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Patto sociale di genere nella Provincia di Barletta-Andria-Trani

Al via il Tavolo Provinciale permanente delle Pari Opportunità

Ieri 7 aprile, si è svolto il secondo forum per la contrattazione e concertazione organizzato dall'Assessorato alle Pari Opportunità e Politiche sociali e della Famiglia della Provincia di Barletta, Andria, Trani.

L'Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità della Provincia Barletta, Andria, Trani intende candidarsi all'avviso pubblico regionale "Iniziative Regionali per la costituzione dei Patti Sociali di genere" in qualità di soggetto capofila, al fine di favorire i processi di internalizzazione delle politiche di genere e promuovere azioni innovative nella programmazione di servizi e interventi finalizzati ad armonizzare i tempi di vita e di lavoro. Tale obiettivo potrà essere raggiunto attraverso la definizione di programmi e di azioni condivise che coinvolgano il protagonismo dei soggetti locali e favoriscano la cooperazione progettuale e gli investimenti tra pubblico e privato, in modo che le politiche pubbliche possano incidere sul contesto sociale, economico e istituzionale di un'area, valorizzandone e mobilitandone i propri potenziali di risorse.

I "Patti sociali territoriali di genere" sono accordi territoriali che si propongono di promuovere e diffondere azioni positive per le pari opportunità di genere, e in particolare azioni che favoriscano la riconciliazione tra vita professionale e vita privata e promuovano un'equa distribuzione del lavoro di cura tra i sessi.

Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi l'Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità ha inteso promuovere, attraverso la realizzazione di due Forum e numerosi incontri bilaterali, la costituzione del "Tavolo Permanente di contrattazione e concertazione locale sulle politiche di genere" che sarà chiamato a definire anche i contenuti del "Patto locale di genere", che sarà istituito con delibera di Giunta provinciale. Al Tavolo Provinciale permanente delle Pari Opportunità potranno aderire tutti i portatori di interesse pubblici e privati, coinvolti ed interessati alle promozione delle politiche di genere sul nostro territorio. "Occorre attivare – ha detto l'assessore alle Pari Opportunità, Carmelinda Lombardi - un processo nel quale tutti i soggetti, istituzionali e non, operino nella direzione di un grande cambiamento di prospettive, sappiano guardare al di là della contingenza, facciano realmente convergere gli sforzi per favorire l'applicazione e la programmazione di politiche di genere in attuazione del principio di pari opportunità per donne e uomini, inteso non come un vincolo da rispettare "formalmente", ma come una vera occasione di miglioramento delle performance di qualsiasi intervento funzionale allo sviluppo sociale ed economico di un territorio. E' in fase di sottoscrizione – ha tenuto a sottolineare Lombardi - il "Tavolo Permanente per la contrattazione e la concertazione locale sulle politiche di genere", che rimarrà sempre aperto ad ulteriori sottoscrizioni e che sarà istituito con successiva delibera di Giunta provinciale, che approverà anche il Regolamento di attuazione che ne disciplinerà il funzionamento. Al Tavolo prenderanno parte attiva alcuni assessori provinciali tra cui quello alla Formazione, Pompeo Camero, alle Attività Produttive, Tonia Spina, all'Ambiente, Gennaro Cefola, al Turismo, al fine di porre in atto la trasversalità delle Politiche di genere e la concretizzazione delle pari opportunità".

Nel corso dei due forum sono intervenuti alcuni rappresentanti della Asl, delle associazioni di categoria, di Confcooperative, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria, Agenzia di Inclusione Sociale, Centro servizi al Volontariato San Nicola, sindacati, Centri per l'Impiego. Sono inoltre intervenuti gli assessori comunali e dirigenti dei Servizi sociali dei Comuni della provincia.

Tra le finalità del "Tavolo Permanente di contrattazione e concertazione locale sulle politiche di genere:
impegnarsi a promuovere all'interno dei propri Enti, Organizzazioni, Imprese, politiche di genere e di conciliazione dei tempi vita-lavoro;

­partecipare attivamente nei propri ambiti e ruoli alla definizione di percorsi virtuosi progettuali finalizzati alla parità nel lavoro e nella vita pubblica;

­impegnarsi nel settore di appartenenza nella promozione e valorizzazione personale e sociale della maternità e paternità responsabile

­partecipare alla attività del Tavolo Permanente per la contrattazione e la concertazione locale sulle politiche di genere anche nelle sue articolazioni (focus group) di approfondimenti tematici;

­creare sinergie con gli organismi deputati alle politiche delle Pari opportunità a livello provinciale e regionale in un'ottica di "rete";

­contribuire allo sviluppo di una programmazione a livello provinciale attenta alle politiche di genere, da realizzare a breve nel contesto territoriale;

­contribuire attivamente alla progettazione di iniziative comunitarie, nazionali e regionali a valere su fondi e finanziamenti da individuare;

­impegnarsi per la rilevazione dei bisogni di conciliazione fra responsabilità professionali e responsabilità familiari, favorendo, come in questo caso, lo sviluppo di azioni congiunte delle parti sociali e delle pubbliche amministrazioni a sostegno delle pari opportunità.

­Impegnarsi per superare la frammentazione tra il sistema- lavoro e il sistema servizi alla persona- in quanto le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro incidono pesantemente sulla domanda di servizi e le politiche sociali (dei servizi, dei trasporti…) incidono sull'occupazione soprattutto femminile.

­Impegnarsi nella definizione dei contenuti del costituendo Accordo di partenariato per i Patti di genere.

"Nel corso del secondo forum – ha affermato l'assessore Lombardi - è emerso che l'informazione, la sensibilizzazione e la promozione delle politiche di genere e' importante quanto la flessibilità degli orari da introdurre nelle sue forme più innovative attraverso la contrattazione all'interno degli Enti locali. Altra priorità emersa è quella di istituire sportelli di orientamento e supporto alla creazione dell'autoimprenditoria come accompagnamento allo start up e credito agevolato. Bisogna iniziare a promuovere tali iniziative a partire dalla Pubblica amministrazione – ha concluso -, affinché rappresenti un esempio per introdurre forme di conciliazione vita –lavoro nell' intera società".
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