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I daini della Bat ancora in pericolo

Previsto a breve un abbattimento selettivo. I 200 animali ancora in cerca di sistemazione

I nostri lettori più assidui difficilmente avranno dimenticato la questione dei daini ospitati dall'azienda agricola Papparicotta, situata sulla strada che collega Andria e Canosa. I 100 daini allora in pericolo sono stati "salvati" e momentaneamente accuditi dall'azienda Papparicotta. Essendo però i timidi animali – come è logico che sia – aumentati fino a raggiungere i 200 esemplari, l'azienda non riesce a soddisfare le esigenze dei poveri daini, parte dei quali ora è destinata ad un abbattimento selettivo. I daini sono per natura alloctoni, e non tollerano l'immissione nel loro habitat di altre specie animali. Il rischio reale, secondo quanto dichiarato da esponenti della provincia di Barletta-Andria-Trani (attuale proprietaria dei 200 splendidi daini), è che questi quadrupedi possano distruggere tutto quanto presente nella stessa azienda, compreso l'osservatorio tecnico faunistico provinciale. Ma se un anno e mezzo fa, all'indomani dell'importante coro di proteste che si elevò anche dalle colonne digitali della nostra testata, i dirigenti della Bat preferirono non procedere al crudele sterminio, ora il destino dei daini è pressoché segnato: si procederà – anche se non sono state fissate ancora le date – ad un "abbattimento selettivo". Tradotto in soldoni, i daini più vecchi e quelli che versano in cattive condizioni di salute saranno soppressi, e le loro carni saranno donate in beneficienza ad alcune associazioni della sesta provincia pugliese e dell'intero territorio pugliese. Per farla breve, una buona parte di questi daini verrà abbattuta per "necessità".

Ma quel che più stupisce è che è sempre stata aperta la possibilità di adottare questi splendidi esemplari, ma nessuno, in quasi due anni, ha accettato le condizioni poste in essere dalla Provincia per l'adozione degli stessi. Questi daini ora sono abbandonati al proprio destino, e tra qualche settimana, dopo aver consultato vari enti scientifici specializzati, la Provincia provvederà all'abbattimento. Che ne sarà di questi poveri e indifesi animali? Per questi daini, che hanno a disposizione cibo e acqua in quantità sempre più esigue, gli ettari dell'azienda Paparicotta potrebbero anche essere l'ultima "casa".
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