
La città
Crollo di via Roma, dopo sei anni una ferita ancora aperta
Presenti alla commemorazione i parenti delle cinque vittime, il sindaco e le autorità
Barletta - martedì 3 ottobre 2017
12.50
3 Ottobre 2011. «Una data, un ricordo per le vittime del crollo». Sono queste le parole sussurrate da tutti i presenti e che riecheggiano sul luogo del tragico accadimento. Sono queste le parole che i passanti leggono sul lungo striscione. Sei anni fa alle ore 12,22 la palazzina in Via Roma si accartocciò come carta, spezzando cinque vite innocenti: Tina Ceci, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro, Antonella Zaza e Maria Cinquepalmi.
Oggi, laddove vediamo solo il vuoto e una cancellata, si sono riunite una piccola parte della cittadinanza, le autorità politiche, le forze dell'ordine e i parenti delle vittime, affinché nulla venga dimenticato. «Un'ingiustizia che deve indurci a insistere - ha dichiarato il Sindaco Pasquale Cascella - perché ci sia una giustizia piena, in quanto solo quest'ultima può dare un senso alla memoria. Statisticamente Barletta ha qualcosa che non funziona» – il crollo di Via Roma non è l'unico che Barletta ha vissuto inerme. «Dobbiamo riflettere e agire. Occorre intervenire al più presto sull'edificio pericolante - a fianco della palazzina crollata - e quando sarà terminato l'iter giudiziario, desidero che venga costruito un giardino della memoria».
Il Primo cittadino, accompagnato da alcuni parenti delle vittime, depone un mazzo di fiori. A seguire l'Associazione nazionale Polizia di Stato e il giornalista Nino Vinella affiggono un cartello affinché la città ricordi le 58 vittime del crollo di Via Canosa. La ferita è ancora aperta, e la città della Disfida non può dimenticare.
Oggi, laddove vediamo solo il vuoto e una cancellata, si sono riunite una piccola parte della cittadinanza, le autorità politiche, le forze dell'ordine e i parenti delle vittime, affinché nulla venga dimenticato. «Un'ingiustizia che deve indurci a insistere - ha dichiarato il Sindaco Pasquale Cascella - perché ci sia una giustizia piena, in quanto solo quest'ultima può dare un senso alla memoria. Statisticamente Barletta ha qualcosa che non funziona» – il crollo di Via Roma non è l'unico che Barletta ha vissuto inerme. «Dobbiamo riflettere e agire. Occorre intervenire al più presto sull'edificio pericolante - a fianco della palazzina crollata - e quando sarà terminato l'iter giudiziario, desidero che venga costruito un giardino della memoria».
Il Primo cittadino, accompagnato da alcuni parenti delle vittime, depone un mazzo di fiori. A seguire l'Associazione nazionale Polizia di Stato e il giornalista Nino Vinella affiggono un cartello affinché la città ricordi le 58 vittime del crollo di Via Canosa. La ferita è ancora aperta, e la città della Disfida non può dimenticare.




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