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Politica

«Troppa scomposizione delle forze politiche di maggioranza»

Interviene la coordinatrice di Barletta Insieme, Caterina Spadafora

«All'indomani dall'insediamento del nuovo presidente della Repubblica e della polemiche impazzate sui social network e sui media, ormai le nuove agorà della politica, tornano in mente la frase del Presidente Pertini: "Oggi servono due qualità: onesta e il coraggio" e sovvengono di conseguenza alcune domande. Quel giorno è arrivato? L'onestà ed il coraggio stanno per essere messe al servizio della città di Barletta? A leggere le schermaglie mediatiche sembrerebbe che ogni antagonista rivendichi a se stesso, ed alla propria parte, sia l'una che l'altra. L'Associazione Barletta Insieme, pur priva della cassa di risonanza che la presenza in Consiglio Comunale garantisce, quella onestà e quel coraggio auspicati li ha sempre sollecitati». Lo scrive proprio Caterina Spadafora, coordinatrice dell'Associazione Barletta Insieme, che interviene in una giornata molto particolare per l'amministrazione comunale, con il consiglio precocemente sciolto per assenza del numero legale e con nuvole oscure che riempiono non solo il cielo di Barletta, ma anche le stanze di Palazzo di Città.

«Soprassedendo sulla circostanza di essere in attesa di intraprendere un confronto con il mondo politico cittadino da circa una anno – continua a scrivere la Spadafora - vuol provare a fornire un proprio contributo scevro dai condizionamenti che giocoforza derivano dalla "numerologia politica". Giacché comunque sono i numeri quelli con i quali dover fare i conti, volevamo una volta tanto a darli anche noi, sperando che la maggioranza politica "liquida" possa prenderne definitivamente atto ed attribuirne il merito od il demerito alla intera coalizione! Dovendo tuttavia restare nelle stringate dimensioni che una nota che possa pubblicarsi impone, qui si prova a ricordare solo alcune delle iniziative che questa Amministrazione ha intrapreso sin dal suo insediamento: a cominciare dall'impegno, a valere sul bilancio comunale, delle somme per il riconoscimento del contributo sul fitto casa, sopperendo ai ritardi regionali, sino ad arrivare agli interventi per il Ciappetta Camaggi, passando dall'avvio del servizio porta a porta ed il posizionamento dei cassonetti per i rifiuti nel centro storico, per arrivare alla valorizzazione del territorio attraverso eventi culturali di rilievo nonché agli interventi per il risanamento del patrimonio edile scolastico. Ed ultimo ma non per l'importanza che ne deriva, l'intensa attività del Sindaco per ridare alla città il protagonismo che merita nella politica rurale attraverso l'avvio del processo di adesione al GAL e GAC.

Una tale attività amministrativa, sicuramente perfettibile e spesso non facilmente "visibile" dalla cittadinanza, non è per questo meno rilevante. Così come non meno rilevanti sono stati tutti i necessari adempimenti amministrativi per la soluzione delle controversie dalle quali sono scaturiti i debiti fuori bilancio, che hanno condizionato il calendario e le priorità dei consigli comunali fin qui tenutisi. Non si può altresì negare che l'Amministrazione abbia un problema organizzativo, che è si in parte generato dalle imposizioni derivanti dalla legislazione nazionale, ma che forse trova una concausa nella limitata incidenza nei processi organizzativi interni all'amministrazione da parte del Primo cittadino.

C'è da chiedersi, allora, se dinnanzi ad una siffatta situazione politico amministrativa, condizionata dalla scomposizione interna delle forze politiche di maggioranza o addirittura dalla loro completa assenza non sia il caso, prima di avviare il confronto richiesto, di richiamare tutti ad una definitiva assunzione di responsabilità per le attività del passato, con particolar riguardo a coloro i quali pur essendone stati parti attive, oggi denunciano strumentalmente le criticità da quel passato rinvenienti. Solo allora, con la chiarezza che da tale assunzione di responsabilità potrà derivare, il confronto pubblico e leale richiesto dal Sindaco potrebbe avere un senso e costituire un nuovo inizio, con quel coraggio e quella onestà necessari a far si che l'azione politica e amministrativa dia risposte concrete alla città e si liberi una volta per tutte dai condizionamenti derivanti dagli equilibri finalizzati ad ottenere risultati positivi nelle competizioni elettorali».
  • Caterina Spadafora
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