Cosimo Cannito
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Politica

«Maggioranza in ottima salute», ma l'affaire Lasala torna in aula

Erano 26 i consiglieri comunali assenti nella seduta di ieri, rinviata ad oggi in seconda convocazione

«È gravissimo mendicare la presenza dell'opposizione per approvare i debiti fuori bilancio». Questo il commento del consigliere Giuseppe Losappio prima che il Consiglio comunale di ieri andasse deserto per mancanza del numero legale.
Social Video6 minutiI nodi della maggioranza di Barletta arrivano in aulaCosimo Giuseppe Pastore
Il sindaco Cannito sapeva che ci sarebbero state defezioni nella maggioranza che resta, ha spiegato lo stesso primo cittadino, in ottima salute. Più che defezioni, ha precisato il consigliere Giuseppe Dipaola, sono state assenze giustificate. Da qui, l'invito rivolto alle opposizioni da parte del Presidente Sabino Dicataldo a partecipare al voto sui debiti fuori bilancio.

Ma così non è andata. Si è trattato di «una grave scorrettezza istituzionale nei confronti della Presidenza», ha detto Dicataldo a conclusione della seduta di ieri. La minoranza non solo non ha voluto prestare il fianco alla maggioranza, ma ne ha anche evidenziato l'instabilità numerica, confermata dallo scioglimento per mancanza del numero legale, constatata la presenza di soli 7 consiglieri in aula.

«Questa maggioranza non ha i numeri – ha stigmatizzato Giuseppe Basile dal Movimento 5 Stelle – Quando sarà capace di approvare i suoi provvedimenti, noi non faremo mancare il nostro apporto».

L'opposizione di Barletta è chiara: non vuole fare da stampella ad una maggioranza confusa e probabilmente in stato di progressiva disgregazione. Una spaccatura che è verosimile si stia tentando di mantenere riservata per non generare visibili malumori prima delle elezioni regionali, ma che è evidente ci sia. Hanno cercato di dimostrarlo le stesse opposizioni, chiedendo al sindaco di riferire in Consiglio comunale le motivazioni che lo hanno indotto a revocare l'incarico assessorile all'ex componente della Giunta, Michele Lasala, dopo il suo coinvolgimento nella vicenda dell'acquisto dell'immobile sito al piano superiore della Cantina della Sfida.
«Abbiamo chiesto al sindaco – ha detto il consigliere comunale Carmine Doronzo (Coalizione Civica) – di comunicare al Consiglio comunale quali fossero le reali motivazioni per le quali ha revocato un assessore e se questo avesse anche conseguenze per tutta la città. Si vocifera di un possibile scossone della Giunta Cannito e, quindi, di tutta la maggioranza e abbiamo ricordato al sindaco che una eventuale caduta anticipata dell'amministrazione può avere, e sicuramente avrà, degli effetti negativi dal punto di vista sociale ed economico, quindi è bene che si faccia chiarezza».

«C'è un'aperta frattura all'interno della maggioranza – il commento del consigliere Giuseppe Basile (Movimento 5 Stelle) – che perdura da tempo e che ha portato al ritiro della delega dell'assessore perché c'erano motivi di dissidio già da tempo».

Se ne sarebbe discusso nel prossimo Consiglio comunale chiamato ad esprimersi sull'esercizio del diritto di prelazione, dopo la revoca della delibera di Giunta con cui se ne rinunciava, ha detto il sindaco Cannito, rivelando che gli ultimi accadimenti sarebbero stati solo l'apice di incomprensioni con Lasala che avrebbero avuto origine sin dall'inizio del suo mandato. «Con l'assessore – ha riferito il primo cittadino in Consiglio comunale – non mi intendevo sotto l'aspetto della prosecuzione sinergica dell'attività amministrativa».

«Il sindaco non ha specificato di quali problemi parlasse – ha osservato Carmine DoronzoSe fossero dissidi di motivo politico è bene che informi la città; se, invece, sono motivi di carattere personale non sappiamo in che modo questi possano interferire sull'attività amministrativa. In ogni caso, sarebbe bene informare la città».

Intanto, il sindaco Cannito ha trattenuto a sé le deleghe dell'ex assessore Lasala. «L'assessore Carbone, così come l'assessore Salvemini, sono state nominate a breve giro di posta – ha ricordato Giuseppe Basile, condividendo l'intervento del collega pentastellato Antonio CoriolanoLoro stanno facendo un buon lavoro, nonostante non fossero delle esperte, quindi non vedo perché a questo giro si debba cercare assolutamente un esperto, così come credo stiano ancora cercando un esperto per l'urbanistica. Perché il sindaco, che è anche assessore all'urbanistica, sta facendo un pessimo lavoro, visti i risultati che si stanno raggiugendo».

Anche la maggioranza ha mostrato scetticismo sulla revoca fatta dal sindaco. Lo dimostra l'intervento del consigliere Pier Paolo Grimaldi, firmatario insieme ai colleghi Giuseppe Losappio, Giuseppe Dipaola, Michele Maffione e Salvatore Lionetti di una nota con la quale, oltre ad esprimere dubbi sull'opportunità per il Comune di Barletta di acquistare l'immobile, prendevano le difese dell'ex assessore Lasala, condannando quella «patologica cultura del sospetto – scrivevano – che affligge la città».

«Lei ha l'obbligo di dirmi che cosa ha addebitato all'assessore Lasala, atteso che lei era informato e che ne ha informato la Giunta», ha avanzato Grimaldi in Consiglio comunale. «Chiederemo al sindaco ulteriori approfondimentiha aggiunto – perché possa dire a tutta la maggioranza quali sono questi rapporti che si sono rovinati nel tempo, come ha detto lui».
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