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Politica

Aumento delle tariffe per l'assistenza domiciliare, il Consiglio corre ai ripari

Il Consiglio comunale di Barletta ha approvato la mozione per l'iscrizione della città di Barletta all'anagrafe antifascista

Il consiglio comunale di Barletta è tornato a riunirsi ieri pomeriggio presso la sala consiliare di via Zanardelli.

Il consigliere comunale Antonio Coriolano del Movimento cinque stelle è il primo a rivolgersi all'assise. L'argomento riguarda l'incremento delle tariffe sull'assistenza domiciliare integrata per i disabili, per determinate fasce ISEE. È l'assessore ai servizi sociali Maria Anna Salvemini a spiegare come l'aumento sia in realtà determinato da un regolamento regionale. Il sindaco Cosimo Cannito tuttavia dichiara che un errore eseguito in sede di Bilancio ha però contribuito al sopracitato problema. Tra i banchi di opposizione, i consiglieri lamentano così una dannosa superficialità nell'operato della giunta Cannito che inevitabilmente si ripercuote sulla vita dei cittadini, in questo caso di una fascia protetta. L'Amministrazione comunale, nella veste del Primo cittadino, ha deciso di restituire in forma di contribuzione la quota eccedente rispetto alle tariffe originarie.

La seconda domanda posta all'attenzione dal consigliere Carmine Doronzo di Coalizione civica ha come oggetto il superamento dei valori limite degli inquinanti in atmosfera nelle ultime settimane. Si richiedono dunque le cause e misure adottate per arginare l'emissione e quale sarebbe la strategia a lungo tempo. A prendere parola è l'assessore all'ambiente Ruggiero Passero il quale dichiara che le emissioni rilevate da Arpa dal 10 al 15 gennaio hanno coinvolto anche le province di Bari, Foggia e Brindisi a causa di ristagno provocato dall'assenza di vento. Ma il consigliere Doronzo prende nuovamente parola per affermare che agli sforamenti sporadici, dovuti alle condizioni meteorologiche si sommano situazioni consolidate nel territorio da diversi anni. Il territorio si trasforma così in una bomba ecologica. Dateci risposte radicali! Abbondantemente esaurito il tempo per le domande di attualità e per le interrogazioni, si passa alla discussione del secondo punto all'ordine del giorno.

Barletta e la resistenza, la città iscritta all'anagrafe antifascista
Con un tiepido applauso e 24 voti favorevoli, il Consiglio comunale ha approvato la mozione per l'iscrizione della città di Barletta all'anagrafe antifascista promossa dal comune di Stazzema. Una proposta elaborata dall'A.N.P.I. (Associazione nazionale partigiani d'Italia) nel rispetto di una storia, quella barlettana, profondamente legata alla resistenza e a valori antifascisti.

Il Tenente pilota Francesco Rizzitelli, il Maresciallo Nicola Sernia e Addolorata Sardella. Tutti nomi di concittadini che hanno riecheggiato nell'aula di via Zanardelli. Uomini e donne resisi protagonisti attivi di fatti storici che toccarono da vicino anche Barletta. Un modo per onorare la memoria di quei concittadini e per dare seguito a quanto espresso con il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre.

La discussione, tuttavia, prende subito pieghe ideologiche. «Ve le inventate davvero tutte – ha detto la consigliera comunale Stella Mele (Fratelli d'Italia) – Bisogna avere il coraggio di riconoscere che il Fascismo non è stato solo "Leggi razziali" e odio, dal quale il centrodestra ha preso le distanze, ma è stato anche cultura, crescita economica, pianificazione territoriale e tantissime altre cose. Questa mozione è del tutto strumentale e intrisa di una notevole dose di demagogia».

Sentita la presa di distanza dell'aula da certe posizioni. Così, all'esito di una discussione dai toni accesi, la Mele e Flavio Basile (Lega) hanno votato in senso contrario alla mozione: «Ne studiate una dietro l'altra – ha dichiarato Basile – per prendere consensi con "mezzucci meschini"».

Variazione di bilancio, le opposizioni: «Manca la condivisione politica»

È stata approvata non senza perplessità la variazione di bilancio presentata al Consiglio comunale. Le somme ministeriali destinate al Comune (Fondo di solidarietà comunale), infatti, sono aumentate di circa 900 mila euro rispetto allo scorso anno.

Di questi, ben 400 mila euro saranno destinati, in via preventiva alla voce IMU, mentre i restanti 500 mila andranno ad incrementare una serie di capitoli di spesa, tra cui: 150 mila euro per il trasporto pubblico, 40 mila euro per interventi di manutenzione su palazzo Bonelli e ben 180 mila euro per iniziative culturali.

È stato quest'ultimo l'importo della discordia, che ha destato dubbi circa modi e opportunità di impiego di somme nel settore cultura. Sono stati stanziati 150 mila euro, infatti, per la Disfida e 30 mila per la costituzione di un Museo archeologico. «Pensate sia più importante intervenire in questo modo – ha osservato, retorico, il consigliere Michelangelo Filannino – che non sulle politiche sociali? Sono scelte di cui vi assumente la responsabilità, sarebbe stato meglio chiedere un parere al Consiglio».

Reddito energetico e contrasto allo spreco alimentare: le mozioni approvate

Approvate dall'assemblea anche la mozione, a firma 5 stelle, per l'istituzione di un fondo utile all'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti della città. Un progetto di sostenibilità ambientale che non solo abbasserebbe i costi energetici per gli utenti, ma consentirebbe anche che l'energia inutilizzata venga immessa nella "rete", permettendo al fondo di autoalimentarsi.

Con 23 voti favorevoli, il Consiglio comunale darà anche vita ad un virtuoso modello circolare per contrastare lo spreco alimentare. Primo firmatario, il consigliere Ruggiero Mennea. Attraverso un network che coinvolga i vari attori della filiera, infatti, sarà possibile recuperare le eccedenze alimentari (che altrimenti finirebbero nella spazzatura), immettendole in un circuito capace di trasferirle agli indigenti.

Preso atto della Relazione della Commissione Consiliare Permanente "Controllo e Garanzia" e affrontati i vari debiti fuori bilancio, la seduta del Consiglio comunale si è chiusa con la comunicazione del sindaco Cannito del ritiro della candidatura di Barletta a capitale italiana della cultura 2021. La città della Disfida sosterrà così il progetto di Trani, ma non esclude di correre da sola per il 2022.
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