Politica
Regionali 2020, scenari possibili: oggi il M5S al voto su Rousseau
In attesa dell’esito del voto sulla piattaforma Rousseau per il M5S, il centrosinistra resta disgregato e il centrodestra in attesa del voto in Emilia
Barletta - lunedì 20 gennaio 2020
Al termine della giornata di oggi conosceremo il nome dello sfidante pentastellato di Michele Emiliano per la candidatura alla presidenza della Regione. Governatore uscente e vincitore alle primarie del centrosinistra (con il 70% dei voti), quello di Emiliano è al momento l'unico nome certo della prossima competizione elettorale in Puglia.
Si apriranno alle 10:00 di questa mattina, infatti, le Regionarie con cui il Movimento 5 Stelle esprimerà il proprio candidato presidente sulla piattaforma Rousseau. A contendersi la candidatura sono: i consiglieri regionali uscenti Antonella Laricchia (data come preferita), Cristian Casili, Mario Conca e Antonio Trevisi e gli attivisti pentastellati Michele Loseto, Nicola Rogliero, Matteo Biancofiore, Raffaele Renna, Francesco Mangione, Francesco Formica, Angelo Amato, Francesco Spagnulo, Domenico Cirasole, Pietro Luccarelli e Caterina Grittani.
Centrosinistra disgregato e centrodestra in attesa del voto in Emilia
Nonostante anche in Puglia i sondaggi raccontino di un'egemonia del centro-destra, si esclude in modo sempre più netto l'ipotesi di replicare a livello regionale l'alleanza nazionale tra PD e M5S, come tattica per contrastare l'avanzata sovranista con Salvini in testa.
Una sfida, quella anti-Salvini, che vede in seria difficoltà il centrosinistra, spaccato al suo interno dopo l'annunciata intenzione di Matteo Renzi di correre in solitaria con il suo partito, Italia Viva, al più costruendo una coalizione anti-Emiliano con Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino. Solo ipotesi, per adesso, quelle che circolano per il candidato renziano. Tra queste, si fanno insistenti quelle che indicano il vicepresidente dei senatori PD, vicino all'ex dem, Dario Stefàno e quelle che scommettono sull'ex magistrato Gianrico Carofiglio.
Bisognerà attendere il voto del prossimo 26 gennaio in Emilia Romagna e in Calabria, invece, affinché il centrodestra sciolga la riserva sul proprio candidato. Il nome di Raffaele Fitto, infatti, ha creato malumori tra gli alleati, soprattutto tra le frange leghiste. Ma dopo fughe in avanti e smentite, il leader del carroccio ha rimandato ogni decisione all'esito del voto emiliano, già ribattezzato come "Referendum su Salvini".
Scenari possibili: centrodestra in vantaggio
Stando ai sondaggi, l'unica possibilità di portare a casa una vittoria netta per il centrosinistra sarebbe proprio quella di un'alleanza. Un accordo con i sempre più in affanno 5 stelle, infatti, potrebbe garantire un leggero vantaggio sul centro destra, ma per una vittoria schiacciante il centrosinsitra necessita anche del sostegno del versante renziano.
Entrambe le ipotesi, tuttavia, sembrano escluse e questo lascerebbe concludere verso una partenza che vede favorito l'asse Salvini-Meloni-Berlusconi. I leader nazionali, uniti nonostante le tensioni sulla scelta del candidato, sono pronti a sfoggiare il proprio appeal sulle piazze. Il risultato emiliano e il confronto elettorale, tuttavia, potrebbero riservare sorprese.
Si apriranno alle 10:00 di questa mattina, infatti, le Regionarie con cui il Movimento 5 Stelle esprimerà il proprio candidato presidente sulla piattaforma Rousseau. A contendersi la candidatura sono: i consiglieri regionali uscenti Antonella Laricchia (data come preferita), Cristian Casili, Mario Conca e Antonio Trevisi e gli attivisti pentastellati Michele Loseto, Nicola Rogliero, Matteo Biancofiore, Raffaele Renna, Francesco Mangione, Francesco Formica, Angelo Amato, Francesco Spagnulo, Domenico Cirasole, Pietro Luccarelli e Caterina Grittani.
Centrosinistra disgregato e centrodestra in attesa del voto in Emilia
Nonostante anche in Puglia i sondaggi raccontino di un'egemonia del centro-destra, si esclude in modo sempre più netto l'ipotesi di replicare a livello regionale l'alleanza nazionale tra PD e M5S, come tattica per contrastare l'avanzata sovranista con Salvini in testa.
Una sfida, quella anti-Salvini, che vede in seria difficoltà il centrosinistra, spaccato al suo interno dopo l'annunciata intenzione di Matteo Renzi di correre in solitaria con il suo partito, Italia Viva, al più costruendo una coalizione anti-Emiliano con Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino. Solo ipotesi, per adesso, quelle che circolano per il candidato renziano. Tra queste, si fanno insistenti quelle che indicano il vicepresidente dei senatori PD, vicino all'ex dem, Dario Stefàno e quelle che scommettono sull'ex magistrato Gianrico Carofiglio.
Bisognerà attendere il voto del prossimo 26 gennaio in Emilia Romagna e in Calabria, invece, affinché il centrodestra sciolga la riserva sul proprio candidato. Il nome di Raffaele Fitto, infatti, ha creato malumori tra gli alleati, soprattutto tra le frange leghiste. Ma dopo fughe in avanti e smentite, il leader del carroccio ha rimandato ogni decisione all'esito del voto emiliano, già ribattezzato come "Referendum su Salvini".
Scenari possibili: centrodestra in vantaggio
Stando ai sondaggi, l'unica possibilità di portare a casa una vittoria netta per il centrosinistra sarebbe proprio quella di un'alleanza. Un accordo con i sempre più in affanno 5 stelle, infatti, potrebbe garantire un leggero vantaggio sul centro destra, ma per una vittoria schiacciante il centrosinsitra necessita anche del sostegno del versante renziano.
Entrambe le ipotesi, tuttavia, sembrano escluse e questo lascerebbe concludere verso una partenza che vede favorito l'asse Salvini-Meloni-Berlusconi. I leader nazionali, uniti nonostante le tensioni sulla scelta del candidato, sono pronti a sfoggiare il proprio appeal sulle piazze. Il risultato emiliano e il confronto elettorale, tuttavia, potrebbero riservare sorprese.