
Calcio
Domenico Messina: «Il premio Pasquale Gialluisi è un onore per me»
Il designatore arbitrale tra emozioni personali e bilanci stagionali
Barletta - sabato 13 giugno 2015
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192 gare in serie A (esordio nel 1995 nella gara Genoa-Padova), internazionale dal 1998 con diverse direzioni in Champions League (esordio nel 2011 in occasione del match tra PSG e Bayern Monaco), protagonista della direzione di numerose classiche del calcio italiano (una Juventus-Inter, un Derby di Milano, due Derby di Roma, un Milan-Juventus, una Juventus-Roma, tre Inter-Roma, un Derby della Lanterna e tre Milan-Roma) ed infine, nominato designatore della CAN A nel luglio 2014 dopo una lunga scalata iniziata nel 2007 quando appena ritiratosi (un anno prima del limite lui consentito) si mise a disposizione della sezione AIA di Bergamo per l'addestramento dei giovani arbitri. Stiamo parlando ovviamente di Domenico Messina, insignito nella serata di giovedì dalla sezione AIA di Barletta della terza edizione del premio "Pasquale Gialluisi". A margine della premiazione, il designatore ci ha voluto raccontare le sue emozioni senza sottrarsi ad un bilancio della stagione appena conclusa sia a livello nazionale che a livello locale.
Che sensazioni ha provato nel ricevere questo premio dopo due autorità come Marcello Nicchi e Narciso Pisacreta?
«Per me è motivo davvero di grande orgoglio ricevere questo premio dopo due persone che hanno fatto la storia dell'AIA e stanno continuando a farla. Senza dubbi, ricevere questo premio dopo di loro rappresenta per me un'emozione ancora maggiore».
Qual è il bilancio della sua prima stagione trascorsa nelle vesti di designatore CAN A?
«Non sono abituato a dar voti, penso che i voti alla stagione mia e degli arbitri debbano dargli gli altri. Per quel che mi riguarda, sono molto contento del lavoro svolto e di come lo abbiamo svolto oltre che dell'impegno che i ragazzi ci hanno messo. Questo per me rappresenta la cosa più importante e può assolutamente bastare».
Bilancio positivo dunque: stessa cosa si può dire per la sezione AIA di Barletta che ha visto confermarsi Antonio Damato ad alti livelli in campo nazionale ed internazionale e sul finale di stagione ha visto l'esordio di Francesco Di Salvo e Vincenzo Soricaro in serie A?
«Assolutamente sì, il bilancio per la sezione di Barletta è assolutamente positivo. Antonio si è confermato, ha fatto gare importanti dimostrando di essere uno degli arbitri di punta della nostra serie A. La ciliegina finale è stata appunto questo esordio dei due colleghi barlettani che è andato ad impreziosire questa splendida annata».
Abbiamo parlato delle eccellenze di questa sezione, una sezione che vanta tanti giovani emergenti. Che consiglio si sente di dar loro?
«Credo che abbiano davanti un maestro che è Antonio Damato una persona umile e che si impegna ed allora il mio consiglio non può che essere quello di seguire il suo esempio per provare a raggiungere i migliori risultati possibili».
Nel box, l'intervista realizzata da VivaSveva24 all'arbitro internazionale Antonio Damato, alla signora Cristina Gialluisi e al designatore Messina.
Che sensazioni ha provato nel ricevere questo premio dopo due autorità come Marcello Nicchi e Narciso Pisacreta?
«Per me è motivo davvero di grande orgoglio ricevere questo premio dopo due persone che hanno fatto la storia dell'AIA e stanno continuando a farla. Senza dubbi, ricevere questo premio dopo di loro rappresenta per me un'emozione ancora maggiore».
Qual è il bilancio della sua prima stagione trascorsa nelle vesti di designatore CAN A?
«Non sono abituato a dar voti, penso che i voti alla stagione mia e degli arbitri debbano dargli gli altri. Per quel che mi riguarda, sono molto contento del lavoro svolto e di come lo abbiamo svolto oltre che dell'impegno che i ragazzi ci hanno messo. Questo per me rappresenta la cosa più importante e può assolutamente bastare».
Bilancio positivo dunque: stessa cosa si può dire per la sezione AIA di Barletta che ha visto confermarsi Antonio Damato ad alti livelli in campo nazionale ed internazionale e sul finale di stagione ha visto l'esordio di Francesco Di Salvo e Vincenzo Soricaro in serie A?
«Assolutamente sì, il bilancio per la sezione di Barletta è assolutamente positivo. Antonio si è confermato, ha fatto gare importanti dimostrando di essere uno degli arbitri di punta della nostra serie A. La ciliegina finale è stata appunto questo esordio dei due colleghi barlettani che è andato ad impreziosire questa splendida annata».
Abbiamo parlato delle eccellenze di questa sezione, una sezione che vanta tanti giovani emergenti. Che consiglio si sente di dar loro?
«Credo che abbiano davanti un maestro che è Antonio Damato una persona umile e che si impegna ed allora il mio consiglio non può che essere quello di seguire il suo esempio per provare a raggiungere i migliori risultati possibili».
Nel box, l'intervista realizzata da VivaSveva24 all'arbitro internazionale Antonio Damato, alla signora Cristina Gialluisi e al designatore Messina.

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