
Politica
Questione sicurezza, l'intervento del segretario provinciale di Sinistra Italiana
La nota firmata da Michele Rizzi
Barletta - venerdì 8 agosto 2025
12.16
«Come al solito il sindaco Cannito tende a minimizzare quanto accaduto negli ultimi anni a Barletta, tra omicidi (l'ultimo del povero Francesco Diviesti alla famiglia del quale va tutta la solidarietà), delinquenza organizzata e micro, disordine amministrativo e mancanza di idee di sviluppo. Basti vedere nel centro storico, quartiere in cui vivo, che per qualcuno dell'amministrazione dovrebbe essere il fiore all'occhiello della città e che invece è una jungla dove i residenti sono ormai stremati dal caos esistente. Parcheggio riservato ai residenti che invece viene occupato da chiunque, senza alcun controllo. Ztl spesso non in funzione che viene violata sistematicamente da chi scorazza con auto come se fosse su una pista di Formula 1. Eventi al Castello con conseguenti blocchi stradali del tutto inutili. Così il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Michele Rizzi.
Il sindaco Cannito si faccia un giro per il centro storico la sera e veda con i suoi occhi, senza ignorare ciò che non si può assolutamente ignorare. D'altronde la sicurezza di cui si parla deve avere delle basi, senza le quali ci sono solo chiacchiere che il vento se le porta. Se poi parliamo di malavita e di delinquenza giovanile dobbiamo parlare della necessità di un nuovo welfare sociale, di investimenti in cultura, di educazione a diritti e doveri. Sicuramente questa amministrazione comunale è a corto di idee e non va oltre qualche concerto a pagamento.
Ma il disastro culturale lo si combatte con una programmazione culturale che non esiste, con una discussione pubblica su quale piega deve prendere questa città e non sul tirare a campare.
Quante possibilità si danno ai giovani di questa città? Quali e quanti spazi di ritrovo hanno? Dove possono sviluppare cultura critica? Quale visione di città hanno oltre quella dei cocktail e delle pizze? Se non si sciolgono questi nodi, la città rimarrà ad essere preda del welfare malavitoso e staremo a piangere l'ennesima vittima innocente come quelle dei ragazzi morti in questi ultimi anni».
Il sindaco Cannito si faccia un giro per il centro storico la sera e veda con i suoi occhi, senza ignorare ciò che non si può assolutamente ignorare. D'altronde la sicurezza di cui si parla deve avere delle basi, senza le quali ci sono solo chiacchiere che il vento se le porta. Se poi parliamo di malavita e di delinquenza giovanile dobbiamo parlare della necessità di un nuovo welfare sociale, di investimenti in cultura, di educazione a diritti e doveri. Sicuramente questa amministrazione comunale è a corto di idee e non va oltre qualche concerto a pagamento.
Ma il disastro culturale lo si combatte con una programmazione culturale che non esiste, con una discussione pubblica su quale piega deve prendere questa città e non sul tirare a campare.
Quante possibilità si danno ai giovani di questa città? Quali e quanti spazi di ritrovo hanno? Dove possono sviluppare cultura critica? Quale visione di città hanno oltre quella dei cocktail e delle pizze? Se non si sciolgono questi nodi, la città rimarrà ad essere preda del welfare malavitoso e staremo a piangere l'ennesima vittima innocente come quelle dei ragazzi morti in questi ultimi anni».
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