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Calcio
Antonio Damato: «La beneficenza chiude un anno per me molto positivo»
Il fischietto internazionale di Barletta traccia un bilancio del 2013 appena concluso
Barletta - mercoledì 1 gennaio 2014
Non sempre gli uomini di sport sono "grandi" anche una volta abbandonati i campi di gioco. Antonio Damato, invece, rappresenta l'esatto contrario, esempio tangibile di un uomo che rappresenta al meglio Barletta sul panorama nazionale, ma che non perde mai occasione di aiutare coloro che sono in difficoltà. Il fischietto 41enne, nato e cresciuto nella Città della Disfida, dopo aver messo a disposizione diversi gadget per sensibilizzare la raccolta fondi a favore di Telethon, ha partecipato, in qualità di ospite d'onore, al quadrangolare di beneficenza "Un calcio per la vita", organizzato dall'associazione "AbiliDisabili". La manifestazione è stata l'occasione per chiedere ad Antonio Damato di tracciare un bilancio sul suo anno e per un'intervista a tutto tondo da gustare a cavallo tra il 2013 e il 2014:
Antonio, sei da poco tornato a Barletta e l'occasione è buona per vederti ospite di una manifestazione a scopo benefico. Il tuo apporto a queste iniziative non manca mai.
«Sicuramente il tutto coincide con un po' di relax dall'attività tecnica e arbitrale. Ne approfittiamo per stare con la famiglia e per partecipare a queste manifestazioni, che quando hanno come scopo la beneficenza mi trovano sempre partecipe con grande entusiasmo».
Nonostante si tratti di beneficenza, comunque il quadrangolare "Un calcio per la vita" ha mostrato anche uno spettacolo sportivo niente male.
«Sto vedendo che tra le vecchie glorie ci sono nomi che spiccano. Il torneo è qualificato anche a livello tecnico. Sono ben contento di partecipare a questa manifestazione, che sottolinea i valori ideali dello sport, legati alla beneficenza nei confronti di coloro che sono meno fortunati di noi».
Componente essenziale in questo torneo è anche la presenza di alcuni tuoi giovani colleghi della sezione AIA di Barletta. E in effetti, e voler ben guardare, tu sei solo la punta di diamante di un movimento che si sta mettendo il luce con tanti tesserati.
«La sezione di Barletta ha un bel movimento di giovani, tanti ragazzi che si stanno mettendo in luce. Mi auguro che con il passare degli anni qualcuno possa ripercorrere quella che è stata la mia trafila arbitrale. Auguro loro tanta fortuna perché ne hanno tanto bisogno».
Un bilancio del tuo 2013. Sei reduce dal derby di Milano, in estate hai anche rappresentato l'Italia alle Universiadi. Il tuo curriculum da fischietto è sempre più importante.
«È un 2013 molto positivo. Sono al mio ottavo anno di serie A e alla quarta stagione da internazionale. Mi sto togliendo grandi soddisfazioni, con grande impegno e con grande sacrificio. Spero di tagliare ulteriori traguardi, anche più prestigiosi».
Non è la prima volta che presti il volto a queste manifestazioni benefiche. Anche l'anno scorso hai partecipato ad un evento, e quest'anno hai donato alcuni gadget per la ricerca di Telethon. Sei uno dei simboli di un calcio non sempre patinato.
«A me sinceramente piace mettere la faccia in queste manifestazioni legate alla beneficenza. Il calcio è un grosso movimento, soprattutto in Italia, e deve servire a portare e a trasmettere dei valori importanti. Le persone meno fortunate hanno bisogno del nostro aiuto, del nostro movimento per lanciare i loro messaggi».
Chiudiamo con i tuoi auguri per il 2014.
«Auguro a tutti i lettori di Barlettalife e a tutta la redazione, che fa un lavoro straordinario, un buon 2014 ricco di lavoro e di soddisfazioni».
Antonio, sei da poco tornato a Barletta e l'occasione è buona per vederti ospite di una manifestazione a scopo benefico. Il tuo apporto a queste iniziative non manca mai.
«Sicuramente il tutto coincide con un po' di relax dall'attività tecnica e arbitrale. Ne approfittiamo per stare con la famiglia e per partecipare a queste manifestazioni, che quando hanno come scopo la beneficenza mi trovano sempre partecipe con grande entusiasmo».
Nonostante si tratti di beneficenza, comunque il quadrangolare "Un calcio per la vita" ha mostrato anche uno spettacolo sportivo niente male.
«Sto vedendo che tra le vecchie glorie ci sono nomi che spiccano. Il torneo è qualificato anche a livello tecnico. Sono ben contento di partecipare a questa manifestazione, che sottolinea i valori ideali dello sport, legati alla beneficenza nei confronti di coloro che sono meno fortunati di noi».
Componente essenziale in questo torneo è anche la presenza di alcuni tuoi giovani colleghi della sezione AIA di Barletta. E in effetti, e voler ben guardare, tu sei solo la punta di diamante di un movimento che si sta mettendo il luce con tanti tesserati.
«La sezione di Barletta ha un bel movimento di giovani, tanti ragazzi che si stanno mettendo in luce. Mi auguro che con il passare degli anni qualcuno possa ripercorrere quella che è stata la mia trafila arbitrale. Auguro loro tanta fortuna perché ne hanno tanto bisogno».
Un bilancio del tuo 2013. Sei reduce dal derby di Milano, in estate hai anche rappresentato l'Italia alle Universiadi. Il tuo curriculum da fischietto è sempre più importante.
«È un 2013 molto positivo. Sono al mio ottavo anno di serie A e alla quarta stagione da internazionale. Mi sto togliendo grandi soddisfazioni, con grande impegno e con grande sacrificio. Spero di tagliare ulteriori traguardi, anche più prestigiosi».
Non è la prima volta che presti il volto a queste manifestazioni benefiche. Anche l'anno scorso hai partecipato ad un evento, e quest'anno hai donato alcuni gadget per la ricerca di Telethon. Sei uno dei simboli di un calcio non sempre patinato.
«A me sinceramente piace mettere la faccia in queste manifestazioni legate alla beneficenza. Il calcio è un grosso movimento, soprattutto in Italia, e deve servire a portare e a trasmettere dei valori importanti. Le persone meno fortunate hanno bisogno del nostro aiuto, del nostro movimento per lanciare i loro messaggi».
Chiudiamo con i tuoi auguri per il 2014.
«Auguro a tutti i lettori di Barlettalife e a tutta la redazione, che fa un lavoro straordinario, un buon 2014 ricco di lavoro e di soddisfazioni».
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