Giuseppe Lagrasta
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La città

Gianni Rodari, “Autunno”. La filastrocca per imparare, la fantasia per giocare

Nota critica dello scrittore Giuseppe Lagrasta

Lo scrittore Giuseppe Lagrasta, riflette sul lavoro poetico e favolistico di Gianni Rodari, sottolineando il valore pedagogico della sua scrittura ironica, paradossale, fantastica e magica. Nella filastrocca presentata si riscontra, ancora una volta, come nel linguaggio di Rodari si rintraccino immagini tese a disseminare l'energia maieutica della grammatica della fantasia e della poesia ecologica.

Gianni Rodari, grande inventore di labirinti poetici, invita a riscoprire la dimensione della leggerezza e della fantasia, suggerendo in qualità di pedagogista, di sperimentare con i bambini, attraverso il linguaggio della filastrocca, la scoperta di mondi d'invenzione e di nuove dimensioni del sapere. Le bambine e i bambini, leggendo poesie e filastrocche, penetrano il vero significato della poesia ecologica, espressa dalle rime, dalle assonanze ma anche dalle metafore vegetali delineate dalla rete delle emozioni poste in gioco dalla partitura poetica. Leggere favole e filastrocche, inoltre, rappresenta una modalità efficace per lo studio dell'educazione all'immagine e per un approccio significativo all'educazione alla lettura. Sul piano delle emozioni, le parole, rendono suggestiva e densa di sentimenti la rete del viaggio letterario, che, per mezzo del linguaggio poetico è in grado di realizzare un percorso formativo indirizzato allo sviluppo della fantasia e al desiderio di esplorare un nuovo labirinto, in modo da aprire le porte alla creatività. La filastrocca "Autunno", di Gianni Rodari, dona allo sguardo interiore dei bambini molteplici orizzonti di senso e significato, facendo scoprire loro, il fluire del tempo naturale e lo scorrere delle stagioni (l'orologio naturale), intrecciati al tempo del gioco e dell'inventiva immaginativo-creativa (l'orologio socio-relazionale); tutto ciò, illumina il loro mondo di luce apprenditiva, comunicando una visione più ampia e accogliente ma allo stesso tempo, più intima e riflessiva sulla natura e l'ambiente. Ecco il testo di Gianni Rodari: "Il gatto rincorre le foglie/secche sul marciapiede./Le contende (vive le crede) alla scopa che le raccoglie./ Quelle che da rami alti/scendono rosse e gialle/sono certo farfalle/che sfidano i suoi salti./La lenta morte dell'anno/non è per lui che un bel gioco,/e per gli uomini che ne fanno/al tramonto un lieto fuoco."/ La filastrocca del poeta di Omegna comunica lo stato d'animo di un gatto, spirito libero e autonomo, che giocando, rincorre delle foglie considerandole, come soggetti animati. Il gioco dei rimandi alla libertà del gatto, alla sua voglia di giocare, si contrappone ad altre foglie che, mentre cadono, assumono, secondo le visioni istintive del gatto, le sembianze delle farfalle. La metafora implicita del movimento e della gioia di comprendere, scoprire e conoscere, rivela quanto il comportamento leggero del gatto inviti ad esperire, per mezzo della dimensione del gioco, la leggerezza ludico-apprenditiva, comparando le foglie animate alle farfalle e sostanziando con le immagini del mito il suo desiderio di libertà. Ecco che il paradosso poetico rodariano supporta un gioco di immagini tra loro speculari che nelle filastrocche non perdono mai forza metaforica. Così il testo racconta il rapporto che gli uomini hanno con il tempo quando si è giovani, e il tempo risulta un bel gioco da giocare ma che si consuma velocemente, come i giorni, che gli uomini vivono a lento fuoco, bruciando insieme alle incolpevoli foglie.

Per quanto concerne i paradossi interni alla scrittura di Gianni Rodari, si marca la densità poetica del linguaggio per immagini, che si trasforma in processo di apprendimento, quando intreccia i significati profondi delle parole alle radici delle metafore, quando raccorda la struttura intima delle allegorie alla partitura delle immagini poetiche, quando la luce che irradiano le parole consente di far breccia nel labirinto della società complessa. Nella filastrocca "Autunno", il poeta sostiene la comparazione tra tempo naturale e tempo del gioco, tempo dell'apprendere e tempo personale, tempo quotidiano e tempo inter-relazionale specificando le interrelazioni tra pensiero poetico-narrativo e intelligenza visiva. Il percorso didattico, potrebbe sollecitare la riflessione sul ruolo che dispiegano le immagini poetiche durante le attività ludiche, in modo da porre i bambini nelle condizioni di constatare la forza che sprigiona la parola poetica durante le attività ludico- creative. La filastrocca, attraverso la mappa generativa delle "Parole in gioco" (parole- giocattolo, parole-emozioni, parole-sentimenti, parole-passioni, parole-amicizia, parole-affetto) risalta, le cifre simboliche e le caratteristiche dell'intelligenza visiva dei bambini, i quali, possiedono le capacità per interiorizzare i significati autobiografici che rafforzano la qualità degli apprendimenti. La filastrocca " Autunno" di Rodari, instaura uno stretto dialogo educativo destinato a punteggiare il concetto di tempo e spazio, di luce e colori, di profumi e sapori, di relazioni e incontri, di amicizia e affettività. L'analisi della cartellina dei cinque sensi, (olfatto, vista, udito, tatto, gusto) potrebbe prestabilire degli ambienti di conoscenza per l'esplorazione della memoria sociale, per il riconoscimento della memoria antropologico-culturale e della memoria vegetale. I mutamenti del clima e dei colori dell'ambiente, il desiderio di vivere e lottare per la protezione della natura, e l'alfabeto delle emozioni del mondo dell'infanzia, collegati al contesto e al movimento della vita interiore dei bambini, indicano il lievito alchemico del gioco dei giorni che la vita della poesia rodariana fa apparire e disparire, come per magia.

Note di lettura
P. Boero (a cura di), Filastrocche in cielo e in terra, in, Gianni Rodari, I Cinque Libri. Storie Fantastiche, Favole, Filastrocche, Einaudi, Torino, 1993;
P. Boero, (a cura di), Gianni Rodari. I Cinque Libri. Storie Fantastiche, Favole, Filastrocche, Einaudi, Torino, 1993;
I. Calvino, Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Garzanti, Milano, 1988;
G. Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Einaudi, Torino, 1973.
G. Rodari, Il Secondo Libro delle filastrocche, Einaudi, Torino, 1985;
Vanessa Roghi, Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari, Laterza, Roma-Bari, 2020.

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