
La città
Movida a Barletta, APE: «Abbiamo segnalato le zone a rischio assembramento»
«Domandiamo che la somministrazione degli alcoolici, attraverso i 24 ore, venga regolamentata e dunque limitata»
Barletta - venerdì 5 giugno 2020
14.54
«Sono giorni assai impegnativi per noi esercenti. Lavoriamo senza sosta affinché i nostri locali rispettino tutte le norme varate per la nostra sicurezza e quella dei clienti che hanno deciso di affidarsi a noi. Per il nostro impegno, per il coraggio di riaprire le attività e il desiderio di rendere questa estate quanto più vicina alla normalità, siamo qui a domandare un ulteriore aiuto da parte delle istituzioni, perché da soli non possiamo farcela – sono queste le parole di Antonio Quarto, presidente APE e Tito Derossi vicepresidente APE».
«La parola movida non può continuare ad essere associata solo agli ultimi spiacevoli eventi che hanno segnato le pagine della nostra cronaca cittadina e nazionale - proseguono. Dietro quella parola si nasconde molto altro: camerieri, cuochi e barman che hanno deciso di far questo come mestiere e non è giusto che per colpa di alcuni cittadini, poco avvezzi alle regole anti-covid, siano i primi, insieme alle loro famiglie, a pagarne le conseguenze. Siamo qui, pertanto, a chiedere maggiori controlli soprattutto nel centro storico. Non solo, domandiamo che la somministrazione degli alcoolici, attraverso i 24 ore, venga regolamentata e dunque limitata, al fine di evitare affollamenti sia all'interno che all'esterno delle suddette strutture».
«La nostra associazione – concludono Antonio Quarto e Tito Derossi - sarà sempre pronta a fare la sua parte. In questa ottica, abbiamo voluto segnalare agli organi preposti le aree maggiormente a rischio di assembramento, così che si possa agire tempestivamente ed evitare azioni pericolose».
«La parola movida non può continuare ad essere associata solo agli ultimi spiacevoli eventi che hanno segnato le pagine della nostra cronaca cittadina e nazionale - proseguono. Dietro quella parola si nasconde molto altro: camerieri, cuochi e barman che hanno deciso di far questo come mestiere e non è giusto che per colpa di alcuni cittadini, poco avvezzi alle regole anti-covid, siano i primi, insieme alle loro famiglie, a pagarne le conseguenze. Siamo qui, pertanto, a chiedere maggiori controlli soprattutto nel centro storico. Non solo, domandiamo che la somministrazione degli alcoolici, attraverso i 24 ore, venga regolamentata e dunque limitata, al fine di evitare affollamenti sia all'interno che all'esterno delle suddette strutture».
«La nostra associazione – concludono Antonio Quarto e Tito Derossi - sarà sempre pronta a fare la sua parte. In questa ottica, abbiamo voluto segnalare agli organi preposti le aree maggiormente a rischio di assembramento, così che si possa agire tempestivamente ed evitare azioni pericolose».