
Politica
Strada per Sergio Ramelli, la riflessione di Francesco Corcella
La nota dell’ex coordinatore della Camera del Lavoro Cgil di Barletta
Barletta - giovedì 22 maggio 2025
19.34
Riceviamo e pubblichiamo la riflessione dell'ex coordinatore della Camera del Lavoro di Barletta Francesco Corcella circa l'intitolazione di una strada a Sergio Ramelli.
Quello di martedì sera, 13 maggio u.s., è stato un Consiglio Comunale da dimenticare al più presto e per sempre e che lascia uno strascico di profondo turbamento ed amarezza!
Un dibattito preordinato e preconfezionato, con testi letti e motivazioni pretestuose, espresse dai consiglieri di maggioranza, impegnati in una recita politica a soggetto.
E' stata chiara ed evidente l'inadeguatezza degli stessi rispetto al ruolo istituzionale rivestito, l'assenza di cultura politica e della conoscenza della orribile storia del "ventennio" e dei suoi ignobili protagonisti.
Altrettanto evidente la pretesa di raccontare tale storia, riconfezionata ad arte, ripulita e lucidata per creare clamore demagogico .
Pessima la regia del Presidente dell'Assemblea - che solo qualche mese fa ostentava il suo inquietante pollice verso all'indirizzo del Capo dell'Amministrazione!
Si è dimostrato, per l'occasione, irrispettoso del popolo presente e dello stesso Consiglio Comunale.
Insignificante la presenza del Sindaco "socialista" agnostico, assente, immerso nei propri pensieri, privo di passione politica e solidale con la proposta della maggioranza per mero calcolo politico.
Un insieme capace di far sussultare nelle tombe i coraggiosi uomini e donne antifascisti, rivoluzionari, cattolici, conservatori, comunisti, socialisti, costruttori della storia del nostro Paese e della nostra città, "resistenti partigiani" che hanno combattuto il fascismo e ci hanno regalato la Repubblica Democratica fondata sulla giustizia e sulla libertà di pensiero e parola, ma quella meditata, motivata e responsabile!
Quest'ultimo Consiglio Comunale - con il 3° punto all'O.d.G. "Intitolazione di una via cittadina alla memoria di Sergio Ramelli" - sarà sicuramente ricordato come uno dei peggiori della storia politica e amministrativa di Barletta, e quindi, da dimenticare al più presto e per sempre!
Ha ben ragione la famiglia Petrone a parlare della proposta dei consiglieri di maggioranza come di una strumentalizzazione a fini di propaganda, che rischia di favorire il ripetersi di gesti, sconcertanti e deplorevoli, evocativi del regime fascista!
Condividerò il mio impegno di cittadino responsabile e rispettoso della storia repubblicana con quanti intenderanno contrastare, fino in fondo e in ogni modo "democratico e popolare", la scellerata idea di intitolare una via a Sergio Ramelli e un'altra a Benedetto Petrone... che assomiglia ad un insensato pareggio agonistico che non accontenta e pacifica niente e nessuno!
Sono orgoglioso del mio antifascismo, forte dei valori della "Resistenza", che è storia e progetto politico permanente!
Quello di martedì sera, 13 maggio u.s., è stato un Consiglio Comunale da dimenticare al più presto e per sempre e che lascia uno strascico di profondo turbamento ed amarezza!
Un dibattito preordinato e preconfezionato, con testi letti e motivazioni pretestuose, espresse dai consiglieri di maggioranza, impegnati in una recita politica a soggetto.
E' stata chiara ed evidente l'inadeguatezza degli stessi rispetto al ruolo istituzionale rivestito, l'assenza di cultura politica e della conoscenza della orribile storia del "ventennio" e dei suoi ignobili protagonisti.
Altrettanto evidente la pretesa di raccontare tale storia, riconfezionata ad arte, ripulita e lucidata per creare clamore demagogico .
Pessima la regia del Presidente dell'Assemblea - che solo qualche mese fa ostentava il suo inquietante pollice verso all'indirizzo del Capo dell'Amministrazione!
Si è dimostrato, per l'occasione, irrispettoso del popolo presente e dello stesso Consiglio Comunale.
Insignificante la presenza del Sindaco "socialista" agnostico, assente, immerso nei propri pensieri, privo di passione politica e solidale con la proposta della maggioranza per mero calcolo politico.
Un insieme capace di far sussultare nelle tombe i coraggiosi uomini e donne antifascisti, rivoluzionari, cattolici, conservatori, comunisti, socialisti, costruttori della storia del nostro Paese e della nostra città, "resistenti partigiani" che hanno combattuto il fascismo e ci hanno regalato la Repubblica Democratica fondata sulla giustizia e sulla libertà di pensiero e parola, ma quella meditata, motivata e responsabile!
Quest'ultimo Consiglio Comunale - con il 3° punto all'O.d.G. "Intitolazione di una via cittadina alla memoria di Sergio Ramelli" - sarà sicuramente ricordato come uno dei peggiori della storia politica e amministrativa di Barletta, e quindi, da dimenticare al più presto e per sempre!
Ha ben ragione la famiglia Petrone a parlare della proposta dei consiglieri di maggioranza come di una strumentalizzazione a fini di propaganda, che rischia di favorire il ripetersi di gesti, sconcertanti e deplorevoli, evocativi del regime fascista!
Condividerò il mio impegno di cittadino responsabile e rispettoso della storia repubblicana con quanti intenderanno contrastare, fino in fondo e in ogni modo "democratico e popolare", la scellerata idea di intitolare una via a Sergio Ramelli e un'altra a Benedetto Petrone... che assomiglia ad un insensato pareggio agonistico che non accontenta e pacifica niente e nessuno!
Sono orgoglioso del mio antifascismo, forte dei valori della "Resistenza", che è storia e progetto politico permanente!