Sicurezza in agricoltura
Sicurezza in agricoltura
Istituzionale

La Prefettura propone un incontro sulla sicurezza in agricoltura

Agricoltori e imprenditori con la Asl e lo Spesal

Nell'ambito delle iniziative di prevenzione e formazione che il Prefetto Clara Minerva ha richiesto agli enti rappresentati nella Task-Force contro l'illegalità ed il lavoro sommerso, istituita in virtù di un protocollo d'intesa stipulato con la Regione Puglia, la Prefettura ha ospitato ieri mattina un incontro informativo organizzato dalla ASL BT sulla semplificazione in materia di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali nel settore agricolo.

L'incontro, curato dal Servizio Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (S.P.E.S.A.L) dell'Azienda Sanitaria Locale BT e rivolto alle Associazioni datoriali e alle Organizzazioni Sindacali provinciali del mondo dell'agricoltura, ha chiarito gli aspetti normativi che disciplinano le attività di carattere stagionale nell'agricoltura,con particolare riguardo alle materie dell'informazione, formazione e sorveglianza sanitaria. Particolare interesse ha suscitato lo strumento della convenzione che i soggetti rappresentativi degli agricoltori e degli imprenditori del settore possono stipulare con la ASL per promuovere l'assolvimento dell'obbligo della visita medica preventiva per il lavoratore. La SPESAL ha curato, alla fine dell'incontro, la distribuzione di un manuale d'informazione per i lavoratori del settore agricolo.

A margine dell'incontro è intervenuto il Presidente del Comitato Regionale Protezione Civile e consigliere regionale PD Ruggiero Mennea: "Nell'incontro svolto ieri mattina in Prefettura a Barletta tra il Prefetto Dott.ssa Claudia Minerva , il sottoscritto, il direttore generale della Asl/Bt Dott. Ottavio Narracci, il direttore del dipartimento Spesal Asl/Bt Dott. Ignazio Di Mauro e i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto agricolo, si è instaurato un rapporto concreto e costruttivo tra istituzioni e associazioni di categoria per incontrare e formare l'imprenditore agricolo sulle norme della sicurezza sul lavoro. La situazione vessatoria e le pressioni repressive nei campi degli ultimi giorni hanno promosso questo incontro per tutelare e informare gli agricoltori del territorio. Infatti, gli accertamenti sui piccoli imprenditori agricoli coltivatori diretti e braccianti che si trovano costretti ad osservare disposizioni di legge che trovano adeguata applicazione per le grandi aziende agricole che assumono decine e centinaia di operai, sono inadeguati per loro. Sono fermamente convinto che il fenomeno del capolarato vada condannato senza esitazioni, ma questo non riguarda certo coloro i quali hanno aziende agricole mediamente di 3/7 ettari e che ricorrono alle assunzioni per qualche decina di giorni solo nel periodo della vendemmia o della raccolta delle olive. Questi onesti operai della terra conducono i propri terreni per lo più con una conduzione familiare nel resto dell'anno e non riescono a volte materialmente a stare dietro a tutti gli adempimenti legislativi che risultano inadeguati, sproporzionati e, a volte, inapplicabili. Certo, occorre rispettare le regole ed infondere una cultura della sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro ma pretendere, per esempio, che si debba richiedere ogni volta che si effettua un'assunzione il certificato medico per ogni rapporto di lavoro anche per un solo giorno mi sembrava esagerato.
Poi se all'alba qualche operaio non si presenta come si fa a sostituirlo con qualcun altro senza avere la possibilità oggettiva di potersi munire di un nuovo certificato medico? Oggi, è stato chiarito che recandosi presso gli ambulatori della Asl e con apposite convenzioni con le associazioni di categoria si può ottenere un certificato medico che ha validità per due anni e per 50 giornate lavorative. Basterebbe così eliminare certi paradossi per rendere meno difficile la vita, già di per se complicata, agli agricoltori che quest'anno stanno già pagando a caro prezzo per un mercato che sta pagando anche sottocosto.

Credo che tutte le istituzioni e gli organi ispettivi e di controllo debbano utilizzare una flessibilità adeguata all'impresa che si ha di fronte. Trovare quindi giuste contromisure per dare ai nostri imprenditori e lavoratori agricoli formazione (come quella relativa anche al primo soccorso ) serenità e sicurezza allo stesso tempo, senza gravare nelle proprie tasche e pregiudicare un settore che sta diventando un fiore all'occhiello della Puglia nel mondo".
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