
Politica
Caso Cementeria, Attivisti 5 Stelle: «Inefficiente gestione dell'ambiente»
«Tutelare i lavori dello stabilimento e la salute dei barlettani»
Barletta - martedì 12 gennaio 2016
Comunicato Stampa
«E' di pochi giorni fa la notizia che la Procura di Trani ha contestato a 18 persone a vario titolo, i reati di falso ideologico, abuso d'ufficio, delitti colposi contro l'ambiente e violazione della normativa in tema ambientale relativamente alla combustione di rifiuti operata dalla Cementeria Buzzi Unicem. La magistratura, nella sua indagine, ipotizza un disastro ambientale per emissioni inquinanti rivenienti dalla combustione di rifiuti, superiori ai limiti di legge previsti. A suo tempo fu la Provincia, a maggioranza centro-destra, tramite V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) a rilasciare l'autorizzazione all'incremento della combustione dei rifiuti, con il tacito assenso dell'amministrazione comunale, a maggioranza centro-sinistra, che sul provvedimento A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) non ebbe nulla da ridire. Questo la dice lunga sull'inefficiente gestione dell'ambiente da parte delle amministrazioni passate e presenti, di ogni colore politico». E' quello che scrivono in una nota diffusa alla stampa Giacomo DiTrizio, Tamara Sarli e il gruppo Attivisti 5 Stelle Barletta, che intervengono nel coro delle polemiche sulla recente indagine sull'inquinamento ambientale.
«E' giunta l'ora di intraprendere un percorso ambientale virtuoso - scrivono i referenti del gruppo - che porti alla riconversione del sito in modo da tutelare i lavoratori dello stabilimento e soprattutto, la salute dei barlettani. La massiccia presenza di sostanze inquinanti nell'aria sta esponendo infatti la popolazione, a rischi altissimi per la salute, pertanto invitiamo il Sindaco e la sua Amministrazione ad intraprendere azioni forti ed immediate, nell'interesse della cittadinanza. Anzitutto chiediamo al primo cittadino, in qualità di massima autorità sanitaria sul territorio comunale, di emettere un'ordinanza sindacale che imponga il divieto di incenerire rifiuti nella Buzzi Unicem, finché non sarà fatta chiarezza sulle emissioni di sostanze inquinanti oltre i limiti consentiti. Auspichiamo che si attivi per chiedere l'immediata revoca dell'AIA che permette alla BUZZI Unicem di incenerire fino a 65.000 tonnellate di rifiuti all'anno.
Chiediamo inoltre di verificare che la raccolta differenziata di Barletta conferita presso la Tra.Sma.R. (tra le aziende coinvolte nell'inchiesta), relativamente a carta e cartoni (codice CER 20 01 01, CER 15 01 01) e rifiuti ingombranti (CER 20 03 07), non finisca nell'inceneritore della Cementeria. Sollecitiamo infine tutti i consiglieri comunali a discutere ed approvare integralmente quanto prima, le due proposte di delibera popolare sottoscritte da più di un migliaio di barlettani, sull'applicazione della Strategia Rifiuti Zero e su un serio Monitoraggio Ambientale. Delibere, che come attivisti 5 stelle Barletta, in collaborazione con il Forum Salute e Ambiente, abbiamo fortemente sostenuto e che riteniamo rappresentino un chiaro segno di discontinuità con le passate amministrazioni» conclude la nota.
«E' giunta l'ora di intraprendere un percorso ambientale virtuoso - scrivono i referenti del gruppo - che porti alla riconversione del sito in modo da tutelare i lavoratori dello stabilimento e soprattutto, la salute dei barlettani. La massiccia presenza di sostanze inquinanti nell'aria sta esponendo infatti la popolazione, a rischi altissimi per la salute, pertanto invitiamo il Sindaco e la sua Amministrazione ad intraprendere azioni forti ed immediate, nell'interesse della cittadinanza. Anzitutto chiediamo al primo cittadino, in qualità di massima autorità sanitaria sul territorio comunale, di emettere un'ordinanza sindacale che imponga il divieto di incenerire rifiuti nella Buzzi Unicem, finché non sarà fatta chiarezza sulle emissioni di sostanze inquinanti oltre i limiti consentiti. Auspichiamo che si attivi per chiedere l'immediata revoca dell'AIA che permette alla BUZZI Unicem di incenerire fino a 65.000 tonnellate di rifiuti all'anno.
Chiediamo inoltre di verificare che la raccolta differenziata di Barletta conferita presso la Tra.Sma.R. (tra le aziende coinvolte nell'inchiesta), relativamente a carta e cartoni (codice CER 20 01 01, CER 15 01 01) e rifiuti ingombranti (CER 20 03 07), non finisca nell'inceneritore della Cementeria. Sollecitiamo infine tutti i consiglieri comunali a discutere ed approvare integralmente quanto prima, le due proposte di delibera popolare sottoscritte da più di un migliaio di barlettani, sull'applicazione della Strategia Rifiuti Zero e su un serio Monitoraggio Ambientale. Delibere, che come attivisti 5 stelle Barletta, in collaborazione con il Forum Salute e Ambiente, abbiamo fortemente sostenuto e che riteniamo rappresentino un chiaro segno di discontinuità con le passate amministrazioni» conclude la nota.
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