
Calcio
Barletta Calcio, cessione gratuita ma a quali costi?
Perpignano apre le porte a voce, resta un rebus la mole debitoria
Barletta - sabato 7 marzo 2015
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«Chiedo scusa alla città intera, sono pronto a cedere le quote gratuitamente anche lunedì, a patto che chi si presenta mi garantisca la salvezza della squadra. Il Barletta si salverà, non ci sarà alcun fallimento». Dopo lunghi giorni di silenzio, intervallati da due stringati comunicati ufficiali e un intervento telefonico nella trasmissione tv "Goal su Goal", ieri pomeriggio, alla vigilia della sfida con la Casertana, il presidente del Barletta Calcio Giuseppe Perpignano è tornato a parlare in conferenza stampa. Un'ora intensa, quella vissuta davanti a microfoni e telecamere, con spazio per tanti passi indietro e qualche apertura, sebbene condita ancora da troppi punti interrogativi per il futuro.
Situazione "non irrecuperabile"
«Su di me e sul Barletta è stato detto di tutto di più» ha esordito l'immobiliarista ligure, ammettendo i propri errori, quasi un atto dovuto arrivati a questo momento della relazione con la piazza: "La nostra situazione è difficile ma non irrecuperabile e questo lo diranno i professionisti ed i fatti" ha spiegato Perpignano annunciando la ratifica delle dimissioni dell'ex segretario generale Domenico Damato («Mi ha aiutato a conoscere la Lega Pro, spero di smentirlo quando parla dell'impressione su una società in crisi») sostituito da Francesco Dicorato, e dell'ex dg Davide Cascella. Ruggiero Dicorato è invece il nuovo vice-delegato alla sicurezza. Porte aperte a nuovi sostenitori, che lo stesso Perpignano ha assicurato di cercare in prima persona. «Posso anche andar via, ma vado via se arriva un'alternativa» il suo appello.
Tra campo e società
La conferenza si è tenuta nell'albergo dove la squadra è in ritiro pre-partita verso la sfida alla Casertana, mentre i calciatori sfilavano quasi indifferenti al rientro per la cena. Le frizioni con il gruppo sono ben note, sebbene minimizzate dalle parole dell'imprenditore ligure («Ho un buon rapporto con tutti, almeno fino a che sono il loro datore di lavoro»), mentre Perpignano ha assicurato che i debiti con i fornitori non superano oggi i 60mila euro, annunciando la rateizzazione dei debiti con la Lega e l'erario e commentando laconicamente l'addio di chi lo sosteneva: «Io sono rimasto solo io, ed il 20% restante è di Federico Trani che intende cederlo». Possibile che questa quota passi parzialmente nelle mani del Barletta Club "I Biancorossi", come spiegato dallo stesso Perpignano. Intanto a giorni sarà pubblico il dato riguardante i libri contabili, affidato a due professionisti esterni (uno di questi sarà il dottor commercialista Ruggiero Pierno professionista che avrà il compito di effettuare un'analisi particolareggiata sulla natura patrimoniale, finanziaria ed economica della società), mentre il 20 marzo scadono i termini per pagare gli stipendi di gennaio ai tesserati che hanno messo in mora la società: chi ha firmato la lettera di mora potrà chiedere la rescissione, mentre chi è in prestito potrà tornare alla casa madre.
Cessione gratuita, ma a quali costi?
La notizia del giorno c'è: Perpignano è disposto a cedere al prezzo di zero euro la società biancorossa, restano però da identificare i costi. La società è in attesa di ricevere dalla Lega circa 200mila euro, contributi per settore giovanile, classifica e Legge Melandri: d'altro canto restano da identificare i debiti con i fornitori («ammontano a 50-60 mila euro» ha spiegato Perpignano) e la mole della rateizzazione pattuita per saldare i contributi del quadrimestre settembre-dicembre in Lega e i debiti con l'erario. «L'Iva sarà pari a nove rate da 18 mila euro-ha spiegato Perpignano-per i contributi attendo di parlare con la Lega lunedì». Dipendenti e tesserati hanno ricevuto gli stipendi al 31 dicembre, ma fino a che non sarà esaurito il ruolo della "diligence" sarà difficile che qualcuno si affacci alle porte di via Vittorio Veneto senza avere esatta conoscenza dei conti. La situazione non sarà drammatica, ma nei fatti il tempo stringe e per portare avanti la società di calcio biancorossa serve liquidità certa per colmare i debiti attivi: «Mi sto muovendo per trovare sostenitori» ha spiegato Perpignano, lanciando anche in via indiretta una chiamata alle cordate locali spesso ventilate all'orizzonte. E nel mezzo c'è una salvezza da conquistare sul campo: a partire dall'impegno di questa sera contro la Casertana, in cui l'attuale presidente sarà probabilmente al "Puttilli". La rottura con la piazza sembra consumata, ma resta da portare in salvo-sul campo e fuori-il Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Situazione "non irrecuperabile"
«Su di me e sul Barletta è stato detto di tutto di più» ha esordito l'immobiliarista ligure, ammettendo i propri errori, quasi un atto dovuto arrivati a questo momento della relazione con la piazza: "La nostra situazione è difficile ma non irrecuperabile e questo lo diranno i professionisti ed i fatti" ha spiegato Perpignano annunciando la ratifica delle dimissioni dell'ex segretario generale Domenico Damato («Mi ha aiutato a conoscere la Lega Pro, spero di smentirlo quando parla dell'impressione su una società in crisi») sostituito da Francesco Dicorato, e dell'ex dg Davide Cascella. Ruggiero Dicorato è invece il nuovo vice-delegato alla sicurezza. Porte aperte a nuovi sostenitori, che lo stesso Perpignano ha assicurato di cercare in prima persona. «Posso anche andar via, ma vado via se arriva un'alternativa» il suo appello.
Tra campo e società
La conferenza si è tenuta nell'albergo dove la squadra è in ritiro pre-partita verso la sfida alla Casertana, mentre i calciatori sfilavano quasi indifferenti al rientro per la cena. Le frizioni con il gruppo sono ben note, sebbene minimizzate dalle parole dell'imprenditore ligure («Ho un buon rapporto con tutti, almeno fino a che sono il loro datore di lavoro»), mentre Perpignano ha assicurato che i debiti con i fornitori non superano oggi i 60mila euro, annunciando la rateizzazione dei debiti con la Lega e l'erario e commentando laconicamente l'addio di chi lo sosteneva: «Io sono rimasto solo io, ed il 20% restante è di Federico Trani che intende cederlo». Possibile che questa quota passi parzialmente nelle mani del Barletta Club "I Biancorossi", come spiegato dallo stesso Perpignano. Intanto a giorni sarà pubblico il dato riguardante i libri contabili, affidato a due professionisti esterni (uno di questi sarà il dottor commercialista Ruggiero Pierno professionista che avrà il compito di effettuare un'analisi particolareggiata sulla natura patrimoniale, finanziaria ed economica della società), mentre il 20 marzo scadono i termini per pagare gli stipendi di gennaio ai tesserati che hanno messo in mora la società: chi ha firmato la lettera di mora potrà chiedere la rescissione, mentre chi è in prestito potrà tornare alla casa madre.
Cessione gratuita, ma a quali costi?
La notizia del giorno c'è: Perpignano è disposto a cedere al prezzo di zero euro la società biancorossa, restano però da identificare i costi. La società è in attesa di ricevere dalla Lega circa 200mila euro, contributi per settore giovanile, classifica e Legge Melandri: d'altro canto restano da identificare i debiti con i fornitori («ammontano a 50-60 mila euro» ha spiegato Perpignano) e la mole della rateizzazione pattuita per saldare i contributi del quadrimestre settembre-dicembre in Lega e i debiti con l'erario. «L'Iva sarà pari a nove rate da 18 mila euro-ha spiegato Perpignano-per i contributi attendo di parlare con la Lega lunedì». Dipendenti e tesserati hanno ricevuto gli stipendi al 31 dicembre, ma fino a che non sarà esaurito il ruolo della "diligence" sarà difficile che qualcuno si affacci alle porte di via Vittorio Veneto senza avere esatta conoscenza dei conti. La situazione non sarà drammatica, ma nei fatti il tempo stringe e per portare avanti la società di calcio biancorossa serve liquidità certa per colmare i debiti attivi: «Mi sto muovendo per trovare sostenitori» ha spiegato Perpignano, lanciando anche in via indiretta una chiamata alle cordate locali spesso ventilate all'orizzonte. E nel mezzo c'è una salvezza da conquistare sul campo: a partire dall'impegno di questa sera contro la Casertana, in cui l'attuale presidente sarà probabilmente al "Puttilli". La rottura con la piazza sembra consumata, ma resta da portare in salvo-sul campo e fuori-il Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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