
La città
"Punto Europa" su Rai 2 parla di Barletta regina della raccolta differenziata
La città ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata grazie al sistema di ritiro porta a porta
Barletta - sabato 20 gennaio 2018
13.46
La città di Barletta è stata definita una dei comuni più virtuosi d'Italia nella raccolta differenziata. A sottolineare questo traguardo la trasmissione televisiva Punto Europa, andata in onda questa mattina su Rai 2. Ospiti in studio Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente e Stefano Allani, ricercatore del Cnr.
L'argomento della puntata: l'inquinamento. Non possiamo lasciare che il Pianeta paghi per i nostri errori. L'Europa ha dichiarato guerra alle plastiche inquinanti che ogni anno finiscono nei mari. Pensate che il Mediterraneo, essendo un mare chiuso, è stato definito il più inquinato. Una particolare attenzione è stata rivolta alla nuova strategia lanciata da Bruxelles per ridurre il consumo del primo fattore inquinante: la plastica. Tra le misure messe in atto dai comuni del nostro Paese, quella della città della Disfida sembra essere più vincente. Non ci sono dubbi: Barletta raggiunge la vetta della classifica regionale dei comuni "più ricloni", di fatti è l'unico capoluogo che ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata grazie al sistema di ritiro porta a porta.
L'inviato Maurizio Severino fa tappa presso la scuola "R. Girondi" che, conscia dell'importanza del riciclo, ha deciso di aderire al progetto "Scuola Ricicla". I singoli alunni e classi, potranno vincere interessanti premi grazie all'ecocompattatore per la raccolta differenziata, in grado di rilasciare buoni sconto in cambio di bottiglie in plastica, flaconi e lattine in alluminio. Il viaggio in città non è ancora terminato, occorre dare un ultimo sguardo alla green ecomomy, in particolare alle aziende di due imprenditori barlettani. «La mia azienda si occupa della trasformazione di rifiuti industriali di plastica in sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata – afferma l'imprenditore Damiano Valente. Si tratta di un modello di economia circolare in grado di riciclare un materiale che altrimenti finirebbe in discarica. Su ogni sacchetto è presente un codice a barre per rintracciare il suo possessore. Un deterrente, molto spesso, al problema del sacchetto selvaggio». Infine, l'industriale Marco Ettore Sfregola parla della sua idea di riciclo. «Noi creiamo un filamento in acido polilattico che alimenta le stampanti in 3D partendo sempre da scarti. Una convenienza non solo per l'ambiente ma anche per la nostra economia».
Sono in molti a detestare la raccolta porta a porta, ma come leggiamo, la cittadinanza è attiva e i risultati non possono che renderci fieri. Certo, c'è ancora tanta strada da fare...ma le cose più difficili a volte sono anche le più gratificanti.
L'argomento della puntata: l'inquinamento. Non possiamo lasciare che il Pianeta paghi per i nostri errori. L'Europa ha dichiarato guerra alle plastiche inquinanti che ogni anno finiscono nei mari. Pensate che il Mediterraneo, essendo un mare chiuso, è stato definito il più inquinato. Una particolare attenzione è stata rivolta alla nuova strategia lanciata da Bruxelles per ridurre il consumo del primo fattore inquinante: la plastica. Tra le misure messe in atto dai comuni del nostro Paese, quella della città della Disfida sembra essere più vincente. Non ci sono dubbi: Barletta raggiunge la vetta della classifica regionale dei comuni "più ricloni", di fatti è l'unico capoluogo che ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata grazie al sistema di ritiro porta a porta.
L'inviato Maurizio Severino fa tappa presso la scuola "R. Girondi" che, conscia dell'importanza del riciclo, ha deciso di aderire al progetto "Scuola Ricicla". I singoli alunni e classi, potranno vincere interessanti premi grazie all'ecocompattatore per la raccolta differenziata, in grado di rilasciare buoni sconto in cambio di bottiglie in plastica, flaconi e lattine in alluminio. Il viaggio in città non è ancora terminato, occorre dare un ultimo sguardo alla green ecomomy, in particolare alle aziende di due imprenditori barlettani. «La mia azienda si occupa della trasformazione di rifiuti industriali di plastica in sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata – afferma l'imprenditore Damiano Valente. Si tratta di un modello di economia circolare in grado di riciclare un materiale che altrimenti finirebbe in discarica. Su ogni sacchetto è presente un codice a barre per rintracciare il suo possessore. Un deterrente, molto spesso, al problema del sacchetto selvaggio». Infine, l'industriale Marco Ettore Sfregola parla della sua idea di riciclo. «Noi creiamo un filamento in acido polilattico che alimenta le stampanti in 3D partendo sempre da scarti. Una convenienza non solo per l'ambiente ma anche per la nostra economia».
Sono in molti a detestare la raccolta porta a porta, ma come leggiamo, la cittadinanza è attiva e i risultati non possono che renderci fieri. Certo, c'è ancora tanta strada da fare...ma le cose più difficili a volte sono anche le più gratificanti.









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