La città
«Questa è una villa fantasma!»
Villa Bonelli, 60.000 euro stanziati, i problemi restano
Barletta - venerdì 15 agosto 2014
10.04
Costruire orticelli botanici, parchi dell'Umanità e lasciare che il tempo e i vandali distruggano uno storico polmone verde: Villa Bonelli, di cui c'eravamo occupati. Il tempo passa, nonostante i 60.000 euro stanziati e inutilizzati. Entrando a Villa Bonelli, tutto sembra tranquillo, ma basta addentrarsi e trovare i primi segni del vandalismo continuo, tra lampioni moderni, degni di "Guerre Stellari", che hanno sostituito gli antichi lampioni in ferro battuto ( a proposito, dove saranno finiti?), la manutenzione del verde affidata alla solita ignota cooperativa, le aiuole bruciate dal sole, l'illuminazione precaria. Questo polmone verde, è divenuto una decennale zavorra per le tante amministrazioni succedutesi nel tempo. Intanto, il palazzo Bonelli è transennato, inaccessibile, in rovina. Ad attenderci, il dott. Angelo Maldari, presidente del Comitato Pro Villa Bonelli.
Dott. Maldari, lo stanziamento di 60.000 euro a cosa sarebbe servito?
«Quei soldi sarebbero serviti per il ripristino del tetto crollato nel maggio 2013, a causa di un fulmine, e per potenziare l'illuminazione pubblica della villa. Finora, nulla è stato fatto, lasciando che le problematiche si aggravassero: l'illuminazione è peggiorata, ignoti hanno abbattuto un lampione, e l'illuminazione della parte retrostante palazzo Bonelli, non funziona più. I residenti delle villette limitrofe hanno esclamato:«Questo è una villa fantasma!».
Cosa è successo, l'altra sera?
«Un gruppo di genitori , che portano i propri figli a giocare nella villa, ha protestato per il completo abbandono della villa e per la scarsa illuminazione, interpellando la Polizia Municipale. Inoltre, i residenti vorrebbero che l'apertura estiva della villa sia estesa fino alle 22».
A queste problematiche, se ne aggiungono altre?
«Il problema della sicurezza della villa, affidata purtroppo ad un solo custode, che fa il possibile, le fontane rotte che ristagnano acqua, divenute ricettacolo di spazzatura e zanzare. Inoltre, è necessario il ripristino urgente dei parafulmini del palazzo Bonelli, senza i quali, lo stabile è esposto al pericolo di altri fulmini, che potrebbero causare altri disastri».
Dott. Maldari, lo stanziamento di 60.000 euro a cosa sarebbe servito?
«Quei soldi sarebbero serviti per il ripristino del tetto crollato nel maggio 2013, a causa di un fulmine, e per potenziare l'illuminazione pubblica della villa. Finora, nulla è stato fatto, lasciando che le problematiche si aggravassero: l'illuminazione è peggiorata, ignoti hanno abbattuto un lampione, e l'illuminazione della parte retrostante palazzo Bonelli, non funziona più. I residenti delle villette limitrofe hanno esclamato:«Questo è una villa fantasma!».
Cosa è successo, l'altra sera?
«Un gruppo di genitori , che portano i propri figli a giocare nella villa, ha protestato per il completo abbandono della villa e per la scarsa illuminazione, interpellando la Polizia Municipale. Inoltre, i residenti vorrebbero che l'apertura estiva della villa sia estesa fino alle 22».
A queste problematiche, se ne aggiungono altre?
«Il problema della sicurezza della villa, affidata purtroppo ad un solo custode, che fa il possibile, le fontane rotte che ristagnano acqua, divenute ricettacolo di spazzatura e zanzare. Inoltre, è necessario il ripristino urgente dei parafulmini del palazzo Bonelli, senza i quali, lo stabile è esposto al pericolo di altri fulmini, che potrebbero causare altri disastri».