Vincenzo Cosco
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Calcio

L'angolo dell'avversario: per l'Andria parlano mister Cosco e capitan Arini

Oggi pomeriggio capitano e allenatore biancazzurro in conferenza

E' già caldo il pre-partita di Barletta-Andria, l'ultimo (?) "derby della Sesta Provincia" che avrà luogo domenica 4 novembre al "Cosimo Puttilli". Questo pomeriggio, presso la Sala Stampa del "Degli Ulivi", alcuni rappresentanti del club biancazzurro hanno anticipato i temi principali del match nella conferenza stampa infrasettimanale. Alle domande dei giornalisti locali hanno risposto mister Cosco, capitan Arini, il barlettano Larosa e l'ex della sfida Migliaccio. In attesa di riportare sui vostri schermi le parole degli ultimi due, ecco le dichiarazioni di allenatore e capitano andriesi:

Vincenzo Cosco: "Mi dispiace per Novelli, ci tenevo tanto a sfidarlo. E' ovvio che con l'avvento di Stringara, guardo anche alla scaramanzia, in quanto io esordii contro il Barletta l'anno scorso. Sul piano tattico Stringara porterà certamente delle novità, a partire dal sistema di gioco e dal reintegro dei calciatori che erano ai margini". Le condizioni ambientali? Non credo influiranno, c'è un gemellaggio meraviglioso, e saremo sicuramente all'altezza dello spettacolo". Sul piano tattico, Cosco pensa che "sicuramente Stringara partirà da una difesa a 3: noi lavoriamo sul concetto di sistema e di approccio: sarà importante l'intensità che daremo alla partita. Il Barletta non è una squadra che merita la classifica che ha, ha giovani molto forti, che vengono da vivai importanti. Se noi sottovalutassimo questo aspetto sbaglieremmo". La differenza di età e esperienza può essere un fattore? "E' un concetto che non condivido, è vero che l'età è molto bassa, questi calciatori hanno già visto categorie superiori e palcoscenici importanti, penso a Dezi e Vacca. Da parte nostra noi faremo leva sulla nostra esperienza". Sull'arrivo dei Di Cosola in società: "Non influirà sul morale del gruppo, anche se è normale che attendiamo con pathos di vedere cosa succederà. Speriamo che il passaggio avvenga nel più breve tempo possibile". Punti di forza e punti deboli del Barletta? "Sicuramente la sua situazione disperata di classifica: meritavano dei punti in più e hanno preso elementi di valore, sfruttando il carisma e le conoscenze di una personalità come il ds Pavone. Noi abbiamo preferito prendere giovani di categoria inferiore, che magari potrebbero risentire della pressione del match. Credo che l'entusiasmo e l'intensità di gioco dei calciatori del Barletta possa fare la differenza. Un tecnico come Stringara poi potrebbe colmare le lacune in fase di non possesso che la squadra aveva sin qui messo in evidenza".

Mariano Arini: "Nei derby la classifica conta poco, è una partita particolare in cui contano le motivazioni, l'aspetto emotivo in particolare. Noi l'anno scorso siamo arrivati alla sfida in un momento difficile, in cui la gara è stata combattuta. Noi speriamo di applicarci e fare la nostra partita, confidando in episodi favorevoli. Il derby è una partita con tante emozioni: sarà una bella partita, loro arrivano dal cambio di allenatore, e noi non siamo da meno in quanto a motivazioni". Non è il primo incrocio con il Barletta: che ricordi hai delle partite giocate contro i biancorossi con la maglia dell'Aversa? "Ho un bel ricordo, perchè facemmo una grande rimonta e ho anche segnato al Barletta. Per quanto riguarda gli avversari di oggi, a centrocampo sono veloci e forti tecnicamente. Noi dobbiamo fare la nostra partita, applicata e compatti, pronti alle ripartenze".

Sul sito ufficiale del club biancazzurro ha parlato del derby anche lo stopper Andrea Zaffagnini: "L'Andria deve fare la sua solita partita. Dobbiamo essere pronti a 'fare la guerra' non mollando mai e cercando di essere concentrati, compatti e stretti chiudendoci tra le linee e non concedendo campo al Barletta. Loro questa settimana hanno cambiato l'allenatore quindi psicologicamente saranno carichi, poi cambiando il mister non sappiamo neanche come scenderanno in campo di conseguenza dobbiamo essere bravi a partire bene e a cercare di non mollare neanche un attimo durante la gara perchè quell'attimo può esserti fatale".
(Twitter: GuerraLuca88)
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