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Politica
Tagli ai Comuni, l'interrogativo di Cascella: «Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?»
Meno due milioni per Barletta, nota critica del sindaco
Barletta - martedì 4 novembre 2014
15.44
«Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno? Impressiona l'entità del taglio di oltre 2 milioni di euro che, secondo una elaborazione pubblicata dal "Sole 24 ore" sull' "effetto-manovra", il Comune di Barletta potrebbe subire nel 2015». Così il sindaco di Barletta Pasquale Cascella ha commentato attraverso una nota ufficiale gli effetti del meccanismo di spending review voluto dal Governo: la fotografia scattata dal rapporto diffuso ieri dal giornale milanese è eloquente, e vede abbatttersi sulla triade Barletta-Andria-Trani una vera e propria scure. Al 13esimo posto di Andria, che subirà un taglio agguntivo di fondi statali di 2 milioni e 163mila euro, fanno il paio Trani, 34esima con un saldo negativo di 352mila euro, e Barletta, 58esima conn Ragusa con tagli per 2 milioni e 130mila euro.
Al contrario degli altri due centri limitrofi, però, per la città di Eraclio il saldo finale-stando ai dati del "Sole"-sarebbe positivo, con un milione e 173mila euro di attivo. Cascella non vede però il bicchiere mezzo pieno: «Il colpo risulterebbe ancora più penalizzante a cospetto dell'altro dato, quello che farebbe vedere il bicchiere mezzo pieno: la buona capacità di riscossione delle entrate fiscali e di utilizzo dei cosiddetti "residui attivi", che induce lo stesso giornale a collocare il Comune di Barletta sulla fascia virtuosa dei Comuni a cui si consentirebbe di alleggerire il peso del patto di stabilità con maggiori spazi finanziari per gli investimenti del 2015. U n ulteriore taglio, per giunta di tale entità, sarebbe - è bene dirlo subito con estrema chiarezza, aggiunge Cascella - arduo da gestire ancora in termini di contenimento delle spese. Vogliamo credere si tratti soltanto di una simulazione volta a considerare i gravi effetti che la legge di stabilità 2015 potrebbe avere sui Comuni italiani, in particolare su quelli del Sud già alle prese con le conseguenze più pesanti della crisi e con serie esigenze di coesione sociale».
La richiesta della cittadinanza intanto resta una: migliorare la Legge di stabilità reperendo le risorse dalla lotta agli sprechi e dalle rendite per garantire più risorse a lavoratori e pensionati. «Ai cittadini di Barletta piacerebbe che il bicchiere fosse ben più pieno, perché di investimenti la città ha urgente bisogno-ammette Cascella-Ma la cautela è d'obbligo: se si dovesse continuare a tagliare così, inevitabilmente ci sarebbero meno risorse sia per gli investimenti sia per la riduzione della pressione fiscale locale. Impellente è, dunque, la necessità di porre un deciso altolà ai balletti di cifre del disegno di legge di stabilità, in modo da acquisire elementi certi e trasparenti su cui operare le nuove scelte per l'insieme del bilancio comunale del 2015».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Al contrario degli altri due centri limitrofi, però, per la città di Eraclio il saldo finale-stando ai dati del "Sole"-sarebbe positivo, con un milione e 173mila euro di attivo. Cascella non vede però il bicchiere mezzo pieno: «Il colpo risulterebbe ancora più penalizzante a cospetto dell'altro dato, quello che farebbe vedere il bicchiere mezzo pieno: la buona capacità di riscossione delle entrate fiscali e di utilizzo dei cosiddetti "residui attivi", che induce lo stesso giornale a collocare il Comune di Barletta sulla fascia virtuosa dei Comuni a cui si consentirebbe di alleggerire il peso del patto di stabilità con maggiori spazi finanziari per gli investimenti del 2015. U n ulteriore taglio, per giunta di tale entità, sarebbe - è bene dirlo subito con estrema chiarezza, aggiunge Cascella - arduo da gestire ancora in termini di contenimento delle spese. Vogliamo credere si tratti soltanto di una simulazione volta a considerare i gravi effetti che la legge di stabilità 2015 potrebbe avere sui Comuni italiani, in particolare su quelli del Sud già alle prese con le conseguenze più pesanti della crisi e con serie esigenze di coesione sociale».
La richiesta della cittadinanza intanto resta una: migliorare la Legge di stabilità reperendo le risorse dalla lotta agli sprechi e dalle rendite per garantire più risorse a lavoratori e pensionati. «Ai cittadini di Barletta piacerebbe che il bicchiere fosse ben più pieno, perché di investimenti la città ha urgente bisogno-ammette Cascella-Ma la cautela è d'obbligo: se si dovesse continuare a tagliare così, inevitabilmente ci sarebbero meno risorse sia per gli investimenti sia per la riduzione della pressione fiscale locale. Impellente è, dunque, la necessità di porre un deciso altolà ai balletti di cifre del disegno di legge di stabilità, in modo da acquisire elementi certi e trasparenti su cui operare le nuove scelte per l'insieme del bilancio comunale del 2015».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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