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Dopo la lettera dell'assessore Camero, la replica del MIDA

«La Direzione provinciale del lavoro spetta al capoluogo-capofila». Ulteriore confusione per il "discutibile" policentrismo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la replica del Comitato di lotta Barletta provincia alla lettera inviata alla nostra redazione dall'assessore alle politiche del lavoro Pompeo Camero, dal titolo "L'assessore Camero scrive a Barlettalife", nei giorni scorsi pubblicata sulla nostra testata.

Sulla dislocazione della Direzione provinciale del lavoro nella nostra Provincia replico all'Assessore dr. Pompeo CAMERO. L'art.4, comma 1°, della legge istitutiva della Provincia di Barletta-Andria-Trani, la Legge 148/2004, testualmente recita: "Fermo restando quanto disposto dall'articolo 21, comma 3, lettera f), del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministro dell'Interno, adotta con proprio decreto, nel termine di cui all'articolo 2, comma 2°, primo periodo, i provvedimenti necessari per l'istituzione nella provincia di Barletta-Andria-Trani degli uffici periferici dello Stato entro i limiti delle risorse rese disponibili dalla presente legge e tenendo conto nella loro dislocazione delle vocazioni territoriali.

Evidentemente il solerte Assessore dr. Pompeo CAMERO dimentica che il termine di cui all'articolo 2, comma 2°, primo periodo, della legge 148/04 (non prima dei tre e non oltre i quattro anni dalla data di entrata in vigore della legge istitutiva) è irrimediabilmente scaduto. Per cui gli altri Uffici Periferici dello Stato (tra cui la Direzione Provinciale del Lavoro) debbono aver sede necessariamente nel capoluogo in cui ha sede la Prefettura: tanto stabilisce il Consiglio di Stato, Parere n. 716, del 18/3/92, Prima Sezione e l'ordinamento interno delle Pubbliche Amministrazioni.

Il Consiglio di Stato esprime: "... la regola per cui gli Uffici Periferici Statali di livello provinciale debbono aver sede nel capoluogo, ossia nella stessa città in cui ha sede la Prefettura, deriva direttamente dalla legge, o comunque da principi di valore normativo desumibili dal contesto della legislazione ... la regola non è derogabile se non mediante un'apposita fonte legislativa".

Perciò, nel caso della nostra Provincia, la deroga è stata affidata dalla legge istitutiva al Governo che, nel caso della Direzione Provinciale del Lavoro, non l'ha esercitata né nel rispetto delle paventate vocazioni territoriali di Bisceglie ad accogliere questo ufficio periferico dello Stato né, soprattutto, nei tempi previsti dalla legge istitutiva che risulta essere ormai scaduto.

Ancora il Consiglio di Stato esprime: "Qualora, invece, vi fossero amministrazioni il cui ordinamento particolare consentisse di scegliere (con atto amministrativo), per i rispettivi uffici di livello provinciale, una sede diversa dal capoluogo della provincia, rientrerà nella discrezionalità degli organi amministrativi competenti decidere se avvalersi o meno, in questo caso, di tale facoltà…".

Tutt'al più, gli Organi rappresentativi della istituenda amministrazione provinciale potranno intervenire con richieste e sollecitazioni affinché la discrezionalità sia usata nel senso di cui si parla" ricordando all'Assessore CAMERO che nello specifico caso l'Organo rappresentativo della istituenda amministrazione provinciale di Barletta-Andria-Trani era rappresentato dal Commissario di Governo, prefetto Giuseppe CAPRIULO, e lui soltanto, e non dall'Assemblea dei Sindaci cui, erroneamente, fa riferimento l'Assessore Provinciale, a cui la legge istitutiva affidava un parere meramente consultivo affiancando il Commissario di Governo negli adempimenti che la stessa legge gli assegnava.

Inoltre risulta difficile immaginare una Direzione Provinciale del Lavoro separata dall'Ispettorato Provinciale del Lavoro che invece l'art. 3 della legge 22 luglio 1961, n. 628, individua esclusivamente nel capoluogo di Provincia, proprio per non ingenerare nel cittadino più confusione di quella che il triplice capoluogo già comporta nel nome dell'evocato e discutibile "policentrismo".

Infine un'esortazione mi sento di rivolgere all'Assessore dr. Pompeo CAMERO e alla squadra assessorile che lo affianca, Presidente della Provincia VENTOLA compreso: e cioè che se avessero avuto l'umiltà di ascoltare sin dal primo momento il Comitato di Lotta "Barletta Provincia", che ha dedicato una vita ai problemi della costituzione della Sesta Provincia Pugliese, davvero nell'interesse oggettivo e reale delle nostre comunità, senza attribuirgli la causa e le colpe di tutti gli isterici campanilismi che stanno caratterizzando il nostro territorio, non avremmo perso tempo prezioso nell'attribuzione degli uffici provinciali, tutto a danno delle nostre popolazioni, dovuto soprattutto alla confusione interpretativa (pilotata?) della stessa legge istitutiva.


Segretario Amministrativo Comitato di Lotta Barletta Provincia
Prof. Vincenzo PICCIALLI

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