Turismo, da dove riparte la Puglia
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A Barletta un convegno sulla ripartenza di cultura e turismo in Puglia

Caracciolo, Patruno e Scommegna in un dibattito attivo sulla crescita del mezzogiorno

Presso l'arena dei giardini del Castello Svevo a Barletta, mercoledì sera alle ore 19, si è tenuto un convegno promosso dal Capogruppo del PD in Consiglio regionale Filippo Caracciolo, che ha visto come tema la ripartenza del turismo nella regione Puglia. A moderare la dirigente del settore Beni e Servizi Culturali ed invitato al dibattito il Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio in Puglia. L'invito è stato esteso anche all'assessore Massimo Bray, che per altri impegni non ha potuto presenziare.
Il convegno si è aperto con il ringraziamento e riconoscimento da parte del Consigliere Caracciolo a Patruno, per aver contribuito a lanciare il brand Puglia dal punto di vista culturale e turistico. I temi affrontati sono stati molteplici, primo fra tutti la programmazione Cultura e Turismo 2021-2027, essendo da poco terminata la scorsa 2014-2020 che ha consentito una crescita notevole, grazie all'attuazione di piani strategici ed utilizzo dei diversi fondi europei.

La regione Puglia grazie alla politica di rilancio turistico ha visto salire Pil del turismo al 13% nell'ultimo quadriennio. Inoltre dal 2015 al 2019 sono state registrate duecento nuove imprese con oltre quattromila posti di lavoro. Numeri, questi, che testimoniano il lavoro fatto sino ad oggi e la base per una nuova promessa di crescita ulteriore.

Non bisogna solo implementare la capacità attrattiva, bisogna anche promuovere una cultura del turismo - sostiene Caracciolo. Per fare ciò bisogna lavorare su determinati segmenti che partecipano al disegno di crescita che si vuole mettere in campo. Bisognerebbe anzitutto migliorare le condizioni delle strade che collegano i vari siti del territorio. Altro punto focale è l'offerta sanitaria che deve garantire ai turisti un supporto reale e concreto.

L'invito di Caracciolo agli operatori del settore è di investire ancora nella crescita turistica e non raccogliere frutti che potrebbero essere ancora acerbi. Il rincaro dei costi registrato negli ultimi periodi non agevola la crescita turistica. Bisognerebbe attuare una politica di accoglienza, che consenta al turista di attraversare la Puglia per poterla conoscere e consentire così un turismo meno stagionale.

Non esiste piano di ripartenza e resilienza senza che non si risolva il problema dell'Europa e del sud Europa, quindi del mezzogiorno in un contesto nel quale il mediterraneo è tornato centrale - esprime Patruno.

Se consideriamo che uno dei fattori fondamentali della cultura è la conoscenza, per poter crescere e poter generare sviluppo bisogna conoscere le occasioni ed i patrimoni di cui si gode. L'uso corretto ed efficiente delle risorse europee (20 miliardi di euro) è ciò su cui si intende soffermarsi nel piano di sviluppo. Il piano della cultura è stato chiamato Piiil Cultura in Puglia, poiché ha l'intenzione di consentire alla cultura di fare Pil. Nel caso specifico l'acronimo è Piiil, che indica Prodotto Identità Innovazione Impresa Lavoro, esaustivamente spiegato da Patruno.

Infine attraverso gli spunti della dirigente Scommegna si è posta attenzione alle iniziative locali che vedono la città di Barletta polo nevralgico dell'identità del mezzogiorno. Il sito di Canne della Battaglia, la Disfida di Barletta e la pinacoteca De Nittis restano perni di una zona turisticamente attiva, poiché segno di un territorio che ha memoria oltre che storia.

Un incontro, quello tenutosi, di rilevante importanza per comprendere in quale modo indirizzare l'attenzione e le risorse in un periodo in cui il patrimonio diviene sinonimo di progresso.
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