Politica
Il popolo profondo del Pd
Il giorno del voto per il segretario cittadino. Fenomenologia di un momento democratico
Barletta - domenica 26 febbraio 2012
17.22
Leopardi nelle Operette morali scrive dei "lettori di gazzette". Inventa questa categoria per descrivere l'accesso degli strati borghesi alla vita politica tra la fine del Settecento e i primi anni dell'Ottocento. Leopardi osservava questo trasformazione della vita politica da intellettuale intelligente, ma aristocraticamente pessimista. Oggi i "lettori di gazzette", i lettori di giornali, sono una minoranza della classe media. Se scrivesse oggi, Leopardi probabilmente osserverebbe invece i movimenti degli "spettatori di Uomini e donne".
Luciano Canfora, citando D'Alema, parla invece a questo proposito di "popolo profondo". Il popolo profondo a Barletta è tutto con il PD. Una massa indistinta e nascosta, silente nella fasi di normalità della vita cittadina, assente dai movimenti, dalle associazioni, dai comitati, ignorata dall'opinione pubblica. Ma che si scatena negli appuntamenti elettorali. O congressuali, come accade oggi, in una domenica assolata di fine febbraio. Un flusso continuo di famiglie, singoli, giovanissimi e anziani corre a votare per uno dei tre candidati alla segreteria del Pd e per una delle 17 liste che li sostengono. Dopo il dibattito di ieri, tutto sommato di discreto livello (seguito però al massimo da una cinquantina di persone), oggi i tremila iscritti del PD si sono risvegliati. Accompagnati ai seggi dai tanti capibastone, gli iscritti del PD sono qui a dimostrare appartenenza, fedeltà o riconoscenza. Molti sono qui a pagare il prezzo del riscatto o del ricatto di qualche politicante. Ma un popolo in marcia è pur sempre un popolo in marcia. Osservarlo in modo snobistico, guardare i tanti figli del popolo con disprezzo piccolo-borghese sarebbe un errore.
Stasera sapremo chi tra Stefano Chiariello (area Caracciolo), Caterina Spadafora (area Mennea) e Antonio Divicenzo (area Maffei) sarà il nuovo segretario del PD. Questo enorme potenziale umano, questa rappresentazione plastica del popolo profondo barlettano non devono però essere dimenticati dal vincitore. Il PD a Barletta (solo a Barletta?) è ancora un partito radicato, popolare, di massa. Dove condurre, verso quali mete guidare questa massa enorme di gente? Da domani il peso di questa responsabilità, assieme ai tanti dilemmi dell'amministrazione e della politica, peserà sulle giovani spalle di Stefano, Caterina o Antonio.
Luciano Canfora, citando D'Alema, parla invece a questo proposito di "popolo profondo". Il popolo profondo a Barletta è tutto con il PD. Una massa indistinta e nascosta, silente nella fasi di normalità della vita cittadina, assente dai movimenti, dalle associazioni, dai comitati, ignorata dall'opinione pubblica. Ma che si scatena negli appuntamenti elettorali. O congressuali, come accade oggi, in una domenica assolata di fine febbraio. Un flusso continuo di famiglie, singoli, giovanissimi e anziani corre a votare per uno dei tre candidati alla segreteria del Pd e per una delle 17 liste che li sostengono. Dopo il dibattito di ieri, tutto sommato di discreto livello (seguito però al massimo da una cinquantina di persone), oggi i tremila iscritti del PD si sono risvegliati. Accompagnati ai seggi dai tanti capibastone, gli iscritti del PD sono qui a dimostrare appartenenza, fedeltà o riconoscenza. Molti sono qui a pagare il prezzo del riscatto o del ricatto di qualche politicante. Ma un popolo in marcia è pur sempre un popolo in marcia. Osservarlo in modo snobistico, guardare i tanti figli del popolo con disprezzo piccolo-borghese sarebbe un errore.
Stasera sapremo chi tra Stefano Chiariello (area Caracciolo), Caterina Spadafora (area Mennea) e Antonio Divicenzo (area Maffei) sarà il nuovo segretario del PD. Questo enorme potenziale umano, questa rappresentazione plastica del popolo profondo barlettano non devono però essere dimenticati dal vincitore. Il PD a Barletta (solo a Barletta?) è ancora un partito radicato, popolare, di massa. Dove condurre, verso quali mete guidare questa massa enorme di gente? Da domani il peso di questa responsabilità, assieme ai tanti dilemmi dell'amministrazione e della politica, peserà sulle giovani spalle di Stefano, Caterina o Antonio.