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Calcioscommesse, l'interrogatorio di Gervasoni: "Come truccavamo le partite"

Sarebbero coinvolti ben 43 calciatori

Almeno 18 partite taroccate, 43 calciatori di A, B e Lega Pro coinvolti, tantissimi soldi incassati. Dai verbali dell'interrogatorio rilasciato al procuratore Roberto Di Martino dal difensore Carlo Gervasoni, ex di Piacenza, Mantova e Albinoleffe, risalente allo scorso martedì 27 dicembre, sono infatti emersi dati inquietanti quanto tristemente interessanti. Gervasoni è partito dalle gare manipolate all'Albinoleffe nel 2009, escludendo di essere a conoscenza del coinvolgimento della dirigenza o di tentativi di acquisizione della società: il racconto della sua testimonianza è stato raccolto dalla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Il 29enne difensore  (ora ai domiciliari), nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul Calcioscommesse, ha chiamato in causa numerosi giocatori di serie A. Tra loro figurano Mauri della Lazio, Milanetto ex del Genoa, Benassi e Rosati del Lecce, e anche calciatori che ora militano in Lega Pro (Colacone, Cassano, Fissore, Mastronunzio), dei quali alcuni appartenenti a formazioni del girone B del campionato di Prima Divisione, nel quale milita anche il Barletta.

Le tre partite di massima serie coinvolte nelle combine sarebbero Palermo-Bari (2-1), Lecce-Lazio (2-4) e Lazio-Genoa (4-2): "La prima partita di serie A combinata di cui parlai - ha detto Gervasoni - è Palermo-Bari del 7 maggio 2011, finita 2-1, laddove il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto: si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell'immediatezza della partita, in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo - ha proseguito - che sempre secondo quanto lui mi riferì, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi. Il risultato concordato non fu raggiunto perché Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine". Il discorso tocca poi il match del "Via del Mare": "Gegic mi disse che, tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri per manipolare la partita. Furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali Benussi (il portiere era Benassi, ndr) e Rosati". Di Lazio-Genoa, giocata il 14 maggio scorso e terminata 4-2, Gervasoni dice: "Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri della Lazio. Gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, che a sua volta incontrò altri giocatori della sua squadra".

Gervasoni ha anche ripercorso tutte le partite nella cui manipolazione ha avuto un ruolo, oltre a quelle già note, contenute nell'ordinanza di custodia cautelare che l'ha portato in carcere e poi ai domiciliari. Il "tariffario" degli slavi per taroccare le gare era prefissato. La prima partita "aggiustata" fu Pisa-Albinoleffe del 7 marzo 2009. Gervasoni coinvolge il portiere Narciso e i giocatori Ruopolo, Conteh e Cellini dell'Albinoleffe. Li incontra a casa sua. "Narciso e Cellini - racconta Gervasoni - decisero di lasciare perdere ma gli slavi si fecero vivi e allora aderimmo alla proposta, pur senza l'accordo di Narciso e Cellini ma coinvolgendo anche Careni. Se non ricordo male, in base agli accordi con gli slavi dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Ricordo che Conteh fece un fallo da rigore che venne trasformato. Se non ricordo male, gli slavi ci avevano anticipato 15mila euro a testa. Non mi risulta che sia coinvolto il Pisa". La seconda partita combinata è Salernitana-Albinoleffe del 18 aprile 2009, terminata con la vittoria dei padroni di casa per 4-2. "Nell'occasione - dice Gervasoni - aderirono all'accordo oltre a me e a Carobbio, Narciso, Serafini e Ruopolo. Anche in questa occasione la somma complessivamente percepita fu di 90mila euro e non ci fu coinvolgimento della Salernitana. Altra partita combinata fu Albinoleffe-Ancona, l'ultima giornata del campionato 2009-2010, che perdemmo per 4-3". Gervasoni fa i nomi dei giocatori dell'Ancona: Colacone, Marco Turati e Mastronunzio, quest'ultimo oggi in forza allo Spezia, formazione di Prima Divisione, girone B. Per quel risultato andò in Lega Pro il Pisa.

Tra le squadre pesantemente coinvolte in quanto a tesserati toccati dalla questione-calcioscommesse vi sarebbe anche il Piacenza, avversario oggi del Barletta nel girone B del campionato di Prima Divisione Lega Pro. Gervasoni cita il team emiliano e i suoi tesserati a più riprese: "Altra partita truccata - prosegue Gervasoni - è stata Piacenza-Albinoleffe del 20 dicembre 2010. Io ero alla Cremonese. Ricordo che Cassano, portiere del Piacenza, quando io fui trasferito a questa squadra, mi disse che l'incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Secondo il predetto erano d'accordo sia i giocatori che le società, tant'è che Cassano scommise una certa cifra tramite Zamperini, mentre anche i fratelli Cossato (ex Chievo Verona) mi riferirono che avevano a loro volta scommesso una somma di denaro dopo avere ricevuto conferma dell'avvenuta manipolazione della partita grazie a Rickler e Passoni". Sul piatto anche una mancata combine in Piacenza-Pescara 0-2: "Mi ero attivato con Nicco (mediano del Pescara, ndr)- spiega Gervasoni- ma poi mi fece sapere con un messaggio che non era riuscito a convincere i suoi compagni di squadra a farci vincere". Gervasoni infine ribadisce il coinvolgimento nella manipolazione di Brescia-Mantova (2 aprile 2010) insieme con Alessandro Pellicori, in Cittadella-Mantova con Pellicori e Fissore, in Salernitana-Mantova (2 maggio 201). Ribadisce anche il coinvolgimento in Empoli-Mantova con Fissore e Pellicori, in Grosseto-Mantova (15 marzo 2010), in Siena-Piacenza (19 gennaio 2011), Chievo-Novara di Coppa Italia 2010.

La chiusura è sulla "madre di tutte le partite combinate", come si potrebbe definire Atalanta-Piacenza 3-0 dello scorso campionato di serie B, giocata il 19 marzo 2011. Alla domanda del Pm che gli ricordava di accordi inerenti quel match con Doni, Cassano (portiere del Piacenza) e i fratelli Cossato, Gervasoni ha replicato: "Effettivamente l'incontro con Doni davanti agli spogliatoi c'è stato. Io non sapevo che lui fosse a conoscenza degli accordi nè sapevo di un coinvolgimento dell'Atalanta e di giocatorie dell'Atalanta. Fu lui ad avvicinarsi e a dire: "Siamo convinti di quello che dobbiamo fare? e io rimasi piuttosto sorpreso". Nel mirino dell'organizzazione anche la Coppa Italia: "L'unica partita che abbiamo manipolato insieme è quella di Coppa Italia di Lega Pro (Cremonese-Monza 2-3, 27 ottobre 2010). Paoloni mi disse di essere stato contattato da Saverino della Reggiana. Manifestai la mia disponibilità a condizione che venisse coinvolto Gegic al posto di Saverino. In totale Gegic ci conferì circa 40000 euro. Partecipò alla suddivisione anche Stefani che poi diede parte della somma ricevuta a quelli del Monza. Stefani mi riferiì i nomi di Fiuzzi, Alberti e Saverino". La combine avrebbe toccato anche Bari-Livorno 4-1 di Coppa Italia, giocata il 30 novembre 2010.
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