Coach Leo Amoruso
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Draghi BAT, coach Amoruso: «Vogliamo continuare a crescere»

La stagione rugbistica quasi al via con la nota dolente del «Lello Simeone»

Una salvezza ed una promozione ottenute negli ultimi due anni, tanta voglia di crescere e di far crescere la passione per il rugby soprattuto tra i più giovani. I Draghi BAT si accingono ad iniziare la loro terza stagione e coach Amoruso ci descrive quella che è la situazione della società, le prospettive per il futuro e gli obiettivi da raggiungere, il tutto con un' unica nota dolente: le condizioni dello stadio «Simeone» .

Coach, come sta la squadra, e quali sono le condizioni di Pustizzi che ha subito un brutto infortunio?
«Ci stiamo allenando da un mese e nelle prime amichevoli abbiamo pagato i carichi di lavoro, di sicuro però la condizione è in miglioramento. Per Pustizzi mi spiace, il suo infortunio è stato di natura traumatica e quindi non si può assolutamente addebitare alla preparazione, ora verrà operato ma credo che per lui in questa stagione non ci sarà possibilità di scendere in campo».

Negli ultimi due anni avete all'attivo una promozione ed una salvezza, qual è l'obiettivo in questa stagione?
«Quest'anno siamo dinanzi ad una novità. La federazione italiana rugby ha riformulato i campionati, la serie C èlite è scomparsa e la categoria è stata creata con un nuovo criterio territoriale. Siamo in uno dei due gironi denominati serie C a cui partecipano sei pugliesi e due lucane ciascuno, le quali si contenderanno la promozione in quella che sarà la nuova C1 che comprenderà dal prossimo anno formazioni di Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. Ad ottenere la promozione saranno le prime due dei gironi di serie C, a patto che siano in regola con le giovanili under 14 e 16. Per quanto ci riguarda partiremo con il gap di 8 punti dovuto alla mancanza dell' under 16, relativa alla passata stagione. Nonostante tutto proveremo a raggiungere il miglior risultato possibile».

Qual è invece la situazione del settore giovanile?
«In questi due anni la società ha lavorato alla grande per far conoscere il rugby nelle scuole, ottenendo buoni risultati. Lo scorso anno avevamo allestito under 14 a Barletta, Trani e Bisceglie mentre quest'anno siamo pronti ad aggiungere l'under 16 e ad allargare il nostro raggio d'azione alla città di Andria».

Per quanto riguarda le strutture, confermate la vostra presenza al «Simeone»?
«Quest'anno, purtroppo, il «Simeone» è una nota dolente. Ci stiamo allenando da un mese senza irrigazione per il terreno, con spogliatoi inadeguati e senza acqua calda. Ci piacerebbe rimanere a Barletta, ne abbiamo tutta la volontà, ma il comune deve aiutarci. Siamo andati a bussare a più porte senza avere risposte ed al momento il «Simeone» è una struttura abbandonata a se stessa».

[Adriano Antonucci]
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