Servizi sociali
'Non solo 8 marzo', per promuovere le pari opportunità
Resoconto degli eventi organizzati dalla provincia. E' intervenuta l'assessore provinciale Carmelinda Lombardi
BAT - giovedì 24 marzo 2011
Si è conclusa da pochi giorni la seconda edizione di "Non solo 8 marzo", iniziativa itinerante promossa dall'Assessorato alle Politiche Sociali, della Famiglia e Pari Opportunità della Provincia di Barletta - Andria - Trani, in collaborazione con le Associazioni di volontariato del territorio.
Oltre un centinaio le donne della Bat impegnate nel promuovere le pari opportunità attraverso una serie di confronti e dibattiti cui hanno partecipato attivamente circa duemila ragazzi degli istituti secondari di secondo grado. Numerosi anche gli argomenti affrontati, tra cui le problematiche che ostacolano la piena "concretizzazione delle pari opportunità". Particolare attenzione è stata prestata al riconoscimento delle molestie e dei segnali indicativi di probabile violenza, allo scopo di disabituare i giovani alla "violenza" che diventa normalità per prevenire atti e comportamenti assolutamente lontani dal rispetto della dignità umana.
«Con la consapevolezza di poter soltanto rappresentare una piccola goccia nell'oceano ed animate da grande spirito di cambiamento, abbiamo cercato di trasmettere un messaggio a mio avviso fondamentale: solo il cambiamento culturale può colmare il vuoto che circonda le donne vittime di violenza, poichè l'isolamento e il timore di diventare oggetto di strumentalizzazione diventa l'arma del molestatore o violentatore - ha commentato l'Assessore provinciale alle Politiche Sociali, della Famiglia e Pari Opportunità della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Carmelinda Lombardi - . La mia ferma volontà è quella di essere parte attiva di questo cambiamento socio-culturale attraverso la piena applicazione delle leggi, dei piani di interventi locali con le reti antiviolenza e dei piani di azioni positive. Se realmente rispettiamo la donna, dimostriamolo non abbandonandola, evitando i clamori fine a se stessi che non le danno la forza di denunciare ma la fanno sentire ancor più oggetto, ancor più impaurita, ancor più sola. Il silenzio diventa voce di solidarietà e nel contempo possibilità di verificare, di indagare e di agire. Intorno alla violenza vera o presunta, tutto deve essere luce, basta col buio dei sospetti e delle insinuazioni! Come Provincia - ha poi concluso l'Assessore Lombardi - dobbiamo tenere sempre accesa questa luce, che per me non è luce di speranza ma di vere pari opportunità».
Oltre un centinaio le donne della Bat impegnate nel promuovere le pari opportunità attraverso una serie di confronti e dibattiti cui hanno partecipato attivamente circa duemila ragazzi degli istituti secondari di secondo grado. Numerosi anche gli argomenti affrontati, tra cui le problematiche che ostacolano la piena "concretizzazione delle pari opportunità". Particolare attenzione è stata prestata al riconoscimento delle molestie e dei segnali indicativi di probabile violenza, allo scopo di disabituare i giovani alla "violenza" che diventa normalità per prevenire atti e comportamenti assolutamente lontani dal rispetto della dignità umana.
«Con la consapevolezza di poter soltanto rappresentare una piccola goccia nell'oceano ed animate da grande spirito di cambiamento, abbiamo cercato di trasmettere un messaggio a mio avviso fondamentale: solo il cambiamento culturale può colmare il vuoto che circonda le donne vittime di violenza, poichè l'isolamento e il timore di diventare oggetto di strumentalizzazione diventa l'arma del molestatore o violentatore - ha commentato l'Assessore provinciale alle Politiche Sociali, della Famiglia e Pari Opportunità della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Carmelinda Lombardi - . La mia ferma volontà è quella di essere parte attiva di questo cambiamento socio-culturale attraverso la piena applicazione delle leggi, dei piani di interventi locali con le reti antiviolenza e dei piani di azioni positive. Se realmente rispettiamo la donna, dimostriamolo non abbandonandola, evitando i clamori fine a se stessi che non le danno la forza di denunciare ma la fanno sentire ancor più oggetto, ancor più impaurita, ancor più sola. Il silenzio diventa voce di solidarietà e nel contempo possibilità di verificare, di indagare e di agire. Intorno alla violenza vera o presunta, tutto deve essere luce, basta col buio dei sospetti e delle insinuazioni! Come Provincia - ha poi concluso l'Assessore Lombardi - dobbiamo tenere sempre accesa questa luce, che per me non è luce di speranza ma di vere pari opportunità».