
Calcio
Contro tutto e tutti. Riconquistiamola ragazzi!
Domani la finale di ritorno di Coppa Puglia di Eccellenza tra Barletta e Galatina. I biancorossi ripartono dal 1-0, ma senza gli squalificati Lavopa, Strambelli e Mariani.
Barletta - mercoledì 22 gennaio 2025
14.31
E' giunta l'ora. Domani sera alle ore 18:30 il Barletta scende in campo contro il Galatina per la finale di ritorno della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti, trofeo che i biancorossi mirano a conquistare per la seconda volta, a tre anni di distanza dalla magica serata del "Poli" di Molfetta, quando la squadra allora guidata da Francesco Farina sconfisse per 2-1 il Martina dopo aver pareggiato per 0-0 la gara di andata al "Tursi".
Questa volta il Barletta del sin qui ottimo Pasquale De Candia parte dal successo per 1-0 della gara di andata del "Pippi Specchia" maturato grazie al bel gol di Matteo Rotondo.
Sarà però un Barletta falcidiato dalle assenze quello scenderà in campo contro il Galatina, dal momento che oltre all'infortunato Lattanzio, i biancorossi dovranno fare a meno anche di Mariani (un turno di squalifica per somma di ammonizioni), e soprattutto di Vito Lavopa (4 giornate), appiedato per "aver proferito nei confronti di uno degli assistenti arbitrali frasi irriguardose (vedi rapporto Commissario di campo)" e Nicola Strambelli per una giornata motivata con un laconico "vedasi rapporto commissario di campo".
Comminata inoltre un'ammenda alla società Barletta 1922 "per avere i suoi sostenitori lanciato ben 16 fumogeni sul terreno di gioco costringendo l'arbitro alla momentanea sospensione della gara".
Ora, nell'attesa magari di conoscere le esatte motivazioni della squalifica di Strambelli, e di sapere di quali gravi "crimini" ai danni del suddetto assistente arbitrale possa essersi macchiato Vito Lavopa a tal punto da beccarsi quattro giornate di squalifica, il buon Pasquale De Candia sarà inevitabilmente costretto a fare di necessità virtù, magari optando per un classico 3-5-2 con Staropoli tra i pali; Montrone, De Gol e Lobosco in difesa; Bayo (o in alternativa Leone), Bernaola e l'avanzato (e diffidato) Giambuzzi a centrocampo, con Turitto e uno tra Belladonna e il recuperato Rotondo sugli esterni; e con Lopez e Scaringella a costituire il tandem offensivo con Di Cuonzo pronto a subentrare.
Quanto al Galatina, anch'esso reduce da un pareggio abbastanza deludente in casa dell'Arboris Belli, dove anche mister Graziano Tartaglia ha fatto ricorso a un corposo turn over, la formazione dovrebbe essere a grandi linee quella schierata nel match di andata, vista la possibile indisponibilità dell'attaccante Oltremarini, uscito anch'egli per infortunio nel primo tempo della partita di domenica ad Alberobello. I bianconero stellati dovrebbero quindi partire con Passaseo tra i pali;Arnesano, Fruci e Jacopo Mancarella in difesa; Sorino e Caputo dovrebbero essere gli esterni, con Gian Marco Mancarella e Gueye (o in alternativa Monteduro) centrali di centrocampo, e Legari in veste di rifinitore a innescare il tandem offensivo formato da Molina e Mariano.
Questi più o meno i papabili protagonisti di una partita dove il Barletta potrebbe festeggiare il primo importante traguardo stagionale, e potrebbe farlo finalmente nel suo stadio, dove una grande festa biancorossa manca da aprile del 2006, quando il Barletta del presidente Flora, allora guidato da Marcello Chiricallo in panchina e dai fratelli Vincenzo e Giuseppe Lanotte in campo, vinse in scioltezza il campionato di Eccellenza ponendo così le basi per il ritorno nel calcio professionistico, arrivato due anni dopo sotto la presidenza Sfrecola.
E poi c'è la "mission" forse più difficile, ma probabilmente quella più importante di tutte: quella di iniziare con questo trofeo a sanare una volta per sempre le brutte ferite che la disgraziatissima stagione 2023/24 ha lasciato nei cuori di molti tifosi biancorossi. E farlo conquistando la Coppa Puglia al Puttilli nonostante la mazzata del Giudice Sportivo sarebbe davvero tantissima roba. Forza Barletta.
Questa volta il Barletta del sin qui ottimo Pasquale De Candia parte dal successo per 1-0 della gara di andata del "Pippi Specchia" maturato grazie al bel gol di Matteo Rotondo.
Sarà però un Barletta falcidiato dalle assenze quello scenderà in campo contro il Galatina, dal momento che oltre all'infortunato Lattanzio, i biancorossi dovranno fare a meno anche di Mariani (un turno di squalifica per somma di ammonizioni), e soprattutto di Vito Lavopa (4 giornate), appiedato per "aver proferito nei confronti di uno degli assistenti arbitrali frasi irriguardose (vedi rapporto Commissario di campo)" e Nicola Strambelli per una giornata motivata con un laconico "vedasi rapporto commissario di campo".
Comminata inoltre un'ammenda alla società Barletta 1922 "per avere i suoi sostenitori lanciato ben 16 fumogeni sul terreno di gioco costringendo l'arbitro alla momentanea sospensione della gara".
Ora, nell'attesa magari di conoscere le esatte motivazioni della squalifica di Strambelli, e di sapere di quali gravi "crimini" ai danni del suddetto assistente arbitrale possa essersi macchiato Vito Lavopa a tal punto da beccarsi quattro giornate di squalifica, il buon Pasquale De Candia sarà inevitabilmente costretto a fare di necessità virtù, magari optando per un classico 3-5-2 con Staropoli tra i pali; Montrone, De Gol e Lobosco in difesa; Bayo (o in alternativa Leone), Bernaola e l'avanzato (e diffidato) Giambuzzi a centrocampo, con Turitto e uno tra Belladonna e il recuperato Rotondo sugli esterni; e con Lopez e Scaringella a costituire il tandem offensivo con Di Cuonzo pronto a subentrare.
Quanto al Galatina, anch'esso reduce da un pareggio abbastanza deludente in casa dell'Arboris Belli, dove anche mister Graziano Tartaglia ha fatto ricorso a un corposo turn over, la formazione dovrebbe essere a grandi linee quella schierata nel match di andata, vista la possibile indisponibilità dell'attaccante Oltremarini, uscito anch'egli per infortunio nel primo tempo della partita di domenica ad Alberobello. I bianconero stellati dovrebbero quindi partire con Passaseo tra i pali;Arnesano, Fruci e Jacopo Mancarella in difesa; Sorino e Caputo dovrebbero essere gli esterni, con Gian Marco Mancarella e Gueye (o in alternativa Monteduro) centrali di centrocampo, e Legari in veste di rifinitore a innescare il tandem offensivo formato da Molina e Mariano.
Questi più o meno i papabili protagonisti di una partita dove il Barletta potrebbe festeggiare il primo importante traguardo stagionale, e potrebbe farlo finalmente nel suo stadio, dove una grande festa biancorossa manca da aprile del 2006, quando il Barletta del presidente Flora, allora guidato da Marcello Chiricallo in panchina e dai fratelli Vincenzo e Giuseppe Lanotte in campo, vinse in scioltezza il campionato di Eccellenza ponendo così le basi per il ritorno nel calcio professionistico, arrivato due anni dopo sotto la presidenza Sfrecola.
E poi c'è la "mission" forse più difficile, ma probabilmente quella più importante di tutte: quella di iniziare con questo trofeo a sanare una volta per sempre le brutte ferite che la disgraziatissima stagione 2023/24 ha lasciato nei cuori di molti tifosi biancorossi. E farlo conquistando la Coppa Puglia al Puttilli nonostante la mazzata del Giudice Sportivo sarebbe davvero tantissima roba. Forza Barletta.