Cara Barletta ti scrivo
Benedetto Croce, nessuna commemorazione a Barletta
Nel 1944 fu ospite del prof. Cassandro: la nota del giornalista Nino Vinella
domenica 20 novembre 2022
21.36 Comunicato Stampa
Nel settantesimo della scomparsa, Benedetto Croce dimenticato a Barletta dove fu ospite della famiglia Cassandro. La nota del giornalista Nino Vinella.
"Mentre a Bari oggi, domenica 20 novembre, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco Antonio Decaro partecipano alla commemorazione della figura di Benedetto Croce nel giorno del settantesimo anniversario dalla sua scomparsa durante la cerimonia presso la lapide affissa in via Dante (angolo via Sparano), sede della Libreria Laterza, è l'Amministrazione comunale di Barletta a dimenticare una pagina storica importante della vita di questa illustre figura della Cultura italiana legata alla storia politica cittadina. Domenica 30 gennaio 1944, il filosofo Benedetto Croce, che aveva presieduto a Bari il primo congresso antifascista dell'Italia liberata (al sud) dagli Alleati mentre durava ancora il secondo conflitto mondiale, fece tappa nel viaggio di ritorno verso Napoli a Barletta".
Prosegue Vinella: "Fu ospite dell'amico prof. Michele Cassandro, personalità di quella Barletta che ne condivideva le idee liberali, nella casa che si trovava in piazza Sant'Antonio: quasi una riunione di famiglia, in quella stessa famiglia che avrebbe illustrato la Città con un'intera generazione di barlettani nelle istituzioni, in politica, nella cultura. Ricordiamo Giovanni, docente universitario di diritto e giudice della Corte Costituzionale, e Paolo Emilio, anch'egli docente universitario e studioso di economia.
Demolito il palazzo verso la fine degli Anni Sessanta, sul nuovo fabbricato costruito ad angolo con Via dei Greci nell'attuale medesima piazza intitolata a Federico II di Svevia, la prof.ssa Anna Cassandro Sernia, consigliere comunale del Partito Liberale Italiano, autrice e ricercatrice storica, sorella dell'on. Manlio Livio anch'egli militante nello stesso partito e promotore della prima legge per l'istituzione della Provincia di Barletta ma poi prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 1974, figlia del professor Cassandro ed all'epoca presidente della Sezione barlettana della Società di Storia Patria per la Puglia, scoprì giusto cinquant'anni fa nel novembre 1972, la lapide di cui parliamo in questo articolo con la seguente epigrafe: "Il 30 gennaio 1944 al ritorno dal Congresso antifascista di Bari da lui presieduto Benedetto Croce sostò in questa piazza presso la casa amica di Cassandro fatto segno a manifestazioni di simpatia e di reverente ammirazione dal popolo accordo. La Sezione di Storia Patria di Barletta alla memoria di Lui che la lunga feconda fatica iniziò dallo studio della Storia locale".
LA NOTA STORICA...
«Il primo congresso democratico che si raduni nel continente europeo dal giorno in cui Hitler vi spense il lume della democrazia». Così Radio Londra diffuse la notizia del congresso di Bari dei Comitati di Liberazione Nazionale che si svolse nel Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio 1944, settant'anni fa, aperto da un discorso di Benedetto Croce.
Le forze dell'antifascismo che si riconoscevano nei CLN (Comitati di Liberazione Nazionale) si dettero appuntamento nel capoluogo pugliese, a distanza di pochi mesi dalla caduta di Mussolini (25 luglio 1943), in un contesto caratterizzato dall'occupazione militare anglo-americana e dalla sopravvivenza della monarchia e del governo Badoglio transfughi a Brindisi dopo subito dopo l'armistizio.
"Mentre a Bari oggi, domenica 20 novembre, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco Antonio Decaro partecipano alla commemorazione della figura di Benedetto Croce nel giorno del settantesimo anniversario dalla sua scomparsa durante la cerimonia presso la lapide affissa in via Dante (angolo via Sparano), sede della Libreria Laterza, è l'Amministrazione comunale di Barletta a dimenticare una pagina storica importante della vita di questa illustre figura della Cultura italiana legata alla storia politica cittadina. Domenica 30 gennaio 1944, il filosofo Benedetto Croce, che aveva presieduto a Bari il primo congresso antifascista dell'Italia liberata (al sud) dagli Alleati mentre durava ancora il secondo conflitto mondiale, fece tappa nel viaggio di ritorno verso Napoli a Barletta".
Prosegue Vinella: "Fu ospite dell'amico prof. Michele Cassandro, personalità di quella Barletta che ne condivideva le idee liberali, nella casa che si trovava in piazza Sant'Antonio: quasi una riunione di famiglia, in quella stessa famiglia che avrebbe illustrato la Città con un'intera generazione di barlettani nelle istituzioni, in politica, nella cultura. Ricordiamo Giovanni, docente universitario di diritto e giudice della Corte Costituzionale, e Paolo Emilio, anch'egli docente universitario e studioso di economia.
Demolito il palazzo verso la fine degli Anni Sessanta, sul nuovo fabbricato costruito ad angolo con Via dei Greci nell'attuale medesima piazza intitolata a Federico II di Svevia, la prof.ssa Anna Cassandro Sernia, consigliere comunale del Partito Liberale Italiano, autrice e ricercatrice storica, sorella dell'on. Manlio Livio anch'egli militante nello stesso partito e promotore della prima legge per l'istituzione della Provincia di Barletta ma poi prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 1974, figlia del professor Cassandro ed all'epoca presidente della Sezione barlettana della Società di Storia Patria per la Puglia, scoprì giusto cinquant'anni fa nel novembre 1972, la lapide di cui parliamo in questo articolo con la seguente epigrafe: "Il 30 gennaio 1944 al ritorno dal Congresso antifascista di Bari da lui presieduto Benedetto Croce sostò in questa piazza presso la casa amica di Cassandro fatto segno a manifestazioni di simpatia e di reverente ammirazione dal popolo accordo. La Sezione di Storia Patria di Barletta alla memoria di Lui che la lunga feconda fatica iniziò dallo studio della Storia locale".
LA NOTA STORICA...
«Il primo congresso democratico che si raduni nel continente europeo dal giorno in cui Hitler vi spense il lume della democrazia». Così Radio Londra diffuse la notizia del congresso di Bari dei Comitati di Liberazione Nazionale che si svolse nel Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio 1944, settant'anni fa, aperto da un discorso di Benedetto Croce.
Le forze dell'antifascismo che si riconoscevano nei CLN (Comitati di Liberazione Nazionale) si dettero appuntamento nel capoluogo pugliese, a distanza di pochi mesi dalla caduta di Mussolini (25 luglio 1943), in un contesto caratterizzato dall'occupazione militare anglo-americana e dalla sopravvivenza della monarchia e del governo Badoglio transfughi a Brindisi dopo subito dopo l'armistizio.