
Politica
Migranti a Barletta, «no al business dell'accoglienza»
CasaPound si mobilita, Cortellino: «Quando verrà fatta chiarezza?»
Barletta - venerdì 30 giugno 2017
Comunicato Stampa
"No al business accoglienza!", non usa giri di parole CasaPound Italia nello striscione affisso in nottata a Barletta per denunciare il 'business dell'accoglienza' portato avanti da Caritas e numerose cooperative con l'avallo politico del Governo e degli organi istituzionali locali.
"Con questa azione – afferma Andrea Cortellino, responsabile CasaPound Italia per la città di Barletta – intendiamo portare l'attenzione su una situazione sino ad ora rimasta velata. Mentre a Barletta e in Puglia, come nel resto d'Italia, si continuano a patire le conseguenze della crisi e delle politiche di austerità imposte dagli ultimi governi, con continui tagli a voci fondamentali del settore pubblico e sempre maggiori difficoltà per i cittadini, prosegue imperterrita la politica di apertura sul territorio di centri di accoglienza per immigrati clandestini".
"Poche settimane fa un quotidiano online ha diffuso in rete un servizio dal quale si evinceva come un copioso numero di migranti venisse prelevato nei pressi dello Stadio comunale S.Nicola di Bari trasportato verso un centro di accoglienza, sito nel territorio cittadino barlettano, in un'autoambulanza della Associazione Misericordia di Barletta. Alla luce dei fatti, CasaPound Italia si sente in dovere di porre alcuni quesiti alle istituzioni, facendosi portavoce delle numerose richieste di chiarezza giunteci dalla cittadinanza. Che fosse previsto nella città di Barletta l'arrivo di alcuni migranti era risaputo, ci chiediamo tuttavia il motivo per il quale né il sindaco Cascella né tantomeno le istituzioni tutte non abbiano esposto pubblicamente la questione alla cittadinanza. Ci chiediamo in tal senso dove vengono e verranno collocati i migranti. Esistono in città strutture idonee destinate all'accoglienza? Qualora la risposta fosse positiva, dove sono siti questi ipotetici centri di accoglienza e chi gestisce, attualmente, tali strutture? Che bandi e fondi sono stati stanziati in merito? Quali sono le condizioni di idoneità di questa struttura? Quando verrà mai fatta una reale chiarezza a riguardo da parte delle istituzioni? Attendiamo, insieme alla cittadinanza tutta, risposte celeri dagli organi citati. I nostri concittadini siano pur certi che CasaPound Italia continuerà a vigilare e a pretendere immediata chiarezza sulla questione."
"Con questa azione – afferma Andrea Cortellino, responsabile CasaPound Italia per la città di Barletta – intendiamo portare l'attenzione su una situazione sino ad ora rimasta velata. Mentre a Barletta e in Puglia, come nel resto d'Italia, si continuano a patire le conseguenze della crisi e delle politiche di austerità imposte dagli ultimi governi, con continui tagli a voci fondamentali del settore pubblico e sempre maggiori difficoltà per i cittadini, prosegue imperterrita la politica di apertura sul territorio di centri di accoglienza per immigrati clandestini".
"Poche settimane fa un quotidiano online ha diffuso in rete un servizio dal quale si evinceva come un copioso numero di migranti venisse prelevato nei pressi dello Stadio comunale S.Nicola di Bari trasportato verso un centro di accoglienza, sito nel territorio cittadino barlettano, in un'autoambulanza della Associazione Misericordia di Barletta. Alla luce dei fatti, CasaPound Italia si sente in dovere di porre alcuni quesiti alle istituzioni, facendosi portavoce delle numerose richieste di chiarezza giunteci dalla cittadinanza. Che fosse previsto nella città di Barletta l'arrivo di alcuni migranti era risaputo, ci chiediamo tuttavia il motivo per il quale né il sindaco Cascella né tantomeno le istituzioni tutte non abbiano esposto pubblicamente la questione alla cittadinanza. Ci chiediamo in tal senso dove vengono e verranno collocati i migranti. Esistono in città strutture idonee destinate all'accoglienza? Qualora la risposta fosse positiva, dove sono siti questi ipotetici centri di accoglienza e chi gestisce, attualmente, tali strutture? Che bandi e fondi sono stati stanziati in merito? Quali sono le condizioni di idoneità di questa struttura? Quando verrà mai fatta una reale chiarezza a riguardo da parte delle istituzioni? Attendiamo, insieme alla cittadinanza tutta, risposte celeri dagli organi citati. I nostri concittadini siano pur certi che CasaPound Italia continuerà a vigilare e a pretendere immediata chiarezza sulla questione."
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