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Politica
«Il sindaco parla di resistenze al cambiamento, ma un po' di autocritica sarebbe opportuna»
Dario Damiani chiarisce quanto sostenuto nella sua nota sullo scontro Porcelli-Cascella
Barletta - mercoledì 11 marzo 2015
10.17
«L'intervento del sindaco Pasquale Cascella in merito all'ultimo acceso scontro verbale con il Segretario Porcelli, affidato a un post sui social e ripreso dalla stampa locale, mi obbliga a chiarire meglio quanto sostenuto nella mia nota, per sgombrare il campo da travisamenti. Con il mio commento non ho certo inteso prendere le parti del Segretario generale né condividere il suo pensiero, ma ribadire che questo quotidiano conflitto con i vertici dell'apparato amministrativo causa malessere diffuso che ha riflessi molto negativi sulla gestione della complessa macchina comunale».
«Il sindaco parla di resistenze al cambiamento, ma un po' di autocritica sarebbe opportuna: chi ha selezionato l'attuale Segretario Generale, intuendo in lui le qualità professionali e morali più consone al lavoro che lo attendeva? Il sindaco. Chi ha distribuito gli incarichi dirigenziali secondo modalità talmente opinabili che parecchi dirigenti si affacciano per brevi periodi a Palazzo di Città e poi si dimettono? Il sindaco. Che significa? Che tra il dire e il fare, di mezzo qualcosa è andato storto e la responsabilità, si dica, è delle scelte personali. Oggi si accusano Segretario e dirigenti di "inerzie, approssimazioni e formalismi che prendono il sopravvento sul dovere di tutelare il bene comune": accusa grave, ma che finisce comunque col ricadere sul primo cittadino per culpa in eligendo. Spettava a lui selezionare i collaboratori di vertice, e questi sono i risultati».
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