Primarie Barletta Dichiarazioni
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Primarie a Barletta, le dichiarazioni dei protagonisti

Umori e riflessioni in diretta dallo stand di Barlettalife. Intervengono gli esponenti del centrosinistra barlettano

  • Sabino Dicataldo, candidato alle primarie per la "Buona Politica"
Sig Dicataldo, c'è eccitazione per questa prima kermesse elettorale sicuramente da non sottovalutare. Due domande secche e quasi provocatorie. Se lei ne uscirà vincitore e se nella malaugurata ipotesi cosa farà?
«Assolutamente oggi è una festa del centro sinistra. Registro questa positiva atmosfera, l'affluenza è sotto gli occhi di tutti. Nel caso di mia vittoria la prima cosa da fare è l'allargamento della coalizione a partiti e a liste civiche conosciute, non a liste improvvisate ma liste riconosciute. Nel caso di sconfitta l'accetterò con grande fair-play. Mi metterò a lavorare con il presidente della "Buona politica" e appoggerò in modo incondizionato colui che dovesse uscire vincitore da queste primarie».

Ci teniamo a chiedere un'ultima cosa su cui torneremo ogni volta che la incontreremo: il suo interesse per i giovani.
«Mi sono già espresso su questo. È una delle priorità che porterò avanti come movimento della "Buona politica" sul tavolo del centrosinistra. Proporrò infatti all'intera coalizione un assessorato alle politiche giovanili».

  • Franco Caputo, segretario comunale del Partito Democratico di Barletta
Dott. Caputo, a Lei chiediamo cortesemente un primo commento politico su queste iniziali ore di primarie. Noto che non sono mancate fibrillazioni tra candidati che ora vediamo cordialmente presenti.
«Credo che non ci siano state fibrillazioni ma è il momento di una festa politica che vede la partecipazione dei cittadini, il che dimostra che le primarie sono utili ed opportune per consentire ai cittadini di fare delle scelte politiche».

  • Assuntela Messina, vicesegretaria provinciale BT
«Momento eccezionale di vitalità democratica che restituisce un senso pieno alla partecipazione politica in nome di un civismo autentico. Le donne come sempre offrono un contributo fattivo e concreto per il senso di reponsabilità che attraversa quotidianamente il loro vissuto».

  • Antonio Carpagnano, candidato alle primarie
Come sta vivendo l'atmosfera di questa giornata?
«Sto vivendo questa giornata con l'attenzione dovuta di un candidato, però c'è una buona atmosfera, sembra quasi una festa, spero che non ci siano le situazioni poco limpide che ci ricordino quanto accaduto recentemente a Napoli o affini. Al contrario sino a questo momento la giornata sta scorrendo in maniera abbastanza tranquilla e serena, anche nel comportamento di tutti i candidati. Ovviamente, essendo personalmente coinvolto in questo confronto, spero di vincere: il detto recita "l'importante è partecipare", in realtà l'importante è vincere».

Di cosa ha bisogno la città di Barletta in questo momento?
«L'augurio che rivolgo alla città e alla cittadinanza è di avere tanta serenità, Barletta ne ha bisogno».

  • Rocco Di Leo, organizzatore
Come è proceduta l'organizzazione di questa giornata?
«Per organizzare questa intensa giornata abbiamo lavorato duramente per tutto il mese di febbraio; i risultati sino a questo momento sono stati ottimi, considerando sia l'affluenza che il modo in cui si stanno muovendo gli elettori. Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto: anche il clima e la bella giornata ci stanno aiutando ad avere un'ottima affluenza. Anche la viabilità intorno a Piazza Aldo Moro sta defluendo in maniera regolare, con i vigili che stanno facendo un ottimo lavoro intorno alla zona interessata. Possiamo dire che sta andando veramente tutto molto bene».

  • Un'elettrice
Lei crede che queste Primarie siano in fin dei conti rappresentative della città di Barletta?
«Da quello che ho notato c'è molta gente che potrebbe rappresentare bene Barletta; spero che arrivi tanta altra gente, prima che piova (sorride, ndr). Per me il bilancio sino a questo momento è positivo».

Ovviamente lei è qui perchè ha votato per il centrosinistra. Mi dice un motivo per il quale non voterebbe centrodestra?
«Sono qui per votare centrosinistra, decido per questa fazione perchè votare per il centrodestra significa dare un voto anche al governo Berlusconi, dal quale mi sento offesa come cittadina italiana».

Lei crede che anche in occasione delle primarie di oggi vi saranno più uomini a votare che donne? Per quale motivo, secondo lei, le donne sono sempre poco presenti in occasione di questa kermesse pubblica?
L«e donne scaricano spesso le responsabilità, magari hanno paura di dimostrare quello che sentono davvero».

  • Ruggiero Mennea, consigliere regionale PD
Dott. Mennea, innegabile che il clima nei giorni che hanno preceduto queste primarie sia stato politicamente contraddittorio. Ritiene che diventerà ancora più determinante dopo l'apertura delle urne?
«Io credo che questa grande partecipazione dei barlettani alle primarie sia indicativa del fatto che il centrosinistra è il punto di riferimento politico e credibile per questa città. Ci sono le condizioni per individuare il miglior candidato possibile, io ritengo che alla fine sarà Nicola Maffei e questa legittimazione politica popolare attribuisce maggiori responsabilità al candidato scelto e alla classe dirigente politiche del centrosinistra: la responsabilità di guidare la città senza possibilità di avere alibi realizzando il progetto di sviluppo economico che tutti i barlettani si aspettano. Questo clima odierno di concordia, di rispetto, di festa sarà il punto di partenza per riprendere cammino politico amministrativo del centrosinistra della nostra città».

Inoltre Lei nelle ultime battute si sta prodigando per il candidato Nicola Maffei e alcune decisioni dell'amministrazione della quale Lei ha fatto parte. Queste opinioni serviranno alla fine per in nuovo impulso che Barletta merita?
«Pur restando convinto delle critiche che ho mosso al mio amico Maffei, la sua ricandidatura e come io credo la sua rielezione sarà il momento cruciale per portare Barletta verso il rilancio e lo sviluppo che tutti si aspettano. Se le critiche generano progetto migliore e amministrazione più efficiente ben vengano. Io continuerò a sostenere Maffei e a riservargli il diritto di critica sempre nell'interesse dei cittadini barlettani».

  • Tommy di Bari
«Secondo me in città pochissimi sanno che esistono le primarie e sono abbastanza amareggiato».

  • Giuliana Damato, direzione regionale Pd
Primarie 20 febbraio 2011, una nota positiva e una nota positiva di questa kermesse del centro del centrosinistra.
«Positiva, un precedente storico che cambierà i meccanismi di democrazia della città di Barletta. I partiti del centrosinistra hanno finalmente inteso che la gente ha voglia di contare e vuole essere coinvolta nelle scelte sulle persone e sui contenuti della politica. Negativa, i profili dei candidati, tutti degnissimi, sono però lo specchio di una politica che non si è ancora del tutto rinnovata. La presenza di candidature femminili o di persone di giovane età avrebbe dato più linfa a questa competizione e avrebbe stimolato una maggiore partecipazione dei cittadini più disaffezionati alla politica».

  • Nicola Maffei, sindaco e candidato alle primarie
Molte strette di mano, molti sorrisi i questa mattinata. La vediamo disteso. Felice per questa atmosfera in piazza Aldo Moro?
«Sono sempre steso, sereno, con il sorriso pronto ma anche la stretta di mano che è sinonimo di fiducia e di attenzione alla collettività».

Ottimismo per queste primarie per l'affluenza e qualità di voto. C'è analogia tra quello che pensiamo e quello che lei sente?

«Le primarie vengono vissute in maniera un po' affrettata. Avremmo tutti preferito che ci fosse un rapporto serio con le persone sulle persone, sulle idee e sul valore aggiunto. Non è stato proprio così ma io ho continuato a offrire novità, prospettive e strategie».

  • Una coppia di giovani elettori
Sobri nell'atteggiamento, eleganti nell'abbigliamento, abbiamo intercettato una coppia di giovani elettori all'uscita dalle urne elettorali. Ai nostri microfoni hanno espresso le loro impressioni su questa giornata. Le Primarie e i protagonisti proposti da questa kermesse sono rappresentativi della città di Barletta?
«Non posso rispondere con precisione, perchè onestamente non conosco bene i tre candidati: uno lo conosco per quello che ha fatto e quello che non ha fatto, un altro ho avuto modo di conoscerlo nell'ambito professionale, il terzo lo conosco solo come nome. Volendo e dovendo esprimere una scelta, ho preferito scegliere dei tre il candidato con maggiore esperienza».

Come ritenete sino a questo momento l'affluenza alle urne?
«Siamo arrivati da poco, comunque ho avuto modo di notare una piazza gremita, desiderosa di partecipare attivamente alle votazioni».

Come giudicate la scelta di far pagare un euro per poter votare il candidato delle primarie?
«Personalmente non capisco il motivo di questa scelta, però se è una cosa da fare la facciamo».

  • Andrea Patruno, segretario provinciale Pd e consigliere provinciale BT
Dottor Patruno, abbiamo già registrato diversi pareri del centrosinistra in merito all'affluenza di oggi. Il costo di un euro era necessario e che fine farà questo contributo economico?
«Io sono contento di questo esercizio di democrazia a Barletta: ritengo dia dimostrazione di un centrosinistra in buona salute, capace di organizzarsi e muovere consensi. Mi auguro che fino a stasera vi sia un'ottima affluenza al voto. Spero inoltre che questa massiccia partecipazione al voto mostri consenso verso il nostro candidato del Pd, il sindaco uscente Nicola Maffei. Sono convinto che da questo 20 febbraio la competizione elettorale del centrosinistra a Barletta sarà in discesa, basata sui programmi e sul confronto».

Il Centrodestra è in sensibile ritardo circa la scelta del candidato sindaco. E' un vantaggio per il centrosinistra?
«Non sono molto interessato alle dinamiche interne al centrodestra. Avranno modo e diritto di partecipare alla competizione elettorale, e inoltrerà le proprie proposte agli elettori. Per quanto mi riguarda, con uno o più candidati
di centrodestra, il centrosinistra deve allargarsi a tutta la città, perchè noi vogliamo allargare il nostro raggio di influenza nel presentarci alla città: il nostro obiettivo è vincere bene e vincere al primo turno».

L'euro richiesto a ciascuno è un fatto di responsabilizzazione o di esigenza economica per il Pd?
«Non si tratta di una questione puramente economica. E' un fatto di partecipazione: siamo l'unico partito in Italia che elegge il proprio segretario nazionale facendo partecipare attivamente l'elettore. Anche questa partecipazione economica è una questione di trasparenza. Alla fine di questa giornata saranno pubblicati gli incassi e le spese sostenute, un ennesimo segnale di trasparenza».

Questa sera intorno alle 22 circa saranno resi noti i risultati di questa votazioni. Crede che al termine di questa giornata, i candidati che non avranno vinto potrebbero proseguire il proprio cammino da soli a suo parere?
«Credo che sarebbe un segnale di rigetto del senso stesso delle primarie, che sono sinonimo di partecipazione e democrazia. Le primarie del centrosinistra sono fatte tra competitori all'interno del centrosinistra. Spero non ci siano problemi, ove dovessero esserci non mi limiterò a un "no comment", commenterò eccome».

  • Vincenzo Bruccoli, Segretario provinciale Sel
Queste primarie si stanno svolgendo in modo completamente differente da quelle napoletane. A cosa è dovuta questa differenziazione delle regioni?
«Intanto il centrosinistra ha deciso di far svolgere le primarie nella città più importante della Puglia per dare maggiore forza e coesione del centrosinistra tenendo conto che ci sono soggetti come Sinistra ecologia e libertà che 5 anni fa non esistevano».

Aspettative numeriche rispettate secondo il Sel?

«Le aspettative sono superiori e questo è un fatto importante perché saranno il propellente per la campagna elettorale per il centrosinistra».

  • Michelangelo Acclavio, organizzatore
«Un momento di ampia partecipazione è sintomatico della capacità organizzativa capillare per l'intera coalizione di centrosinistra a Barletta. Se il dato di affluenza venisse confermato con una proiezione di 10000 votanti, sarebbe un dato unico in Italia per partecipazione e unità della coalizione».

  • Antonio Luzzi, consigliere comunale indipendente
Ritiene che le primarie siano utili, efficaci? Pechè il centrosinistra ha deciso di farle?
«Innanzitutto ritengo che le primarie siano un sistema democratico per la scelta del candidato, sempre che vengano svolte liberamente senza condizionamento della compravendita dei voti. Già da un anno, insieme ad altri consiglieri, abbiamo abbandonato il centrodestra dopo 25 anni di militanza. Soprattutto in tema di amministrative siamo eletti dai cittadini e dobbiamo dare conto ai cittadini. Ci siamo resi conto che quando il centrodestra locale cittadino e provinciale dagli ideali sono passati all'amministrazione hanno disatteso tutte le promesse mortificando Barletta soprattutto in tema di provincia dove dopo aver concorso fattivamente alla creazione della nuova provincia Barletta è completamente ignorata nelle scelte del centrodestra provinciale. Per questo motivo mesi fa insieme a Ciccio Salerno e molti dei candidati o degli ex sindaci di Barletta, avevamo deciso di abbattere gli steccati di destra e sinistra (inesistenti quando si parla di progetti cittadini) e di rifondare la partecipazione politica a Barletta creando un nuovo interesse per il bene della città molto lontano dai potentati di destra e di sinistra delle città vicine (Canosa, Bisceglie, Andria) che vogliono la politica di Barletta frammentata secondo la vecchia logica del "dividit et ìmpera". Questo potrebbe essere per noi un nuovo corso della politica per Barletta».

  • Colonnello Savino Filannino, comandante del corpo di Polizia municipale
A lei rivolgiamo una domanda non politica ma tecnica sull'organizzazione e la manutenzione dell'ordine pubblico.
«Non c'è stato nessun problema per l'ordine pubblico, tutto si sta svolgendo con estrema serenità, la piazza è continuamente monitorata da videocamere che consentono un controllo perpetuo. Purtroppo la chiusura di Corso Vittorio Emanuele è stato seguito da un notevole afflusso di gente nella piazza e da un notevole afflusso di traffico veicolare».

Sarebbe stato possibile precludere al traffico veicolare la piazza?
«Probabilmente sì, ma bisognava prevederlo in anteprima con adeguate contromisure. Non è semplice organizzare il tutto in poco tempo. Ricordo che l'interruzione di Corso Vittorio Emanuele è avvenuta in concomitanza con il carnevale».

  • Isidoro Alvisi, presidente Coni BT
Presidente, anche lo sport ha il suo peso nella società. Una sua interpretazione su questo momento, quello delle primarie al quale manca qualcosa o lei si ritiene appagato sia dell'ambientazione che dell'efficacia?
«Mi auguro che tutti i candidati rivolgano la giusta attenzione al mondo dello sport coinvolgendo le giuste competenze. Barletta è sede del Coni provinciale, riferimento territoriale fortemente voluto da questa amministrazione comunale».

  • Stella Mele, segretaria provinciale de "La Destra"
Nel nostro stand anche la rappresentante della Destra barlettana Stella Mele, della quale raccogliamo la seguente dichiarazione: Stella Mele, ad horas la partecipazione alle primarie del Centrosinistra è di 7409 votanti. È un dato che può far riflettere il centrodestra?
Assolutamente no, perchè corrispondono ai numeri che il centrosinistra incassa da sempre, anzi siamo anche al di sotto dei numeri soliti. Piuttosto mi preme sottolineare un dato: il fatto che la decisione del centrosinistra di ricorrere all'istituto delle primarie, per quanto io per prima consideri le primarie uno strumento di democrazia, di confronto e di apertura alla società civile, è indiscutibilmente un'anomalia. Infatti le ulteriori due candidature che gareggiano con il Sindaco Maffei ci fanno maturare un'unica certa conclusione e cioè che i due terzi della coalizione di centrosinistra hanno messo quindi in discussione l'operato politico dell'attuale amministrazione.

Stella Mele, abbiamo dato un numero. Il numero dei votanti è 7409. quanti di questi sono autentici e quanto sono "incoraggiati"?
Stando alle abitudini dei candidati e degli elettori barlettani, credo che il dato sia assolutamente falsato se si vuole parlare di coinvolgimento "spassionato" dell'elettore che oggi si è recato sotto questi gazebo. L'augurio ovviamente è quello che io mi sbagli.

  • Maria Campese, assessore regionale allo sport
Ing. Campese, all'ora in cui la intervistiamo (alle 20:00 circa) i votanti sono 8000, dato che anche a livello nazionale diventa significativo. Anche a lei chiediamo: tutti voti genuini?
Penso che la partecipazione sia un elemento estremamente positivo. I numeri parlano di una adesione al di sopra delle previsioni. E' biasimevole se all'interno di questa platea ci sono gruppi che sono stati indirizzati al voto. Abbiamo sempre denunciato i voti condizionati di chi accetta compensi in cambio di un voto. Si tratta di un dato endemico che appartiene alle elezioni nel mezzogiorno d'Italia. Ho osservato tanta gente arrivata in piazza per votare perchè riteneva importante la partecipazione a un momento di scelta democratica. Ce n'erano anche diversi che non sapevano chi votare ma erano qui per votare.

La Regione Puglia è coinvolta alle amministrative barlettane? O la sua attenzione è rarefatta rispetto al voto del co-capoluogo della sesta provincia?
C'è molta attenzione sul voto di Barletta perchè è il secondo centro per popolazione della sesta provincia pugliese ed è importante che il centrosinistra sia riconfermata nell'amministrazione. La provincia BT vede una presenza pesante nel centrodestra in diverse città e la tenuta di Barletta per il centro sinistra è di vitale importanza per poter rilanciare un progetto del centrosinistra capace anche di porsi la sfida delle prossime elezioni provinciali per riprendere il governo dei territori.

Lo sport è anche politica?
Lo sport è politica perchè per politica noi intendiamo la cura delle persone, la crescita della collettività e l'emancipazione delle popolazioni. E' uno strumento fondamentale per la formazione dei cittadini di domani che siano rispettosi delle regole, che abbiamo corretti stili di vita e che sappiano rialzarsi quando cadono.

Tra le tante città della Puglia, l'assesore allo sport sogna più spesso Barletta?
Sì indubbiamente, visto che sono nativa di Barletta e ho scelto di non spostarmi su Bari anche se poteva essere più comodo. Il legame con il territorio è importantissimo.

  • Franco Lamberti, consigliere comunale Pd
Lei ora è Pd ma avevamo perso le tracce del suo percorso, ce le ricorda?
Purtroppo nella vita bisogna fare delle scelte e nonostante io fossi legato da tantissimo tempo al partito social-democratico italaino (non a caso sono stato eletto sia nell'1985 e nel 2006) avevo tentato con il segretario nazionale Mimmo Magistro di riportare in auge nella mia città il partito social-democratico avendo con lui conveuto che su Barletta avremmo avuto auonomia nella scelta del candidato sindaco ma dopo qualche tempo lo stesso a livello personale ha deciso di appoggiare il candidato di centrodestra. A questo punto coerentemente ho abbandonato questa idea e sono tornato ad essere disponibile di affiancare Maffei nella sua prossima esperienza legislativa.

E' certo che Maffei proporrà una propria lista?
Se questo dovesse avvenire sarei felicissimo di farne parte.

Giungono le dichiarazioni a caldo dopo la comunicazione del numero definitivo dei votanti: 10.553.

  • Prima dichiarazione ufficiale di Rocco Di Leo, responsabile del coordinamento primarie
«E' stato un successone oltre le aspettative superare i 10.000: pensavamo di superare i 7.000, ma il numero definitivo che supera i 10.000 votanti potrebbe far rimbalzare questo dato a livelli nazionali».

  • Interviene il segretario del Pd di Barletta Franco Caputo relativamente ai dati di affluenza
«La giornata di oggi segna per la città di Barletta una grande partecipazione democratica, una grande festa per tutto il centrosinistra e una grande prova di civiltà».

  • Commento della "Buona Politica", rappresentato da Giuseppe Gammarota
«Più che soddisfatto sull'aflluenza: è una grande festa di democrazia e per tutto il centrosinistra. La notevola affluenza ci conferma che gli elettori hanno molto apprezzato questa manifestazione. Ci apprestiamo d'ora in poi per attrezzarci alla campagna delle amministrative. Voglio sottolineare l'impèortanza che ha avuto l'organizzazione di questo evento a cui hanno partecipato, oltre al gruppo in rappresentanza di tutte le forze politiche, 112 scrutatori, che in maniera assolutamente impeccabile hanno gestito l'intero evento. A loro un grazie di cuore e un riconoscimento da parte della "Buona Politica" e di tutto il centrosinistra».

  • Sempre a caldo e in contemporanea la considerazione del consigliere regionale Ruggiero Mennea
«Grande affluenza oltre il 20% dell'elettorato attivo che partecipa alle elezioni, un dato significativo perchè supera in percentuali quelli di napoli e Milano. Vuol dire che c'é stata una grande voglia di partecipare alle decisioni democratiche e libere per scegliere il proprio sindaco. Un esempio da seguire e da imitare dal punto di vista organizzativo e da quello partecipativo».

Seguite in tempo reale tutti gli aggiornamenti: lo stand di Barlettalife monitorerà le primarie per tutta la giornata.
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