Politica

Sì all'odg a difesa del tribunale di Barletta

Il consiglio approva la proposta del consigliere barlettano Mennea. Promessa di «salvaguardare la permanenza a Barletta della sezione distaccata del tribunale»

Il consigliere regionale del Partito democratico, Ruggiero Mennea, con un Ordine del giorno presentato ieri in Consiglio, "impegna il Governo regionale ad assumere ogni iniziativa utile a salvaguardare la permanenza a Barletta della sezione distaccata del tribunale, partendo dal presupposto che la soppressione di qualsivoglia presidio giudiziario nella città di Barletta, andrebbe in contrasto con la tanto declamata efficienza ed efficacia dell'azione pubblica, appesantendo notevolmente i disagi e i tempi di attuazione dei diritti dei cittadini". Nell'Ordine del giorno, Mennea ricorda la normativa nazionale che rivede la distribuzione giudiziaria e che prevede, tra l'altro, la soppressione delle sedi distaccate dei tribunali. ''Un provvedimento - sottolinea il consigliere - che deriva dalla spending review ma che invece di ridurre i costi a carico dei cittadini causerebbe, nel caso di Barletta, la chiusura di un presidio giudiziario che funziona, con una spesa a carico dello Stato tra 800.000 e un milione di euro, per consentire l'accorpamento della sezione distaccata di Barletta al tribunale di Trani. Una decisione che provocherebbe, tra l'altro, anche notevoli disagi ai cittadini''.
Il consigliere riporta inoltre una sentenza della Consulta che riconosce illegittima la soppressione del tribunale di Urbino, in quanto capoluogo di provincia. Un caso analogo a quello di Barletta, co-capoluogo della Bat con Andria e Trani, dal momento che la soppressione della sezione distaccata lascerebbe la città del tutto priva di un presidio giudiziario. "Inoltre - rileva Mennea - la sezione distaccata di Barletta non potrebbe neanche godere della proroga quinquennale assegnata a molte altre sezioni distaccate, tra cui Andria, Molfetta e Ruvo di Puglia, a causa del mancato finanziamento di fondi statali nella realizzazione della sua struttura giudiziaria".
Per Mennea, infine, "la mancata proroga del funzionamento della sezione distaccata di Barletta sarebbe assolutamente irragionevole per almeno quattro ordini di motivi: per il carico di lavoro che grava sulla sezione distaccata di Barletta, sia nell'area civile che in quella penale, di gran lunga il più ampio di tutto il circondario di Trani; per l'adeguatezza della struttura giudiziaria adibita ad ufficio giudiziario, assolutamente senza pari rispetto a tutte le altre strutture esistenti nel circondario del tribunale di Trani; per l'assurdo sperpero di denaro pubblico, essendo necessario reperire presso la città di Trani un'altra struttura per l'accorpamento della sezione distaccata di Barletta, struttura che sarà sicuramente meno adeguata, data l'inesistenza di immobili edificati con la specifica destinazione a ufficio giudiziario; per l'immorale sperpero di denaro pubblico, dato che la previsione di spesa a carico dello Stato per consentire l'accorpamento della sezione distaccata di Barletta al tribunale di Trani, sarebbe stimabile in circa 800.000 – 1.000.000 di euro, mentre con il mantenimento della struttura giudiziaria di Barletta non sarebbe necessario pagare un canone di locazione, né spese di manutenzione, dato l'impegno dell'amministrazione comunale di Barletta a farsene carico".

Il consiglio regionale ha infine, in conclusione di seduta, approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale impegna il governo regionale ad "assumere ogni iniziativa atta a salvaguardare la permanenza a Barletta della sezione distaccata del Tribunale.
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