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Botti illegali, «dov'erano le forze dell'ordine?»

Chi si occupava di controllare nella notte di Capodanno?

«La cosa peggiore è quando si parla di cose semplici, di situazioni talmente chiare che appare stucchevole il (pre)giudizio di chi per forza di cose vuole stravolgerle per portare benefici alla propria posizione piuttosto che a quella dei propri vicini. Per quanto riguarda i fuochi d'artificio esistono anche in questo caso due tipologie di prodotti: quelli legalmente distribuiti nei punti autorizzati con regolare concessione quindi anche le cosiddette "bancarelle", fermo restando il fatto che devono anche essere autorizzate ad occupare l'area pubblica ove si posizionano e il rispetto delle regole dettate circa il posizionamento dei banchi e delle attrezzature di vendita nonché il rispetto delle norme in materia di pubblica sicurezza e pubblica incolumità e poi, invece, i prodotti ILLEGALI, cioè prodotti che non sono rispettosi della rigida normativa in materia di esplosivi.

Per quanto riguarda i primi - cioè i prodotti "legali" - non esiste alcuna possibilità di impedirne la commercializzazione, se non per precisi motivi legati all'ordine pubblico, pena una denuncia per abuso di potere con tutto ciò che ne consegue per un pubblico amministratore, mentre per quanto riguarda i cosiddetti botti illegali, allora il fenomeno va contrastato con gli strumenti adeguati. Poiché gli incidenti causati dallo scoppio di botti riguarda esclusivamente (o quasi) proprio i botti illegali, chiedetevi: la notte di capodanno, per contrastare questi fenomeni, quanti uomini delle Forze dell'Ordine erano in campo a punire e denunciare? NON VOGLIO ANDARE OLTRE, FATEVI SOLO QUESTA DOMANDA E DATEVI UNA RISPOSTA. Per quanto riguarda il "perché" questo è un argomento che va trattato separatamente. LA QUESTURA BAT DOV'E' FINITA? BUON 2016».

[Savino Montaruli]
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