguire l'attività nello stabilimento, nonostante sia stato già ceduto. Al un nuovo proprietario l'azienda chiederà di entrare in possesso dell'opificio non più il 31 ottobre prossimo, come stabilito nella compravendita, ma entro il 31 marzo del 2025.

"L'azienda si è impegnata a non dismettere l'attività, a non cedere i macchinari e soprattutto a sottoscrivere un accordo di locazione per continuare la produzione visto che l'attuale opificio è stato venduto, tant'è che il signor Gioacchino Grimaldi, legale rappresentate della Vingi Shoes, chiederà al nuovo proprietario di restare lì nella sede di via dell'Euro fino alla fine di marzo del prossimo anno", spiegano Pietro Fiorella, segretario generale della Filctem Cgil Bat-Foggia e Giuseppe Anaclerio, segretario della Femca Cisl Bari-Bat. Naturalmente i sindacati vigileranno affinché tutti questi impegni vengano mantenuti e restano in attesa anche del nuovo piano industriale che verrà discusso a dicembre sempre in task force.

"Siamo contenti di aver scongiurato la perdita di lavoro per un centinaio di persone, talvolta appartenenti a famiglie monoreddito, anche se non abbassiamo la guardia perché l'ammortizzatore sociale che al momento hanno a disposizione questi operai scade alla fine di marzo del 2025 e coincide proprio con la nuova data di consegna dell'immobile di via dell'Euro al nuovo proprietario. È chiaro che già pensiamo a cosa accadrà dopo, per questo attendiamo subito il piano industriale, lì ci saranno le risposte che attendevamo", aggiungono i sindacati.
Nell'incontro del pomeriggio a Barletta, inoltre, Pietro Fiorella oltre che ringraziare anche a nome del rappresentante della Femca i presenti per l'interessamento alla vertenza ha chiesto a tutti "di mettere nelle loro agende politiche subito il tema della crisi del Tac nel territorio, perché ci sono diverse realtà che stanno vivendo situazioni difficili e se non si interviene subito molto presto ci troveremo di fronte a tante nuove Vingi, una bomba che una volta che esploderà sarà difficile tornare tornare indietro, dobbiamo prevenire tutto ciò evitando che questo accada", conclude Fiorella.
  • Cgil
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