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Pd e Cantiere Barletta: «Riconversione aree industriali, finalmente un provvedimento serio»

La nota dei consiglieri comunali di opposizione

Il consiglio comunale di ieri ha approvato il recepimento della legge regionale Gabellone che permetterà di conferire destinazione commerciale, direzionale, turistico-ricettive ad aree quali le zone industriali di via Trani e di via Callano e la zona merceologica/artigianale di via Foggia. Il provvedimento è stato votato dalla maggioranza ma anche da PD e Cantiere Barletta che hanno espresso la propria soddisfazione.

«La nostra città ha una storia industriale e artigianale importante e imponente - scrivono Rosa Cascella, Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo e Filippo Caracciolo. Per ospitare gli insediamenti produttivi nei decenni passati Barletta ha mutato la propria fisionomia, espandendo i propri confini e modificando profondamente il tessuto complessivo di alcune aree. Il recepimento a livello comunale della Legge regionale Gabellone è un momento importante, il primo provvedimento serio, e finalmente, da quando questa amministrazione si è insediata. Da da oggi in poi saranno più semplici e veloci gli interventi di riconversione, resi necessari dalla crisi economica che, a Barletta, come nel resto della Puglia e in Italia, ha cambiato profondamente le esigenze delle città e delle imprese. Questi interventi richiedevano, prima che questa norma intervenisse, iter lunghissimi di autorizzazione (calcolati tra i 4 e i 10 anni). Invece oggi finalmente si potrà agire con la celerità necessaria a una riconversione, a una transizione verso un nuovo modello produttivo e di sviluppo. È un giorno importante e, per questa ragione, pur dall'opposizione, abbiamo, come è nel DNA del Partito democratico, offerto la nostra leale collaborazione su un tema vitale per la nostra comunità e la nostra economia. Questo nonostante le ripetute dimostrazioni, da parte dell'amministrazione, di mancanza di rispetto istituzionale nei confronti delle opposizioni. Abbiamo messo da parte questi episodi per difendere esclusivamente l'interesse collettivo. Auspichiamo perciò un maggiore coinvolgimento della opposizione, e un atteggiamento rispettoso e sereno da parte della amministrazione, per procedere in un futuro immediato all'integrazione di tutti gli strumenti urbanistici, come il PUMS e il PUG. Il recepimento della legge Gabellone ha infatti un senso solo se diventa un elemento, un tassello in un quadro coerente di sviluppo e programmazione».

Sulla stessa falsa riga il commento di Adelaide Spinazzola, consigliera comunale di Cantiere Barletta: «Il recepimento della Legge Gabellone mi trova totalmente concorde. Voto convintamente a favore. Barletta è stata, ed è ancora, un città in cui l'industria e l'artigianato hanno non solo portato ricchezza e lavoro, ma hanno disegnato la geografia di un territorio. La crisi, anzi: le diverse crisi di questi anni e decenni richiedono a tutti noi, a noi amministratori in primo luogo, interventi di riconversione: a Barletta ancora più che in altri luoghi della regioni. Questi interventi sono e saranno una boccata di ossigeno per le aree a più alta concentrazione di insediamenti produttivi.

Grazie a questa legge, interventi che fino a ieri, come ha dichiarato lo stesso autore dell'intervento sulla base di studi regionali, richiedevano lunghissimi tempi di autorizzazione (dai 4 ai 10 anni) potranno finalmente avvenire in tempi rapidi. Per azioni urgenti occorrono tempi celeri. Dunque accolgo con favore e convinzione il recepimento della norma a livello comunale. Sui temi e sui provvedimenti che sostengono l'economia della città, che sono utili a rilanciare produzione e lavoro, serve responsabilità e collaborazione: per questo come opposizione mi troverete sempre favorevole e pronta a cooperare per il bene collettivo. È così per questo atto e sarà così per ogni atto utile a risollevare l'economia della città di Barletta».
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