Ciminiera della cementeria Buzzi Unicem. <span>Foto Mario Sculco</span>
Ciminiera della cementeria Buzzi Unicem. Foto Mario Sculco
La città

Inquinamento a Barletta, la Buzzi Unicem precisa

«Prima di essere un’azienda, siamo donne e uomini responsabili»

«A seguito di quanto riportato negli ultimi giorni dalla stampa locale e da "La Gazzetta del Mezzogiorno", in merito all'inquinamento ambientale della Città di Barletta, Buzzi Unicem ritiene doveroso effettuare alcune precisazioni. Gli addebiti appresi dagli organi di stampa e attribuiti alla nostra Società sono indimostrati, destituiti di ogni fondamento,nonché diffamatori». Non ci stanno alla Buzzi a essere indicati come inquinatori totali, non ci stanno e non si arrestano dunque le precisazioni a seguito delle recenti manifestazioni che BarlettaViva pubblica in forma integrale.

«Buzzi Unicem, oltre al rispetto di tutte le norme di legge, applica le Migliori Tecniche Disponibili di settore (Best Available Techniques) e persegue obiettivi sostenibili nel tempo; perché prima di essere un'Azienda, siamo donne e uomini responsabili e consapevoli, che desiderano svolgere – orgogliosamente – il proprio lavoro quotidiano nel pieno rispetto delle persone e dell'ambiente circostante.

A chi pretende di comprovare l'imprescindibile nesso di causa, richiesto dalla legislazione e dalla giurisprudenza per fondare una responsabilità di contaminazione, limitandosi a guardare alla mappa della Città in termini di prossimità e a informarsi su internet in merito alla "produzione" di cromo esavalente da parte dei cementifici, segnaliamo quanto segue:
  • Il cromo è contenuto nelle materie prime naturali e secondarie come elemento in tracce e nei combustibili sotto forma di composti del Cromo III;
  • A seguito del processo di cottura il cromo viene integrato nel reticolo del clinker, una parte di questo può ossidarsi diventando Cromo VI;
  • Nel clinker, successivamente trasformato in cemento, il valore di Cromo VI è mantenuto <2ppm (parti permilione), così come da regolamentazione europea, attraverso l'aggiunta di idoneo agente riducente;
  • La produzione dei cementi, così come la sistematica verifica del contenuto di Cromo e le loro prestazioniambientali, sono soggette a severi controlli previsti dal Sistema di Gestione della Qualità e dagli Organismidi Certificazione;
  • Il Cromo esavalente è dunque presente nel cemento in percentuali irrisorie, non è rilasciato nel suolo, nè tantomeno nelle acque di falda. In aggiunta a ciò, il ciclo delle acque industriali della Cementeria è di tipo chiuso, azzerando di fatto gli scarichi;
  • L'Azienda ha fornito mesi addietro la propria disponibilità a effettuare piezometri all'interno dello Stabilimento, in un'area a valle della linea produttiva, perché certa che il ciclo produttivo del cemento, le materie prime, i semilavorati o i combustibili impiegati nulla hanno a che fare con l'eventuale presenza di Cromo VI nella falda di Barletta.

Infine, cogliamo l'occasione per mettere la Cittadinanza di Barletta al corrente del fatto che nel primo semestre di quest'anno la Cementeria è stata oggetto di un'approfondita ispezione tecnica da parte di ARPA Puglia e di ARPA Umbria in merito
al rispetto delle prescrizioni e dei limiti previsti dalla legge e dall'Autorizzazione Integrata Ambientale, il cui esito è stato: "tutti i parametri campionati ed analizzati separatamente nonché quelli monitorati in campo sono conformi ai valori limite
prescritti in autorizzazione". Il buon esito ottenuto è il risultato del lavoro condotto in questi anni da parte dell'Azienda, che ha mantenuto fermo il proprio impegno e la propria attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali. Siamo stati così in grado di perseguire sempre più stringenti obiettivi di tutela della qualità dell'aria di Barletta e di raggiungere l'auto-riduzione di taluni agenti emissivi a valori ben più restrittivi di quanto previsto per legge.

Tutti i dati sono a disposizione alla pagina http://www.comune.barletta.bt.it/retecivica/ambiente/ oltre che riscontrabili direttamente da ARPA Puglia. Ancora una volta ricordiamo ai Cittadini di Barletta che il nostro Stabilimento resta aperto a tutti, anche a coloro che sinora hanno preferito arrestarsi davanti alle porte dei nostri cancelli. Crediamo che schierarsi per una parte o per l'altra eviti la fatica di tentare di capire ed eriga muri immaginari, che acuiscono solamente le tensioni sociali. Crediamo nell'ascolto e nella ricchezza del confronto, quali strumenti per accrescere i rapporti con il Territorio di cui facciamo parte e per costruire relazioni durature.

Rinnoviamo a tutti l'invito di venirci a trovare. Potrete visitare lo Stabilimento scrivendo a visitabarletta@buzziunicem.it o telefonando al numero 0883 537607».
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