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Vincenzo Valente nominato nuovo presidente del consiglio provinciale

Resoconto del consiglio odierno della Bat. Ufficializzate le dimissioni di Riserbato

E' Vincenzo Valente (Puglia Prima di Tutto) il nuovo Presidente del Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani, eletto quest'oggi in Consiglio provinciale all'unanimità dei Consiglieri presenti. Succede a Luigi Riserbato, che proprio nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente dell'assemblea "per ragioni personali nonché di sobrietà politica".

«E' per me un onore ricoprire la carica di Presidente del Consiglio provinciale e l'elezione all'unanimità è un ulteriore motivo d'orgoglio - ha commentato, emozionato, il neo Presidente del Consiglio Vincenzo Valente -. Non posso che ringraziare il Presidente Francesco Ventola ed i Dirigenti di partito che hanno condiviso tale scelta, nonché tutti i colleghi Consiglieri che hanno riposto una fiducia unanime nei miei riguardi. In diciotto anni di esperienza politica, non ho mai ricoperto una carica tanto importante. Garantisco tutto il mio impegno per svolgere tale incarico di garante dell'intero Consiglio provinciale, onorando le aspettative dei cittadini della Provincia di Barletta - Andria - Trani con il massimo senso delle istituzioni».

Prima dell'elezione di Vincenzo Valente, era toccato all'ormai ex Presidente del Consiglio provinciale, Luigi Riserbato, ufficializzare in aula, decisamente commosso, le proprie dimissioni. «Come noto nei giorni scorsi ho rassegnato le dimissioni dall'incarico di Presidente del Consiglio per ragioni che ho definito di sobrietà politica - ha affermato Riserbato -. Nessuna norma, infatti, sancisce l'incompatibilità tra la carica di Sindaco, alla quale medio tempore sono altresì designato per volontà del popolo tranese, con quella che ho ricoperto sino ad oggi all'interno dell'assise provinciale. Non vi è inoltre alcuna possibilità del cumulo di indennità dei due incarichi che è appunto non consentita da recenti disposizioni legislative. Sussistono tuttavia a mio parere ragioni che ho appunto definito di opportunità politica e di sobrietà della stessa, a volte solo decantata dai poteri centrali e richiesta invece a piè sospinto alle articolazioni periferiche dello Stato che oramai svolgono ogni tipo di incarico elettivo animati esclusivamente da una passione personale ed istituzionale, che spinge gli stessi a muoversi ed a districarsi in un percorso irto di ostacoli e di difficoltà. Una esclusività di ruolo che ritengo giusto si debba assicurare in questi tempi nell'uno o nell'altro incarico apicale per il quale è chiesto comunque di profondere il massimo delle proprie energie. Avverto forte in questo momento di ideale passaggio delle consegne la storicità dei giorni trascorsi e di quelli da trascorrere anche per le sfide che ci attengono - ha poi proseguito Riserbato -. Sono ben consapevole di essere stato il primo Presidente del Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani, peraltro eletto a scrutinio palese per una straordinaria intuizione del nostro Presidente Francesco Ventola, con il quale il rapporto in questi tre anni è stato improntato al rispetto dei ruoli, all'aiuto reciproco, alla sempre massima intesa (a volte comunicata con un semplice sguardo di approvazione, di compiacimento). Appena eletto ho avuto un sicuro punto di riferimento nella Segreteria Generale Maria De Filippo, con cui ho condiviso la stessa la stanza del presidente del Consiglio della Provincia di Bari, gentilmente messaci a disposizione; in quella condivisione logistica è subito nata una condivisione di valori di modo di intendere l'attività di vita amministrativa del Consiglio. E' stato meraviglioso constatare come nel giro di pochi mesi il nostro entusiasmo aveva evidentemente contagiato tanti altri valenti funzionari e dipendenti della Provincia madre, che sembravano voler giocare e vincere insieme a noi una partita difficile ed esaltante della creazione dal nulla di un nuovo ente. Mi fa piacere a riguardo menzionare la dott.ssa Francesca Avesani, autentico esempio del modo migliore di come si può adempiere al proprio lavoro con passione, dedizione, onestà. A loro è poi sopraggiunta la Dirigente del Settore Affari Generali Anna Lisa Camposeo, che nel corso dei precedenti anni lavorativi si era occupata di altre materie e che ha fatto dell'umiltà e della capacità di rimettersi egregiamente in discussione due eccelse qualità. Insieme a loro ma soprattutto insieme a tutti i Consiglieri provinciali abbiamo vissuto delle pagine indimenticabili. Memorabili rimangono le sedute della Commissione speciale Statuto e Regolamento, nel corso delle quali, come dei costituenti, abbiamo scritto insieme gli articoli di questi due preziosi strumenti normativi della vita del nostro Ente. L'approvazione degli stessi e la conseguente scelta della sede legale della Provincia non sono stati momenti facili ma sono stati ampiamenti superati da una gran voglia di fare, di operare per i nostri dieci Comuni. Abbiamo ospitato nella nostra Sala Consiliare illustri personalità del mondo istituzionale, religioso, militare, tante scolaresche, dando sempre buona prova delle nostre capacità dialettiche e politiche. Abbiamo vissuto un momento di infinito dolore con la scomparsa del collega Ciccio Salerno, ma anche grazie a Lui ci siamo scoperti più uniti da uno spirito di comunione fraterna e di senso di appartenenza. Ho avuto il piacere di insediare le sei Commissioni Consiliari che anche grazie ai loro Presidenti e componenti funzionano in modo egregio fornendo sempre apporti qualificati alle istruzioni degli atti. Sono certo altresì che a breve daranno i loro frutti le Commissioni speciali della revisione dello Statuto e del Regolamento e della Casa Divina Provvidenza, per le problematiche sanitarie ed occupazionali del nostro territorio. Un bilancio dunque tutt'altro che trascurabile, congiunto a tante altre iniziative, che mi porta senz'altro ad affermare che siamo stati bravi e volenterosi - ha concluso Riserbato -. Spero infine nel corso di questi tre anni di aver sempre meritato la fiducia di tutti i Consiglieri, di esser stato all'altezza del ruolo assegnatomi e di aver assolto allo stesso con imparzialità ed equilibrio. Se in qualche aspetto ho mancato, chiedo scusa. E' stata per me un'esperienza di vita indimenticabile».
E' stata una seduta proficua quella odierna del Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani. Dopo l'elezione di Vincenzo Valente quale nuovo Presidente dell'assemblea, il Consiglio provinciale ha approvato il Bilancio di Previsione 2012, il Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2012/2014 (ed Elenco Annuale per l'esercizio 2012) ed il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2012/2014. Come ribadito in aula dall'Assessore provinciale alla Programmazione Economica e Finanziaria, Dario Damiani, l'approvazione del bilancio, avvenuta con 17 voti favorevoli (tre i contrari e due le astensioni), rappresenta un momento particolarmente significativo per la storia dell'ente: dotata del secondo Bilancio consuntivo e del terzo Bilancio previsionale, infatti, la Provincia di Barletta Andria Trani può finalmente ed a pieno titolo contrarre mutui, cosa impossibile fino ad oggi per via delle normative vigenti. A tal proposito, la capacità di indebitamento della Provincia di Barletta - Andria - Trani ammonta a 13 milioni di euro, ripartiti in parti uguali per viabilità ed edilizia scolastica, ambiti nei quali verranno effettuati numerosi interventi programmati nel Piano Annuale e Triennale delle Opere Pubbliche. Ad essi si aggiungono poi i 4 milioni di avanzo di amministrazione, che saranno reinvestiti in strade e scuole.

Il totale complessivo del Bilancio ammonta a 178.128.349,68 euro, di cui quasi 45 milioni di entrate destinate alle spese correnti ed i restanti 122 milioni circa di entrate dovute ad alienazioni, trasferimenti e prestiti per spese in conto capitale. Nonostante i tagli ingenti che la Provincia ha subito dal Governo Centrale, quantificati in poco meno di 3 milioni di euro, verranno garantiti gli stessi servizi resi negli anni precedenti, con particolare riguardo ai Servizi Sociali e le Attività Produttive. «Il Bilancio di Previsione che oggi approviamo ci vede di fatto uscire da un percorso tortuoso, cui eravamo obbligati dalle normative vigenti - ha invece commentato l'Assessore provinciale alla Programmazione Economica e Finanziaria ed al Patrimonio, Dario Damiani -. Con l'approvazione del secondo consuntivo e del terzo Bilancio di Previsione, infatti, abbiamo finalmente la possibilità di contrarre mutui, intervenendo direttamente in settori di vitale importanza per il territorio, quali la viabilità e l'edilizia scolastica, in cui fino ad oggi eravamo costretti ad intervenire con risorse proprie dell'ente molto limitate. A partire da questo momento, inoltre, la nostra Provincia è anche soggetta al Patto di Stabilità, aspetto di per se poco positivo ma che perlomeno ci accomuna a tutti gli altri enti pubblici. Aver costruito dal nulla questa Provincia - ha poi concluso Damiani - è stato indubbiamente un ostacolo anche per via delle attuali normative in materia di enti locali, che ci hanno costretto ad una lunga fase di assestamento. Oggi, però, raggiungiamo finalmente la nostra completa autonomia e siamo pronti a fornire risposte ancor più concrete ai nostri cittadini». «Il 2012 vedrà la nostra Provincia trasformarsi in un autentico cantiere - è il commento degli Assessori provinciali Domenico Campana (Edilizia Scolastica) e Giuseppe Di Marzio (Lavori Pubblici ed Infrastrutture) -. Innumerevoli, infatti, risultano gli interventi che ci accingiamo ad effettuare per quel che concerne l'edilizia scolastica e la viabilità, di cui il nostro territorio necessita da ormai troppi anni e che si apprestano a diventare finalmente realtà. In un momento particolarmente difficile per gli enti locali, a causa dei tagli che il Governo Centrale ci impone, e nonostante il futuro sempre incerto delle Province, abbiamo preferito concentrare i nostri interventi sulle opere pubbliche, salvaguardando le nostre strade più pericolose e le scuole che versano in condizioni peggiori».
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