Storie da giovani - Fabiana Daddato
Storie da giovani - Fabiana Daddato
Viva

Fabiana e il make-up: dal red carpet di Venezia a Vogue Italia

La storia di una giovane ventiduenne partita da Barletta e arrivata a Milano

La passione per il make-up ha accompagnato Fabiana Daddato sin dalla più tenera età. Prima le bambole, poi le cuginette, sono state i principali oggetto d'esperimento di una bambina che voleva esprimersi in un modo tutto suo, fatto di ombretti, fard e lip gloss.

«Sin da piccola amavo esprime così la mia femminilità: smalto, trucco, acconciature. Mi piaceva comunicare in questo modo il mio estro. Ognuno ha il suo si sa, il mio era questo. Ricordo che da piccola guardavo mia madre truccarsi dalla fessura della porta, poi entravo in bagno e pensavo che sarei rimasta lì a studiarla per ore. O ricordo quando da piccola ho avuto modo di entrare in un set cinematografico. Lì non mi importava degli attori, della scena, solo della truccatrice. Le mie attenzioni erano tutte verso di lei. Sentivo una sorta di incanto interiore che dovevo tirare fuori e lì ho capito la mia strada. Lo affermai con convinzione a mia madre a sei anni».

Come chiunque faccia parte della generazione Z, un ruolo importante lo ha avuto internet perché Fabiana ha iniziato studiare e sperimentare con tutorials. Sono stati l'accesso alle prime forme d'apprendimento che l'hanno portata ad acquisire competenze, a stimolare la creatività e poi, a truccare solo per hobby. Fabiana inizia a condividere post e video sui social di tutti i suoi make-up riusciti meglio. «Ho iniziato a truccare gli altri nel bagno di casa. Mio padre che ha creduto in me mi comprò uno specchio enorme. Può sembrare una sciocchezza, ma sentivo l'appoggio della mia famiglia in quelle che prima poteva essere considerata una strada inusuale».

Fabiana ha iniziato a coltivare quello che sarebbe poi diventato il suo lavoro durante il liceo, frequentando piccoli corsi. Una volta terminato, raggiunge la città in cui tutti – o quasi – i sogni si avverano: Milano. Anche qui continua a studiare, a imparare, circondata da quelli che sono gli stimoli della città della moda. «Volevo confrontarmi con questo mondo, studiare il trucco fotografico e quello artistico». Così il 7 ottobre 2018, Milano ha aperto le porte a una giovane donna che non vedeva l'ora di costruire il suo futuro. Un percorso che si è concluso 9 mesi dopo con il massimo dei voti. Era solo l'inizio.

La fine di un percorso accademico e l'entrata nel mondo del lavoro, lo fa a piccoli passi, incerta. Era cominciata quella fase che più spaventa i giovani: l'incertezza del futuro si fa pesante sulle spalle, la paura di non saper essere all'altezza o magari di non saper esprimere il proprio potenziale. In un vortice di possibilità che la disorientavano, Fabiana stampava il suo curriculum e lo consegnava in tutti i centri e le accademie sparse per Milano. Ha iniziato a confrontarsi con esperti su Instagram, «Instagram è la principale piattaforma per noi, sia per comunicare i propri lavori, ma anche per creare rete e rimanere in contatto». Arriva così la prima grande occasione: l'Accademia del lusso, «Ho fatto tanta gavetta, qui ho imparato tantissimo perché all'inizio non sapevo come esprimere la mia creatività. Questa fase è stata una palestra per capire il mio stile».
3 fotoMake-up e acconciature realizzate per il red carpet di Venezia
Red Carpet di VeneziaRed Carpet di VeneziaRed Carpet di Venezia
Altri album fotografici:
Fabiana Daddato mentre realizza alcuni make-up
Fabiana Daddato mentre realizza alcuni make-up6 foto
Make-up
Alcuni make-up realizzati 2 foto
Nel percorso di Fabiana poi è ritornata l'incertezza, quel periodo che ha contagiato tutti e non abbiamo bisogno di menzionare. «Essendo una libera professionista non ci sono delle entrate fisse. Con la pandemia sapevo che dovevo rimboccarmi le maniche ancora più di prima e dovevo farlo con ancora più tenacia».
Grazie al suo lavoro Fabiana ha iniziato a girare per set fotografici sparsi in tutta Italia, fino ad arrivare al Red Carpet di Venezia in cui si è confrontata con lo stile arabo e ha poi truccato un influencer californiana. «Mi hanno chiesto di restare più giorni. Quando è successo ho sentito che tutte le incertezze, le preoccupazioni, finalmente avevano lasciato il posto alla gratitudine. Ero fiera di me e meravigliata da questa fiaba in cui mi trovavo: Venezia».
Poco tempo fa, insieme ad altri 5 make-up artist, Fabiana si è occupata di una sfilata che le ha dato la possibilità di finire su Vogue Italia. Sono state pubblicate le creazioni sia precedenti alla sfilata, sia quelle della sfilata stessa e che includevano anche i suoi progetti.
«Continuerò a coltivare i miei sogni per arrivare poi un giorno a lavorare con grandi brand nel mondo della moda e delle sfilate. Sono in quella fase in cui prendo tutto quello che mi capita, ma lo faccio con criterio».
Vogue Italia
Credere nei giovani significare colorare di possibilità il futuro, proprio come ha fatto questo giovane make-up artist che non ha mai smesso di crederci.
Storie da giovani

Storie da giovani

Un modo per i ragazzi di raccontare la loro storia

25 contenuti
Altri contenuti a tema
Un milione e mezzo di giovani alla GMG Lisbona 2023: Barletta presente Un milione e mezzo di giovani alla GMG Lisbona 2023: Barletta presente Le testimonianze dei giovani del territorio che hanno partecipato all'evento
On the road: il viaggio fotografico di Luca e Savino alla scoperta della Puglia On the road: il viaggio fotografico di Luca e Savino alla scoperta della Puglia Hanno chiamato il loro viaggio Puglia Wild Tour per scoprire e fotografare la loro regione
Il duo barlettano Arcieri - Dinoia nel cortometraggio della nuova Medea Il duo barlettano Arcieri - Dinoia nel cortometraggio della nuova Medea Il progetto è stato supportato dall’Accademia delle Belle Arti di Foggia, dalla Regione Puglia e con il patrocinio di Apulia Film Commission
Il barlettano Vito Calò vince tra i barbieri della vecchia scuola Il barlettano Vito Calò vince tra i barbieri della vecchia scuola «Purtroppo, se i ragazzi vogliono realizzarsi, devono andare fuori Italia» dice la mamma
«Fra, ma cos'è Reels Pills?». Il nuovo format del barlettano Francesco Damato «Fra, ma cos'è Reels Pills?». Il nuovo format del barlettano Francesco Damato «Non voglio che diventi un servizio di consulenza, mi immagino diventi una community»
Ryah, la cantautrice pugliese: «Il potere che ha la musica di suscitare emozioni è incredibile» Ryah, la cantautrice pugliese: «Il potere che ha la musica di suscitare emozioni è incredibile» Sperimentare e scrivere è quello che la contraddistingue
Giulia Tresca e l'innovazione in casa Poliba: l'algoritmo per la logistica interna Giulia Tresca e l'innovazione in casa Poliba: l'algoritmo per la logistica interna «L’equilibrio di genere nelle discipline STEM è non solo possibile ma auspicabile»
1 Indossare l'arte: il progetto del customizer Davide Di Lernia Indossare l'arte: il progetto del customizer Davide Di Lernia Il giovane barlettano di soli 21 anni che firma le scarpe di Sfera Ebbasta e J Balvin
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.