Michele Massimo Mazzarisi
Michele Massimo Mazzarisi
Politica

«Siamo proprio sicuri che questa città non abbia bisogno di ulteriori e più rigidi vincoli?»

Mazzarisi spiega i motivi della bocciatura in CC

«Nelle 48 ore post-consiglio comunale - interviene il consigliere comunale, Massimo Mazzarisi (lista civica "Cascella Insieme") - ho letto di tutto sulla stampa locale: interventi da parte di alcuni consiglieri comunali, conferenza stampa di una forza politica (PD) tutti volti a "chiarire", direi "ribadire", la propria posizione politica, già espressa nel corso del consiglio comunale tenutasi lunedì scorso sul provvedimento riguardante il PUTT. Pertanto, al fine di evitare equivoci sorti in seno alla maggioranza e forse addirittura nel Sindaco stesso, vorrei anch'io spiegare le motivazioni politiche che mi hanno indotto, insieme ad altri consiglieri di maggioranza, a bocciare questo ennesimo provvedimento sull'urbanistica locale.

La storia degli ultimi 20 anni della città di Barletta racconta di costruzioni "selvagge", di costruzioni "senza regole". Lo scempio è sotto gli occhi di tutti. Si va dagli eco-mostri in cemento armato della nuova zona 167 alle "villette del borgo di Montaltino", queste ultime note anche alle cronache giudiziarie. Amministrazione dopo amministrazione, di qualsiasi schieramento politico essa fosse, ha sempre rinviato l'approvazione di qualsivoglia provvedimento urbanistico (PUG) che potesse "mettere ordine" sul nostro territorio, tutelandolo così dalle speculazioni selvagge, e che avesse quale obiettivo comune e partecipato, la definizione del "dove e come" costruire. Così "variante dopo variante" si sono costruite "campagne elettorali" e conseguentemente si son fatte "colate di cemento", soprattutto, ai danni delle zone periferiche, un esempio su tutti la zona c.d. 167. Probabilmente in quella zona della città, nelle passate legislature, il binomio consigliere comunale-cooperative edilizie è stato stretto ed indissolubile. Solo voci, solo illazioni? Spero che anche su questo aspetto la magistratura possa fare chiarezza prima o poi. Pare, infatti, che fosse consolidata abitudine, quella dei presidenti-prestanome.

Dopo tanto scempio ai danni di un territorio usato ed abusato, giungiamo al consiglio comunale del 16 marzo scorso che prevedeva all'ordine del giorno esame e approvazione di un'ulteriore "rappezza", mutuando la definizione della consigliera Campese. Infatti, al terzo punto all'ordine del giorno si legge "Piano urbanistico generale – primi adempimenti PUTT/P art. 5.05 NTA PUTT/B – circolare 1/2011 Regione Puglia (DGR n.125/2011) – Approvazione". Un provvedimento, questo, su cui non vi e' stato nessun confronto politico tra i partiti, nessuna condivisione da parte dell'assessore proponente con le segreterie politiche e gli stessi consiglieri comunali. Una questione di "metodo", a cui si aggiunge quella più importante di "merito" su di un provvedimento nato vecchio. Si, perché trattasi, è bene ribadirlo, di un provvedimento "partorito" addirittura nel 1994 e adeguato frettolosamente negli ultimi mesi, al fine di evitare ulteriori e più rigidi vincoli paesaggistici. Ma dopo le cattive esperienze passate, che hanno permesso di costruire ovunque, siamo proprio sicuri che questa città non abbia bisogno di ulteriori e più rigidi vincoli imposti da un Ente superiore e quindi super partes? Non sarebbe opportuno mettere finalmente un freno alla edilizia scriteriata? In un territorio irreversibilmente segnato dal cemento, credo sia doveroso per un amministratore, la cui azione deve essere volta al perseguimento dell'interesse generale e non particolare, chiamare un time-out contro le costruzioni selvagge in attesa della predisposizione del Piano Urbanistico Generale. La redazione del PUG è un impegno preso personalmente in campagna elettorale dal sindaco Cascella e ribadito, sottolineato, nelle linee di mandato di questa amministrazione - "la redazione del P.U.G. (Piano Urbanistico Generale) si rivela discriminante per una riconfigurazione dell'assetto generale e per la costruzione di scenari coerenti e condivisi di tutela e sviluppo del territorio urbano e rurale della città di Barletta".

E' per tutto quanto sopra esposto, che ho votato contro questo provvedimento, soprattutto, alla luce dell'entrata in vigore tra pochissimi giorni della nuova Legge Regionale PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia) che, come già accennato, tutela e appone maggiori vincoli paesaggistici al nostro territorio e in particolar modo alla nostra costa, ultimo tratto ancora "vergine" del nostro territorio comunale e per questo oggetto dell'attenzione di alcuni. In un contesto di politica lungimirante, questa amministrazione avrebbe dovuto considerare il PPTR già di fatto vigente, avendo ottenuto l'approvazione del consiglio regionale, invece, si è pensato bene di utilizzare la vacatio legis per tirar fuori provvedimenti-cadavere. Sono sicuro che il Sindaco Cascella saprà ripartire, forte della fiducia ricevuta dai sei partiti che compongono la coalizione di centro sinistra, garantendo una maggior condivisione nell'elaborazione dei futuri provvedimenti con le segreterie politiche, con i consiglieri comunali, con i cittadini stessi e non solo con i suoi assessori, al fine di evitare, quello che io definisco, "un incidente di percorso"».
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